Beyoncé - Cowboy Carter - Album, acquista - SENTIREASCOLTARE

Album

Cowboy Carter

29 Marzo 2024 pop country

Il cavallo, come figura simbolica, è rimasto, a cambiare è la protagonista che da giunonica si è fatta istituzionale con abito e bandiera a fare un tutt’uno con l’american flag. La Beyoncé carnale che in Renaissance celebrava la cultura legata al ballo afroamericana, in Cowboy Carter ha lasciato il posto a una versione di sé che non lascia dubbi sull’oggetto d’analisi: la musica bianca per eccellenza degli Stati Uniti, il country.

E non è certo la prima popstar a farlo. Madonna ha già dato, Kyle Minogue pure, Lana Del Rey ne sta giusto scrivendo uno e la lista potrebbe continuare. E non è neppure la prima a destreggiarsi tra un approccio modernista e uno più tradizionale, proprio come i primi due singoli estratti dal disco – Texas Hold ‘Em e 16 Carriages – lasciano intendere, con il primo, in particolare, a ricordare proprio la Miss Ciccone di Don’t Tell Me.

L’annuncio del disco non poteva che essere in grande e all’insegna dello showbiz. Si sa, il Super Bowl è l’evento televisivo più visto d’America, niente di più efficace che apparirvi durante la pausa con uno spot pubblicitario. Nell’AD, Bey mostra un lato ironico di sé. La vediamo in una serie di siparietti intenta a “rompere l’internet” con trovate comiche: si autocita provando a vendere Lemonade in un tipico neighbourhood americano, organizza un’esibizione nello spazio e così via.

Se marketing, sponsor e capitalismo (lo scorso anno ha diviso fan e comunità LGBT la performance esclusiva in occasione dell’inaugurazione di un hotel di Dubai) fanno parte integrante della sua proposta così lo è la politica, in particolare la sensibilizzazione sui diritti civili (delle donne, degli afroamericani, delle minoranze in generale). «Mi auguro che tra qualche anno la razza di un artista sarà irrilevante in relazione alla musica che fa», ha scritto in una nota, facendo sapere che il disco ha avuto una lunga gestazione (5 anni).

Il progetto è nato, parole sue, da una brutta (e non precisata) esperienza personale. Alcuni fan hanno speculato che questa possa essere riferita alle polemiche che hanno accompagnato la performance di Daddy Lessons assieme alle Dixie Chicks alla cerimonia di premiazione dei Country Music Association Awards del 2016. Sia come sia, con Texas Hold ‘Em, la cantante ha infranto comunque un tabù, è la prima donna nera ad arrivare al primo posto della Hot Country Songs, chart da sempre dominio di star come Dolly Parton.

Cowboy Carter non è un album propriamente country, specifica, ma vi ha senz’altro a che fare. Nella tracklist di 27 brani, pensati come un broadcast radiofonico immaginario (KNTRY Radio), sia una cover che omaggi alla storia della musica che brani originali, con alcune stelle del genere (Dolly Parton, Linda Martell e Willie Nelson ) a fare da ideali dj. Tra le prime troviamo il classico Jolene di Dolly Parton (c’è anche una canzone intitolata Dolly P che la vede protagonista) e Blackbird dei Beatles. Tra i secondi, nel brano Daughter, la cantante interpreta alcuni versi di Caro mio ben, un celebre motivo di un’aria da camera composta nel Settecento da Tommaso Giordani (tra gli altri a interpretarlo in passato Pavarotti, Mina e Sting).

Anche questo nuovo capitolo va dunque vissuto come una “experience” che dal testo musicale si allarga al multimediale. Parliamo infatti di un progetto in cui musica, video e performance formano un tutt’uno. Vedi Renaissance: A Film by Beyoncé, il recente docu-film che racconta il viaggio dell’ultima tournée.

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