Lila - PrEP - Profilassi Pre Esposizione
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PrEP - Profilassi Pre Esposizione

prepLa Profilassi Pre Esposizione (PrEP) consiste nell’assunzione di farmaci anti-HIV, prima di esporsi a dei rischi, per prevenire l’infezione.
Storicamente la PrEP è stata pensata come strumento di prevenzione per le persone con comportamenti ad elevato rischio di contrarre l’HIV, in particolare per coloro che non usano mai il profilattico o lo usano in modo sporadico e hanno frequenti rapporti occasionali. Negli USA è in uso dal 2012, mentre in Europa è stata introdotta solo nel 2016. Intanto gli studi scientifici condotti in questi anni ne hanno dimostrato l’estrema efficacia e tutte le agenzie internazionali ne raccomandano la diffusione, non solo limitata alle persone che si espongono ad un rischio elevato, ma come uno strumento ulteriore di prevenzione per tutte e per tutti.
Per molti anni i costi dei farmaci e di alcuni esami previsti sono stati a carico delle persone che volevano usufruirne. Ad aprile del 2023 è stata finalmente accordata la gratuità del percorso PrEP e le Regioni si stanno attrezzando in tal senso, ma la situazione è molto disomogenea sul territorio nazionale.


Per chi è indicata la PrEP
Modalità di assunzione
L’efficacia della PrEP
La PrEP non protegge dalle altre IST
PrEP ed effetti collaterali
Aderenza alle prescrizioni
PrEP e resistenze ai farmaci
Interazioni con altri farmaci
Vuoi fare la PrEP?

 

Per chi è indicata la PrEP

La PrEP è ormai riconosciuta come un valido e sicuro strumento di prevenzione, un’opzione in più per tutte le persone HIV-negative che vogliano proteggersi dall’infezione.
Prima di iniziare la PrEP è dunque necessario essere certi di non avere l’HIV: è quindi prevista l’effettuazione preliminare di un test per l’HIV di quarta generazione, che dovrà essere poi ripetuto regolarmente per tutto il periodo della profilassi. L’assunzione della PrEP in una persona che ha già l’HIV, potrebbe generare delle resistenze ai farmaci che non potrebbero poi più essere utilizzati come terapia anti-HIV.

La PrEP è fortemente raccomandata alle persone che corrono un rischio sostanziale di contrarre l’HIV:

  • persone che non usano mai il profilattico o lo usano in modo sporadico e hanno rapporti occasionali o con partner a rischio per l’HIV. Oltre a queste condizioni, ci sono ulteriori fattori, associati ad un più alto rischio di contrarre l’HIV, che fanno propendere per la PrEP, tra cui una recente Infezione Sessualmente Trasmissibile (IST), il ricorso alla Profilassi Post-Esposizione (PPE) e l’uso di sostanze psicoattive durante i rapporti sessuali, in particolare mefedrone, GHB/GBL e metanfetamine (ChemSex).
  • Persone che, facendo uso di sostanze per via iniettiva, condividono siringhe e strumenti (cucchiaini, fiale, filtri) con altre.

La PrEP NON è indicata a chi utilizza sempre il profilattico per proteggere i rapporti sessuali, né ai/alle partner sessuali delle persone con HIV che seguono regolarmente la terapia e hanno la carica virale irrilevabile (U=U, ossia Undetectable = Untransittable: se l’HIV non è rilevabile, non è trasmissibile); la PrEP è indicata solo ai/alle partner sessuali delle persone con HIV che non seguono una terapia o non la seguono con regolarità o che, avendola appena iniziata, non hanno ancora raggiunto la soppressione virologica.

 

Modalità di assunzione

La PrEP consiste nell’assunzione preventiva di alcuni medicinali già da tempo utilizzati nel trattamento dell’HIV: Tenofovir ed Emtricitabina. Entrambi i principi attivi sono contenuti nel farmaco Truvada e negli equivalenti farmaci generici.

Gli studi condotti sulla PrEP hanno indagato due diverse modalità di assunzione, quella continuativa e quella intermittente.

  • La modalità comunemente usata è quella continuativa: consiste nell’assunzione di una compressa al giorno, tutti i giorni, ed è quindi particolarmente adatta alle persone che fanno sesso frequentemente e senza programmazione. Affinché sia efficace, è necessario iniziare la profilassi alcuni giorni prima di avere dei comportamenti che possano esporre al virus HIV, per dare tempo al farmaco di raggiungere livelli ottimali di protezione. Il tempo varia a seconda dei tessuti: 7 giorni sono sufficienti per arrivare a un livello protettivo nel retto, mentre sono necessarie circa 3 settimane per raggiungere lo stesso livello nella vagina.
  • La modalità intermittente, detta anche “on demand”, consiste invece nell’assunzione limitata nel tempo e circoscritta al periodo in cui si prevede di avere rapporti sessuali: 2 compresse tra le 2 e le 24 ore prima del sesso, una compressa dopo 24 ore dalla prima assunzione e poi ogni 24 ore fino a 2 giorni dopo l’ultimo rapporto a rischio. È chiaramente un’alternativa meno dispendiosa ed è pensata per chi, ad esempio, fa sesso solo nel fine settimana o ha in programma un periodo limitato in cui sa che si esporrà a dei rischi. Poiché, come già detto, ci vuole diverso tempo prima che il farmaco sia efficace nei tessuti della vagina, questa modalità di utilizzo della PrEP non è indicata per chi, nei rapporti vaginali, riceve la penetrazione.

 

L’efficacia della PrEP

La PrEP è ampiamente riconosciuta dalla comunità scientifica come un metodo sicuro ed efficace per prevenire la trasmissione dell’HIV per via sessuale. Negli studi condotti, quasi tutti i contagi sono avvenuti in persone che non l’assumevano in modo corretto. Il fattore più rilevante correlato all’efficacia preventiva della profilassi è dunque l’aderenza alle prescrizioni mediche. Se la PrEP viene assunta correttamente, il rischio di contrarre l’HIV è prossimo allo zero.
Riguardo all’efficacia della PrEP nelle persone che condividono siringhe e materiali iniettivi per assumere sostanze, gli studi scientifici sono limitati. Sicuramente la PrEP è meno efficace ma riduce comunque il rischio in modo sostanziale: se i farmaci sono assunti come prescritto, il rischio è ridotto di circa il 74-84%.

 

La PrEP NON protegge dalle altre IST

Oltre all’HIV, ci sono molte altre infezioni che possono essere trasmesse da una persona all'altra attraverso i rapporti sessuali: Condilomi, Herpes, Epatiti, Sifilide, Gonorrea, Clamidia, sono solo alcune delle principali Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST).
La maggior parte delle IST si trasmettono molto più facilmente dell’HIV e sono dunque più diffuse e comuni. Alcune IST possono passare inosservate e non causare problemi; altre hanno sintomatologie fastidiose o dolorose o, se non trattate adeguatamente, possono portare a complicazioni anche gravi per la salute (sterilità, danni agli organi o determinati tipi di cancro).

È importante sapere che la PrEP abbatte il rischio di contrarre l’HIV, ma non protegge dalle altre IST. Per questo è importante sottoporsi a controlli per le IST prima di iniziare la PrEP e per tutto il periodo in cui se ne fa uso. Allo stesso modo è importante richiedere rapidamente un consulto medico se si presentano dei sintomi anomali (prurito, bruciore, dolore nella zona genitale; eruzioni cutanee, escrescenze, pustole, secrezioni insolite; linfonodi ingrossati nella regione inguinale; mestruazioni irregolari).

Ulteriori informazioni su: Infezioni Sessualmente Trasmissibili 

 

PrEP ed effetti collaterali

Nel complesso la PrEP è ben tollerata. Gli effetti collaterali a breve termine sono più comuni ma piuttosto blandi e generalmente scompaiono entro poche settimane; possono comprendere lieve nausea, diarrea, gonfiore e mal di testa. A lungo termine la PrEP può avere effetti sulla funzionalità renale e sulla densità ossea, per questo è importante farsi seguire da un Centro PrEP e sottoporsi a controlli periodici; una volta interrotta la profilassi, i valori alterati tendono comunque a rientrare nella norma.

 

Aderenza alle prescrizioni

Perché la PrEP sia efficace, è fondamentale assumere i farmaci nei tempi e nelle dosi previste. Se non si rispettano le prescrizioni mediche, l’efficacia preventiva della PrEP diminuisce e potrebbe non proteggere dall’infezione da HIV.

 

PrEP e resistenza ai farmaci

Esiste il rischio, seppur basso, di sviluppare delle resistenze ad uno o a entrambi i farmaci utilizzati nella PrEP. Se questo dovesse accadere, tali farmaci risulterebbero inefficaci, sia nella profilassi che nella cura dell’infezione qualora si contragga l’HIV.
Il rischio di sviluppare delle resistenze è presente se la PrEP non viene assunta correttamente e si contrae l’HIV nel corso della profilassi, ed è ancora più alto se si inizia la PrEP avendo già contratto il virus.
Per questo motivo è molto importante eseguire il test HIV prima di iniziare la PrEP e rifare il test ogni 3 mesi se la profilassi viene portata avanti nel tempo; in caso di test positivo è necessario interrompere subito la profilassi.

 

Interazioni con altri farmaci

Alcuni farmaci possono interagire tra loro annullando o moltiplicando i reciproci effetti: può accadere dunque che una terapia perda efficacia o che sia completamente vana, ma anche che risulti tossica, che siano amplificati gli effetti collaterali o che produca ulteriori danni all’organismo. Per questo motivo è importante informare il personale medico sui farmaci che assumi, compresi quelli della PrEP.
Il Tenofovir e l’Emtricitabina non interagiscono con molti farmaci, ma c’è un’interazione importante tra il Tenofovir e gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) per cui, se assunti insieme, potrebbero provocare seri problemi ai reni.

Studi condotti su donne transgender che hanno assunto la PrEP contemporaneamente alla terapia ormonale, non hanno evidenziato interazioni significative.

 

Vuoi fare la PrEP?

Innanzitutto occhio al fai-da-te! Sappiamo che, sebbene in Italia sia una pratica illegale, è possibile acquistare i farmaci on line. Nonostante sia relativamente facile procurarsi i farmaci necessari, per evitare che la PrEP sia inefficace o addirittura dannosa, è molto importante farsi seguire da un Centro PrEP che, oltre ai farmaci, prescriverà alcuni esami fondamentali da fare sia prima che nel corso della profilassi.

Le Linee Guida Nazionali sulla PrEP raccomandano, prima di iniziare la profilassi, di effettuare i seguenti controlli:

  • innanzitutto è fondamentale accertare di non avere l’HIV e dunque fare un test combinato di quarta generazione ed una visita con raccolta accurata dell’anamnesi per identificare eventuali segni o sintomi di un’infezione molto recente.
  • Altrettanto importante è fare il test per l’epatite B: i farmaci della PrEP sono infatti attivi sia contro il virus dell’HIV che contro quello dell’epatite B (HBV); se hai contratto l’infezione, è comunque possibile fare la PrEP, ma vanno adottati alcuni accorgimenti e fatti controlli più accurati; se invece non hai contratto il virus, potrebbe essere opportuno fare il vaccino.
  • Subito prima di iniziare o appena iniziata la PrEP, è importante anche valutare la funzionalità renale, facendo un esame del sangue per la determinazione della creatinina sierica.
  • Si raccomanda inoltre di valutare lo stato sierologico anche nei confronti delle epatiti A e C, di effettuare uno screening per le Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST) e di considerare l’opportunità di vaccinarsi contro il virus dell’epatite A (HAV) e contro il virus del Papilloma Umano (HPV).
  • Per le donne, si raccomanda inoltre un test di gravidanza.

Una volta iniziata la profilassi, le Linee Guida raccomandano di:

  • fare un test HIV combinato di quarta generazione dopo 1 mese e, a seguire, ogni 3 mesi;
  • monitorare la funzionalità renale dopo 3 mesi e, a seguire, ogni 6 mesi;
  • effettuare uno screening delle IST ogni 6 mesi;
  • fare un test di gravidanza dopo 1 mese e, a seguire, ogni 3 mesi, per le donne che non stiano tentando un concepimento programmato.

Non è indicato come esame di routine, ma in alcuni casi può essere utile monitorare anche la densità delle ossa attraverso una densitometria ossea.

Dunque, se hai intenzione di fare la PrEP, trova innanzitutto un Centro PrEP che ti segua.
Ti segnaliamo che nel sito www.prepinfo.it - realizzato dall’associazione Plus onlus per fornire informazioni sulla PrEP e il suo uso in Italia – potrai trovare un elenco di servizi specifici a cui puoi rivolgerti per ottenere la prescrizione della PrEP e degli esami di controllo.

Se dove risiedi non c’è un servizio territoriale dedicato alla PrEP (un checkpoint o un reparto ospedaliero) o se c’è ma per qualsiasi ragione hai difficoltà ad accedervi, ti segnaliamo un servizio offerto da LILA Milano: TelePrEP è uno sportello virtuale per la gestione a distanza della profilassi gestito da uno staff di counselor e personale medico in grado di seguirti passo per passo. Se ti interessa, puoi prenotare un primo colloquio per ricevere ulteriori informazioni ed eventualmente iniziare il percorso.

 

[ultimo aggiornamento: novembre 2023]

Allegato: brochure "PrEP – la Profilassi Pre Esposizione che ti protegge dall'HIV"
Testi a cura di Patrizia Perone, 2022.
Progetto grafico Cliccaquì - Roma.

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