Recensione Rise of the zombies - Il ritorno degli zombie

Da quel caratterista - spesso quasi ridotto a comparsa - che era ad oggi, non possiamo certo dire che il losangelino classe 1944 Danny Trejo di strada non ne abbia fatta, soprattutto grazie al genio della Settima arte Robert Rodriguez che, autore della trilogia del mariachi senza nome e del vampire movie Dal tramonto all'alba, lo ha reso protagonista tramite l'ottimo Machete.
Non a caso, da quando ha avuto modo di incarnare sullo schermo quell'ex agente federale particolarmente abile nell'uso delle armi bianche e con un conto in sospeso con un cattivissimo Steven Seagal, non poche sono state le produzioni di genere - di qualsiasi budget - che hanno incluso Trejo nel proprio cast; compreso questo Rise of the zombies - Il ritorno degli zombie, a firma dello stesso Nick Lyon che, in fatto di invasioni di cadaveri a passeggio, si era già occupato nel 2011 dello Zombie apocalypse interpretato da Ving"Pulp fiction"Rhames e da non confondere con l'omonimo lungometraggio realizzato l'anno precedente da Ryan Thompson.
Lo Zombie apocalypse che, tra l'altro, prodotto dalla famigerata Asylum cui si devono non pochi titoli incentrati su squali e altri animali incredibilmente ingigantiti propensi a fagocitare esseri umani, venne reso disponibile nel mercato dell'home video italiano dalla stessa Minerva pictures che distribuisce in dvd anche questa nuova avventura zombesca.

Il dvd

Del resto, abbiamo la Asylum anche dietro ai novanta minuti di visione in questione, che, a dispetto di quanto mostrato dalla locandina, non vedono Trejo nel ruolo dell'interprete principale, bensì al fianco di un gruppetto di nomi più o meno noti impegnati a incarnare il consueto manipolo di disperati sopravvissuti all'ennesimo flagello zombesco, che ha portato i non morti a occupare la California e a rendere perduta San Francisco.
Gruppetto di nomi noti comprendente la Mariel Hemingway candidata al premio Oscar per Manhattan di Woody Allen e il LeVar Burton che, conosciuto soprattutto nell'ambito del piccolo schermo, in fatto di zombie movie prese parte al televisivo La notte di Halloween, diretto nel 1985 da Jack Bender.
Tutti impegnati a scovare il modo per fermare l'epidemia, in particolar modo dopo aver scoperto che anche il carcere abbandonato di Alcatraz, dove si rifugiano ricordando quanto raccontato dalla popolare serie tv The walking dead, non è sicuro come credevano.
Quindi, il plot non prevede altro che la solita ricerca di un vaccino atto a porre fine alla malattia che trasforma gli umani in pericolosi esseri aggressivi e affamati di carne umana, ma Lyon, che cita in maniera evidente Zombi di George A. Romero nel finale, fin dall'inizio non lascia fortunatamente a desiderare per quanto riguarda l'azione ed il movimento.
Riservando anche una piuttosto originale sequenza con donna incinta che, seppur concepita in maniera molto artigianale, appare adeguata ad un elaborato sicuramente non particolarmente eccezionale o innovativo, ma discretamente ritmato e in grado di divertire a sufficienza lo spettatore, senza troppe pretese, in mezzo a crani fracassati e splatter digitale a basso costo.