Riccardo Pazzaglia, le canzoni napoletane | Radio Napoli
Riccardo Pazzaglia

Le canzoni napoletane di Riccardo Pazzaglia

Se non si considerassero le sue canzoni napoletane, non si capirebbe appieno la poliedricità artistica della figura di Riccardo Pazzaglia. E non si coglierebbero nemmeno le diverse sfumature del suo profilo autoriale. Fu nella musica che le sue parole diventarono espressione di un’ironia e di una solarità tipicamente partenopee. ma anche di una sensibilità dai toni struggenti.  

LA PREMIATA DITTA PAZZAGLIA – MODUGNO

Parlare delle canzoni napoletane di Riccardo Pazzaglia significa ricordare la collaborazione con Domenico Modugno. L’uno nei panni di paroliere e l’altro nelle vesti di compositore, i due pubblicarono ben 12 brani. Tutto iniziò nel 1954 con lo, mammeta e tu, il cui successo fu immediato. Tre anni dopo, la storia si ripetette con Lazzarella, seconda classificata al Festival di Napoli. I due testi testimoniano quanto Pazzaglia fosse osservatore attento dei costumi dell’epoca, facendosi in un qualche modo interprete del loro cambiamento.

Della rigidità degli schemi familiari nell’Italia degli anni ’50, i versi di Io, mammeta e tu dicono molto. E dicono molto anche della crescente insofferenza giovanile. Una visione che in Lazzarella diventò più esplicita, incontrando l’ostracismo dei benpensanti. Nella prima stesura del testo, infatti, Riccardo Pazzaglia aveva inserito il verso Lazzarella tu si già mamma, ma dovette modificarlo: non si poteva cantare di una ragazza madre. Dopo la partecipazione, invece, la frase te va sempe cchiù stretta a camicetta a fiori blu fu criticata perché troppo allusiva. Poco male, comunque, la canzone conobbe una straordinaria diffusione, tanto da essere addirittura citata da Pasolini nel romanzo “Una vita violenta”.

canzoni
La locandina del film “Io, mammeta e tu”

CANZONI DI SORRISI E SENTIMENTI

Nel nucleo di canzoni firmate con Modugno è possibile rintracciare un curioso filone, quello dei brani di ispirazione alimentare. Riccardo Pazzaglia ne scrisse diversi, manifestando una passione per la cultura culinaria della sua terra. Il più famoso di questi brani è ‘O ccafè, un elogio della bevanda più amata dai napoletani, forse ispirato al celebre monologo eduardiano presente in “Questi fantasmi”. Allo stesso genere appartengono anche ‘A pizza c’ ‘a pummarola e la meno nota O vino d’Ischia, scritta con Fabio Fabor.

Il riferimento all’Isola verde è utile per ricordare anche Ischia sta mmiez’ ‘o mare e, quindi, le canzoni di ambientazione paesaggistica. Di queste la più nota, e forse la più bella, è Sole, sole, sole, conosciuta anche col titolo E vene ‘o sole. Il testo rivela tutto l’amore di Pazzaglia per Napoli, ma soprattutto dimostra la profondità di sentimento che sapeva infondere nella sua scrittura. Una capacità poetica che tocca la sua massima espressione in Meraviglioso, ma di cui c’è traccia in molte sue canzoni napoletane. Per esempio, in Nnammurato ‘e te, Nisciuno po’ sapé, Mese ‘e settembre, ‘O specchio, Faccella triste e ‘A Terra ca nun dà cchiù sciure.    

Alle tante canzoni intimiste, vanno aggiunte quelle di chiara matrice umoristica. Si tratta di brani con spunti esilaranti, come in La signora a fianco, Giovannino alla Torretta e in Pasquale ‘a disgrazia, per non dire di Me ne vado a fare il guru.

Perché Riccardo Pazzaglia questo è stato: un autore eclettico, a suo agio con una varietà di registri espressivi. Tra i pochi ad aver fatto della canzone napoletana un’occasione di sorrisi e di sentimenti.

Me ne vado a fare il guru

L’ELENCO DELLE CANZONI NAPOLETANE DI RICCARDO PAZZAGLIA

L’elenco delle canzoni napoletane di Riccardo Pazzaglia comprende:

  • ‘A terra ca nun dà cchiù sciure*
  • ‘O fox d’ ‘o tax*
  • ‘O vino d’Ischia
  • ‘A lira
  • ‘A pizza c’ ‘a pummarola**
  • Annanze ‘o carcere*
  • Armando ‘o femmenella*
  • Diciott’anne*
  • E a mme chi m’ ’o ffa fa*
  • Faccella triste
  • Giovannino alla Torretta
  • Guagliune d a Guainella*
  • Ischia sta mmiez’ ‘o mare*
  • La signora a fianco**
  • L’ammore fa parlà napulitano
  • Lazzarella**
  • lo, mammeta e tu **
  • Me ne vado a fare il guru
  • Me tremma ‘a voce*
  • Mese ‘e settembre**
  • ‘Na sera pe’ fatalità
  • Nisciuno po’ sapé**
  • Nnammurato ‘e te**
  • Nuie simmo eguale*
  • ‘O specchio**
  • Pasquale ‘a disgrazia**
  • Scordate ‘o sole*
  • Sempe ‘o stesso suonno*
  • Senza lire se pò campà*
  • Sole malato**
  • Sole, sole, sole (altro titolo E vene ‘o sole)**
  • Spaccanapule*
  • Te volevo scurdà
  • Tu suone ‘a chitarra e io canto
  • Voglio bbene a Napule

* Fonte S.I.A.E.

** Musica di Domenico Modugno

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