Il mito di The Queen, un film di soli scatti d’autore: Ritratto di Regina- Corriere.it

Il mito di The Queen, un film di soli scatti d’autore: ‘Ritratto di Regina’

di Gian Luca Bauzano

Il docufilm con la regia del fotografo Fabrizio Ferri � tratto dal volume Ritratto di Regina della scrittrice e giornalista Paola Calvetti che ne ha curato anche la sceneggiatura

desc img

La svolta pop quella di Andy Warhol: Elisabetta II multicolor su serigrafia. Un ritratto fotografico di Grugeon del 1975 viene rivisitato 10 anni dopo da Warhol. Ancor prima della scomparsa della sovrana sono stati i suoi ritratti fotografici a comunicarne la forza nel mondo. Chiave di lettura con cui la giornalista e scrittrice Paola Calvetti ha dato alle stampe nel 2019 Elisabetta II. Ritratto di Regina (Mondadori), anticipando il Giubileo di Platino.

desc img
La locandina del docu film

�Negli scatti e nei loro autori il racconto non solo dell’epoca elisabettiana ma del mondo in cambiamento�, spiega. Subito l’idea di trasformare il libro nel docufilm Ritratto di Regina, diretto dal fotografo Fabrizio Ferri (nei cinema dal 21 al 23 novembre, dopo essere stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022) e ora dopo la scomparsa della sovrana ancor pi� d’attualit�. Il racconto emozionato dalla voce dei fotografi ne sottolinea il ruolo avuto nel mondo. Immagini che sfumano nell’incolmabile assenza di oggi.

desc img
Le serigrafie di Andy Warhol

desc img
L’apertura del Parlamento nel 2000

Cos� racconta Paola Calvetti, autrice del libro Ritratto di Regina, dal quale � nata l’idea ed � tratto il docu film : �Il lunghissimo regno di Elisabetta II � la storia enigmatica di una donna timida e inavvicinabile che dell’accettazione del proprio destino e dell’appassionata difesa della corona ha fatto la suprema ragione di vita e uno schermo impenetrabile. Con un’eccezione: la fotografia, che l’ha accompagnata nel suo lungo viaggio di sovrana e nell’iconografia del secolo. L’unico palcoscenico in cui “The Queen”, cedendo anche solo per pochi minuti alle leggi universali della luce e alle esigenze pratiche di un ritrattista, si � davvero rivelata. Delegando cos� ai grandi autori che con il loro obiettivo l’hanno seguita nei decenni, non solo il racconto della propria immagine nel tempo e la memoria dei favolosi e talvolta drammatici giorni dei Windsor, ma anche la testimonianza del ruolo della monarchia in una societ� in costante evoluzione�.

desc img
Elisabetta II in un lavoro grafico di Vincenzo Progida pubblica su 7 del 18/11/2022

Prosegue: �Ritratto di Regina � una storia di fotografie: frammenti di una biografia disposti in modo poco geometrico, molto emotivo, ma anche biografie di “grandi autori” della fotografia che si intrecciano a quelle della Regina in un viaggio immaginario. Ogni ritratto � la tessera di un mosaico, cattura uno solo dei suoi mille volti, anche quando quel volto � lo stesso. Se ci sembra di conoscerla da sempre - o meglio, di averla sempre “vista” - � anche grazie alla fascinazione dei suoi ritratti fotografici che, mantenendo un’aura di atemporalit�, nel tempo sono diventati icone globali. Il suo modo di porgersi, di rivolgersi a noi unicamente con un fotogenico sorriso, � scandito dalla grazia dei suoi ritratti, come se Elisabetta, pur non lasciando trasparire alcuna emozione, davanti all’obiettivo concedesse il disvelamento di invisibili sfumature della sua personalit�.

desc img
2 giugno 2022: The Queen e il principe Edward, duca di Kent a Buckingham Palace

desc img
Nel 2012

�Davanti all’immagine di Elisabetta II si consuma un lungo capitolo della Storia, il romanzo di una vita dalla sceneggiatura unica, che in settanta anni di regno � stata indagata – con discrezione - dagli obiettivi di straordinari fotografi. Dai primi ritratti dallo stile spoglio e innocente di Marcus Adams a quelli pi� formali e sofisticati di Cecil Beaton, a quelli di Tony Armstrong-Jones, fotografo cognato poi promosso Lord Snowdon, di Yousuf Karsh, alle fotografie di superstar del clic come i contemporanei Brian Aris, Jason Bell, Julian Calder, David Montgomery, John Swannell, per arrivare agli anni Duemila e alla definitiva consacrazione con la fotografia del volto regale a occhi chiusi di Chris Levine�.

desc img
Elisabetta II nel 2004

Nel docu-film prodotto da Nexo Digital con Rai Cinema, alle immagini della Regina e ai focus sui suoi pi� accurati, intensi, intimi ritratti, emblemi della storia del Novecento, si alternano le conversazioni con alcuni dei fotografi che hanno ritratto Sua Maest� – Brian Aris, Jason Bell, Julian Calder, Chris Levine, David Montgomery, John Swannell – oltre a quelle con Emma Blau (fotografa e comproprietaria dell’Agenzia fotografica Camera Press), Pierpaolo Piccioli (uno degli stilisti e direttori creativi pi� importanti al mondo), Isabella Rossellini (la donna che ha avuto il maggior numero di copertine nella storia dell’editoria, tra le pi� fotografate al mondo) e Susan Sarandon (che ha incontrato personalmente la Regina e che regala agli spettatori una riflessione pi� privata e intima sul ruolo, gli obblighi e le complessit� di un regnante).

I FOTOGRAFI DELLA REGINA

BRIAN ARIS
Brian Aris inizia la sua carriera fotografica come fotoreporter, lavorando per un’agenzia londinese. Nei nove anni successivi, una serie di incarichi in prima linea lo portano in giro per il mondo: a coprire i disordini civili e le rivolte all’inizio dei problemi in Irlanda del Nord, la condizione dei bambini palestinesi in Giordania, la guerra civile in Libano, la carestia in Africa e la guerra in Vietnam, dove lavora fino agli ultimi giorni del conflitto a Saigon. Decide quindi di cambiare completamente direzione e apre uno studio a Londra dove inizia a fotografare modelle di moda e glamour per giornali e riviste. Nina Carter e Jilly Johnston sono tra le prime ragazze con cui lavora e ben presto si ritrova in “vacanza permanente”, volando regolarmente in luoghi esotici come St. Tropez e la Giamaica per settimane per lavorare con una serie di top model. Allo stesso tempo, amplia gradualmente il suo lavoro in studio, includendo star del pop e del rock come Blondie, The Jam, The Clash, The Boomtown Rats, Roxy Music e The Police. Dopo tre anni, si allontana dal mondo delle modelle per concentrarsi sull’industria musicale che stava esplodendo in Gran Bretagna.

desc img
Nel 2007 alle gare di Epsom

Nei due decenni successivi copre ogni aspetto della scena musicale, dal punk rock, al glam rock e al rock ‘n’ roll con i Rolling Stones, fino all’emergere delle boy band e poi del girl power con le Spice Girls. Incaricato da Bob Geldof a fotografare il suo matrimonio con Paula Yates, Brian viene poi chiamato a scattare le foto ufficiali esclusive della formazione di tutte le superstar di Band Aid, organizzata da Bob per registrare il singolo “Do They Know It’s Christmas”, un successo sensazionale per la raccolta di fondi a favore delle vittime della carestia in Etiopia. Seguono servizi esclusivi dal backstage dei concerti Live Aid e Live8, e alla fine Brian torna in Etiopia con Bob per fotografare il lavoro svolto in loco grazie ai fondi raccolti.

desc img
1 giugno 1963 Elisabetta II rientra al Palace dopo la cerimonia Trooping the Colour

desc img
Nel 2004

Seguono altri matrimoni glamour: Sting con Trudy Styler nel Dorset, David Bowie con Iman in una cattedrale di Firenze, Liza Minelli con David Gest a New York, Joan Collins con Percy Gibson a Londra e David Beckham con Victoria in un castello irlandese. Il Band Aid torna nel 2014 per raccogliere fondi per la lotta contro l’Ebola in Africa e ancora una volta Brian fotografa la carrellata ufficiale di artisti per Sir Bob Geldof. Il figlio della defunta Principessa Margaret, David Linley, chiede a Brian di scattare le fotografie ufficiali del suo matrimonio con Serena Stanhope ed � in quell’occasione che per la prima volta fotografa i componenti della Famiglia Reale. In seguito, fotografa Sua Maest� la Regina Madre a Clarence House, e Sua Altezza Reale la Principessa Margaret a Kensington Palace. Gli sono poi commissionati i ritratti ufficiali per il 70� compleanno di Sua Maest� la Regina e, successivamente, per le nozze d’oro del suo matrimonio con Sua Altezza Reale il Duca di Edimburgo. Brian viene anche incaricato di fotografare il Duca di York, la Duchessa di York e, pi� recentemente, il matrimonio del figlio della Principessa Anna, Peter Phillips, con Autumn Kelly nella St. Georges Chapel di Windsor. � l� che fotografa per la prima volta Kate Middleton. Da molti anni Brian lavora a stretto contatto con Twiggy e le sue immagini della top model sono tra quelle esposte alla National Portrait Gallery di Londra. Il suo ritratto di Mick Jagger � stato esposto alla prestigiosa mostra Recontres D’Arles in Francia e al Royal Circle of Art di Barcellona. Una delle sue immagini di David Bowie viene esposta al Montreal Museum of Fine Arts per una mostra celebrativa del lavoro di Thierry Mugler. Una serie di sue fotografie viene esposta nella mostra “My Heart Goes Glam (The New Romantics)” a Roma presso Rossocinabro l’8 febbraio 2019. Il suo archivio rappresenta una delle pi� grandi collezioni individuali del Regno Unito.

desc img
Filippo ed Elisabetta a Windsor: ritratto dell’artista tedesco Thomas Struth (2011)

JASON BELL
Hon FRPS

Jason nasce a Camden, Londra, nel 1969. Riceve la sua prima macchina fotografica all’et� di 5 anni. Decide di intraprendere la carriera di fotografo ritrattista mentre studia Politica, Filosofia ed Economia all’Universit� di Oxford, dove si laurea nel 1990. Da allora i suoi lavori appaiono in molte delle pi� importanti pubblicazioni del mondo, tra cui Vanity Fair e Vogue US & UK, ritraendo celebrit� come Angelina Jolie, Leonardo DiCaprio, Scarlett Johansson, Johnny Depp, Emily Blunt, Natalie Portman, David Beckham, Nicole Kidman, Benedict Cumberbatch, Tilda Swinton, Eddie Redmayne, John Malkovich, Kate Winslet e Daniel Craig. Fotografa numerose campagne per il cinema, il teatro e la televisione, tra cui The Crown, The Revenant, The Danish Girl di Netflix, Outlander e Power di Starz, Billy Elliot, About A Boy, Love Actually, Bridget Jones 2, Giselle e Schiaccianoci dell’English National Ballet e Angels in America per il National Theatre. Molte delle fotografie di Jason sono state acquisite dalla National Portrait Gallery per la loro collezione permanente.

desc img
Nel 2018

Il suo lavoro riceve molti consensi dalla critica ed � stato insignito di numerosi premi, tra cui il Terence Donovan Award della Royal Photographic Society per l’eccezionale contributo alla fotografia, il New York Photo Awards per la migliore immagine pubblicitaria e il Best British Black & White Photographer ai British Picture Editors’ Awards. Il suo Out 100 Portfolio � uno dei cinque finalisti dei National Magazine Awards 2010 dell’American Society of Magazine Editors, il pi� alto riconoscimento dell’industria delle riviste. Ha pubblicato quattro libri sul suo lavoro, il pi� recente dei quali � “An Englishman in New York”. Una selezione di fotografie del libro � stata esposta alla National Portrait Gallery di Londra. Nel settembre 2011 gli � stata conferita una borsa di studio onoraria della Royal Photographic Society. Il 23 ottobre 2013 ha scattato le fotografie ufficiali del battesimo del principe George. Jason vive a New York e a Londra.

desc img
Elisabetta II e Filippo dopo l’incoronazione il 2 febbraio 1953

JULIAN CALDER
Julian Calder � fotografo da oltre 40 anni. Studia fotografia alla Guildford School of Arts, ora Farnam Art School. Il suo primo incarico, dopo aver fatto l’assistente, � per la prestigiosa rivista Nova e da allora, come fotoreporter, � in “prima fila” in molti eventi nazionali e internazionali.

desc img
Elisabetta bimba nel 1934

Come celebre fotografo di ritratti, tra i suoi soggetti figurano Sua Maest� la Regina e altri membri della famiglia reale, importanti uomini e donne d’affari, autori, artisti e una serie di persone di ogni estrazione sociale. Da giovane fotografo, trascorre 6 settimane in missione presso il King’s College Hospital di Londra e questo gli d� la fiducia necessaria per lavorare su soggetti importanti, spesso in circostanze estreme e con scadenze strette. Di base a Londra, Julian lavora per molti dei principali giornali e riviste del mondo, tra cui Life Magazine, Time, Figaro e Telegraph. Nel 1986 accompagna Sua Maest� la Regina nella sua visita ufficiale in Cina; la sua foto di Sua Maest� mentre ispeziona i guerrieri di terracotta � diventata l’immagine simbolo della visita, pubblicata in doppia pagina su Life Magazine.

desc img
Elisabetta Regina

Oltre al fotogiornalismo, alla pubblicit� e ai rapporti annuali aziendali, nel 1979 Julian scrive il suo primo libro, “The 35mm Photographer’s Handbook”, che diventa un bestseller internazionale vendendo 2 milioni di copie in tutto il mondo, ispirando un’intera generazione di fotografi in erba e dando vita a un nuovo genere di libri di fotografia. Julian poi scrive altri 3 libri di fotografia e pubblica 12 libri di fotografie, tra cui “Touching North”, fotografato ‘on location’ al Polo Nord con il paesaggista Andy Goldsworthy.

desc img
La corona

Nel 1998, ha letto sul Times un articolo sulla vita dell’erede al titolo di Lord High Admiral of the Wash (The Wash � l’estuario sul Mare del Nord, sulla costa orientale dell’Inghilterra). La visualizzazione di questo titolo romantico porta Julian a fare ricerche e fotografie per il libro “Keepers - The Ancient Offices of Britain”. Con questa raccolta di ritratti, Julian sviluppa un approccio al ritratto fotografico che coinvolge luogo, simbolo, uniforme, storia e azione. Altre due edizioni di Keepers vengono pubblicate nel 2002 e nel 2013. La copertina della terza edizione riporta il ritratto fatto da Julian di Sua Maest� la Regina come Capo dei Capi, con Sua Maest� nelle vesti dell’Ordine del Thistle, in una location nella tenuta di Balmoral. Il ritratto � ora nella collezione della National Portrait Gallery of Scotland. Altri ritratti di Sua Maest� includono un ritratto del Giubileo d’Oro (esposto alla National Portrait Gallery) e i ritratti ufficiali del Giubileo di Diamante di Sua Maest� e del Principe Filippo per il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda. Keepers non ha fatto che rafforzare l’eccellente rapporto di Julian con l’esercito britannico. L’incarico di fotografare un libro sul Reggimento di Londra lo porta a trascorrere 14 mesi con i “migliori dei migliori” soldati dell’Esercito Territoriale. Segue un incarico per un altro libro, la King’s Troop, Royal Horse Artillery.

desc img
Elisabetta II ritratta nel 2008 da Chris Levine

Da sempre ammira la parata militare ‘Trooping the Colour’ considerandola un affascinante soggetto fotografico e trascorre otto anni a fotografare tutti gli aspetti della parata per il suo libro “Queen’s Birthday Parade Trooping the Colour”. Per un libro sull’associazione benefica Queen Elizabeth’s Scholarship Trust (QEST) realizzato nell’estate del 2018, Julian viaggia nel Regno Unito fotografando oltre 100 artigiani e donne in loco. I ritratti nel libro mostrano la bravura di Julian come fotografo. Julian � ambasciatore di QEST ed � attivo nel sostenere e lavorare per l’associazione e gli artigiani che sostiene. Nel 2018 Julian pubblica “Treasures”, che presenta la collezione del Museum of the Order of St. John – il Museo dell’Ordine di San Giovanni. I proventi del libro vanno a sostegno dell’Ordine. Julian riconosce da sempre il potere della singola immagine, ma � pi� interessato a raccontare una storia per immagini. Fotografare per i libri � uno sviluppo naturale nella sua carriera. L’approccio di Julian ai suoi libri � quello di entrare in contatto con le persone coinvolte, guadagnarsi la loro fiducia e conoscere la storia e i dettagli rilevanti. S’impegna sempre a produrre libri di livello mondiale, visivamente straordinari, che rendano onore ai loro soggetti e che rimangano di interesse duraturo.

desc img
Elisabetta II a Parigi nel 2004

CHRIS LEVINE
Chris Levine � un artista della luce che esercita una pratica espansiva e sperimentale. Il suo approccio multidisciplinare sfrutta una serie di tecnologie diverse con il preciso intento di rivelare i modi in cui la luce � fondamentale per l’esperienza umana. � guidato da un desiderio profondamente radicato di espandere la percezione e di guidare sensibilmente lo spettatore a un impegno meditativo con il presente. Il suo messaggio e il suo linguaggio sono la luce. Questo approccio filosofico e spiritualmente motivato gli ha permesso di navigare il territorio inesplorato dei nuovi media: � stato in prima linea nell’esplorare il modo in cui tecnologie come ologrammi e laser possono contribuire alla storia dell’arte e della creativit�.

desc img
L’Apertura del Parlamento nel 2009

Il lavoro innovativo di Levine, basato sulla luce e raffigurante la Regina Elisabetta II, � conosciuto a livello internazionale. In un’epoca di sovraccarico di immagini, l’artista punta dritta al sodo e realizza Lightness of Being (La Leggerezza dell’Essere), un ritratto di eccezionale importanza. Sebbene abbia esposto in musei e mostre dedicate alla ritrattistica in tutto il mondo, Levine non � un ritrattista in senso tradizionale. Al centro dell’opera di Levine sono le sue immersive installazioni di luce che ha cercato di portare fuori dall’ambiente del ‘white cube’ in un’esperienza di partecipazione di massa nel mondo reale. Ha creato installazioni luminose e sito-specifiche su larga scala in luoghi diversi come la Cattedrale di Durham, Hobart Tasmania, la Radio City Hall di New York e il palco di Glastonbury. Spingendo continuamente i confini di ci� che l’arte della luce pu� fare e di come pu� avere un effetto trasformativo sullo spettatore, la sua singolare ideologia trascina lo spettatore in una maggiore consapevolezza attraverso l’arte. Il lavoro di Levine � stato incluso in mostre collettive istituzionali a livello internazionale, tra cui: “Other Worldy” al Museum of Arts and Design di New York, 2011; Digital Darkroom Exhibition alla Annenberg Foundation di Los Angeles 2012; “Queen Art and Image”, The National Portrait Gallery, Londra, 2012, che ha fatto tappa al National Museum di Cardiff, alla National Gallery di Scozia e al National Museum di Belfast; “Out Of Focus: Photography”, Saatchi Gallery, Londra, 2012; “Hypervisual 1.2”, una mostra itinerante con il British Council che � stata esposta in 12 Paesi del mondo.

desc img
The Queen con oggi Carlo III e William principe di Galles nel 2003

DAVID MONTGOMERY
David Montgomery � un celebre e pluripremiato fotografo internazionale. Definito da Q Magazine (nella sua recente edizione speciale sulla psichedelia) come uno dei fotografi pi� iconici degli anni Sessanta, David Montgomery � conosciuto a livello internazionale come uno dei fotografi pi� leggendari di tutti i tempi. Nato a Brooklyn, New York, ha frequentato i corsi di fotografia di Alexi Brodevitch a New York e ha lavorato per il pluripremiato fotografo Lester Bookbinder per quattro anni, seguendolo poi in Inghilterra nel 1959.

desc img
Nel 2006

David si � innamorato della luce morbida e romantica dell’Inghilterra e si � stabilito a Londra, dove vive tuttora con la sua famiglia. David ha realizzato i ritratti di statisti, reali, attori, cantanti, artisti, scienziati e personalit� dello sport, tra cui: Sua Maest�. la Regina Elisabetta II, Sua Altezza Reale il Principe Harry, Lord Mountbatten, la Baronessa Thatcher, Sir Edward Heath, Jack Straw, Bill Clinton, il Cardinale Basil Hume, Bing Crosby, Clint Eastwood, U2, Sir Sean Connery, Terence Stamp, Alfred Hitchcock, Jean Shrimpton, Diana Ross, Jimi Hendrix, Sir Paul McCartney, Chrissie Hynde, The Clash, The Who, The Rolling Stones, Andy Warhol, Lucian Freud, David Hockney, Francis Bacon, Howard Hodgkin, Gilbert & George, Conrad Shawcross, Grayson Perry, il professor Stephen Hawking e Muhammad Ali, solo per citarne alcuni. David ha collaborato regolarmente con Vogue, The Sunday Times, The Telegraph, Rolling Stone, Mojo, The Spectator e House & Garden. David � stato anche incaricato dalle Poste di fotografare un’edizione speciale di francobolli premiati per il millennio. Le sue fotografie di Andy Warhol sono state esposte di recente alla Scottish National Gallery of Modern Art e da allora sono state aggiunte in modo permanente all’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, USA.

JOHN SWANNELL
FRPS Hon DLitt

desc img
Nel 2007

John Swannell � uno dei pi� grandi nomi della fotografia britannica; il suo lavoro costantemente inventivo e la sua pura professionalit� lo hanno mantenuto ai vertici per quasi 40 anni. Nato nel 1946, ha iniziato la sua carriera presso gli studi di Vogue e ha assistito David Bailey prima di aprire un proprio studio. Sebbene sia noto soprattutto per i suoi ritratti, � specializzato anche in moda, nudo e paesaggi. Tra i suoi clienti famosi figurano Kim Cattrall, Sienna Miller e Dame Helen Mirren, oltre a membri della famiglia reale. Ha fotografato Sua Maest� la Regina per il suo Giubileo d’Oro e la Principessa Reale per i ritratti dei suoi 40 e 50 anni. Le sue immagini appaiono nelle principali pubblicazioni di tutto il mondo, tra cui Vogue, The Sunday Times e Tatler. Ha pubblicato 6 libri di fotografie, tra cui “John Swannell nudes 1978-2006”, che � anche il titolo della sua ultima mostra. Le sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti del V&A, della National Portrait Gallery di Londra e del Museum of Modern Art di New York.

8 novembre 2022 (modifica il 20 novembre 2022 | 07:59)