Attore di cinema e teatro, così come cantante, Richard Harris per la maggior parte di noi è soprattutto il canuto Albus Silente nella famosa trasposizione per il grande schermo di Harry Potter. L'interprete irlandese nella sua carriera, tuttavia, prende parte anche a molti altri film importanti: nel ricordarlo, a qualche anno di distanza dalla sua scomparsa, cogliamo l'occasione per ripercorrere i suoi successi e anche raccontarne la vita votata alla recitazione, tra peregrinazioni anticonformiste e qualche inaspettato eccesso da vera star.

Richard Harris biografia

Raccontare la biografia di Richard Harris è un po' come narrare un romanzo bohémienne: nato il primo di ottobre del 1930 in una numerosa famiglia cattolica irlandese, a Limerick, è il sesto di nove figli. I genitori, John Harris e Mildred Josephine Harty, sono proprietari di un mulino. Durante gli anni del college, Richard Harris si appassiona molto al rugby, diventando anche parecchio bravo, tanto da essere presto il rappresentante della seconda squadra del Munster: il sogno di intraprendere una carriera nel mondo dello sport, però, svanisce per il giovane Richard quando scopre di essere affetto da un principio di tubercolosi.

Dopo essersi sottoposto alle dovute cure, Harris decide di trasferirsi in Inghilterra con l'intenzione di studiare per diventare regista: una volta arrivato, malauguratamente si rende conto che non ci sono corsi adatti per lui, così finisce con l'iscriversi alla London Academy of Music and Dramatic Art, un'accademia di recitazione (di cui oggi è presidente Benedict Cumberbatch). Il tenace Richard tenta anche di entrare alla Royal Academy of Dramatic Art, ma l'audizione non va a buon fine, mentre la Central School of Speech and Drama non lo ammette perché i suoi 24 anni di allora vengono considerati troppi.

Lo spirito propositivo di Richard Harris lo spinge, durante gli studi, ad affittare il piccolo Irving Theatre: qui riesce a produrre e portate in scena la sua versione di Winter Journey (The Country Girl), del drammaturgo americano Clifford Odets, ottenendo un buon riscontro a livello di critica ma pochi incassi. Fatto sta che Harris rimane senza un soldo e deve adattarsi a dormire in un deposito di carbone per diverse settimane, perché non in grado di pagarsi un alloggio. Una volta terminati gli studi, si unisce alla compagnia Theatre Workshop che gli permette di recitare praticamente in qualsiasi teatro inglese, dunque di crearsi un solido background d'attore. Oltre che istrione, Richard Harris è scrittore di sceneggiature, produttore e cantante. Tuttavia, la condotta di vita di Harris al culmine del successo, tra gli anni '60 e '70, non è delle più irreprensibili: diventa famoso per la sua dipendenza dall'alcool e per l'abuso di droga, fino a che, nel 1981, non decide a ritirarsi nella sua casa alle Bahamas, diventando astemio e praticando la spiritualità religiosa. La piaga dell'alcoolismo s'impossessa anche del fratello di Richard, Dermot, morto per questo motivo a soli 49 anni, nel 1986.

Per dodici anni, dal 1957 al 1969, dura il suo primo matrimonio con l'attrice Elizabeth Rees-Williams, con la quale ha tre figli: Damian, Jamie e Jared, oggi tutti impegnati nel mondo del teatro e del cinema. In particolare, Jared Harris, come attore, prende parte al cast di numerose serie TV di successo come Mad Man, The Expanse e Chernobyl. In seguito, dal 1974 al 1982, Richard Harris resta sposato con l'attrice e modella americana Ann Turkel. Tra le altre cose, Richard è anche lo zio di Annabelle Wallis, la Grace Shelby di Peaky Blinders.

L'attore e cantante ci lascia il 25 ottobre 2002, pochi giorni dopo aver compiuto 72 anni: come è morto Richard Harris? L'estate dello stesso anno viene ricoverato per un'infezione al torace e, durante gli accertamenti, gli diagnosticano il linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico, che si rivela anche quella che per Richard Harris è la causa della morte. Un amico storico dell'attore, Manuel Di Lucia, commissiona allo scultore Seamus Connolly una scultura postuma a grandezza naturale di Harris, raffigurato mentre gioca a tennis, che oggi svetta in tutta la sua imponenza a Kilkee, in Irlanda: sapete quanto era alto Richard Harris? Quasi 1,85 m: chiaro che per ricordarlo, dato che le sue ceneri sono state sparse nelle amate Bahamas, una statua è l'ideale.

richard harris è scrittore di sceneggiature, produttore e cantantepinterest
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Richard Harris, i film

Quando la carriera di Richard Harris spicca il volo, l'attore è politicamente impegnato e schierato a sinistra: è così che i suoi ideali coincidono con quelli del movimento culturale inglese degli anni '60 definito Free Cinema. A fondarlo sono attori come Malcolm McDowell, Alan Bates, Vanessa Redgrave e anche Harris ne fa parte attivamente. Tra quelli che di Richard Harris sono i film più importanti degli esordi, vanno menzionati Gli ammutinati del Bounty, del 1962, in cui recita a fianco di Marlon Brando e Camelot, di Joshua Logan del 1967: proprio il Re Artù interpretato da Richard Harris in Camelot è a Broadway, nell'adattamento in versione musical, in scena nel 1982.

Altre produzioni celebri cui prende parte Harris sono Deserto rosso, di Michelangelo Antonioni del 1964, Il senso di Smilla per la neve, con la partecipazione della Redgrave, del 1997 e Il gladiatore, di Ridley Scott, del 2000. Tuttavia in tempi recenti ciò per cui si è maggiormente distinto Richard Harris è Harry Potter, con la sua partecipazione alla saga cinematografica del maghetto nato dalla penna di J. K. Rowling. Avete capito chi è l'attore che fa Silente? Ebbene, si tratta proprio del nostro protagonista: Richard Harris interpreta Silente fino a Harry Potter e la camera dei segreti, quando sopraggiunge la sua morte. All'inizio in molti pensano che a sostituirlo nella serie sia il grande amico Peter O'Toole, tuttavia alla fine il prescelto per occupare il posto di Richard Harris è Michael Gambon, attore irlandese. Piccola curiosità: il personaggio di Richard Harris in Harry Potter si chiama Albus Dumbledore, in realtà. Non è il solo Harris a essere, purtroppo, passato a miglior vita tra gli attori di Harry Potter: tra le morti più illustri ci sono anche quella di Richard Griffiths, che interpreta Zio Vernon, Alan Rickman, l'indimenticabile Piton, Robert Hardy e Robert Knox, rispettivamente nei panni di Cornelius Caramell e Marcus Belb.

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