Peter Brötzmann RIP. La leggenda dell'avant jazz è scomparsa a 82 anni - Notizie - SENTIREASCOLTARE
Peter Brotzmann
Peter Brötzmann, still YouTube (2013)

Peter Brötzmann RIP. La leggenda dell’avant jazz è scomparsa a 82 anni

Se n'è andata una delle voci più influenti e innovative della musica del '900

Peter Brötzmann, uno dei musicisti più importanti per quanto riguarda la nascita e lo sviluppo dell’improvvisazione radicale del ‘900 e oltre, è scomparso lo scorso 22 giugno all’età di 82 anni. La notizia è stata diffusa dalla pagina ufficiale di Trost Records, etichetta viennese per la quale il sassofonista ha pubblicato diversi album. Non si conoscono ancora le cause del decesso ma Brötzmann aveva interrotto l’attività musicale a causa di un infarto che lo aveva colpito dopo un concerto tenuto a marzo a Varsavia.

Nonostante il dolore, lo sconforto e le tante cose che avevamo ancora da fare assieme, stasera stapperemo una buona bottiglia di rum e alzeremo i calici in onore di Peter Brötzmann – e celebreremo la sua incredibile arte, musica e personalità – una vera leggenda
Trost Records

La carriera

Nato nel 1941 a Remscheid nella Germania dell’Ovest, Brötzmann aveva cominciato a suonare jazz negli anni ’60 mentre studiava come pittore. In quello stesso periodo rimase folgorato dal movimento Fluxus dopo aver assistito a una mostra di Nam June Paik alla Galerie Parnass nel 1963. Di quattro anni dopo il debutto discografico, For Adolphe Sax, pubblicato sulla propria etichetta Brö.

Nel 1968 produsse uno dei lavori seminali per l’improvvisazione che spinse all’estremo il concetto di free jazz di Ornette Coleman, ovvero Machine Gun, registrato con un ottetto di artisti che assieme a lui fecero la storia della musica del secolo scorso: Willem Breuker, Evan Parker, Fred Van Hove, Peter Kowald, Buschi Niebergall, Sven-Åke Johansson e Han Bennink.

Assieme a Parker, Bennink e Van Hove registrò anche l’altrettanto seminale Nipples (1969), album di cui nel 2021 un distratto Jimmy Fallon fece dell’ironia facilona e fuori luogo durante una puntata del Tonight Show. In carriera Brötzmann ha pubblicato oltre 50 lavori e collaborato con una lista infinita di artisti, come, tra gli altri, il maestro del noise giapponese Keiji Haino, il pianista Cecil Taylor, il sassofonista norvegese Frode Gjerstad e il jazz rebel svedese Mats Gustafsson.

Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo An Eternal Reminder of Not Today / Live at Moers, live album che immortala lo show del 20 maggio 2018 tenuto dal sassofonista assieme alla storica band blues-core OXBOW. Oltre alla critica del suddetto lavoro curata da Massimo Onza, sulle nostre pagine potete inoltre recuperare la recensione firmata da Gaspare Caliri della versione deluxe del sopracitato classico Machine Gun del Peter Brötzmann Octet, pubblicata da Atavistic nel 2007.

Tracklist
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