Più che unisex. Pauline Ducruet disegna abiti per persone e non per generi. Alter è un marchio responsabile e visionario nato per abbracciare e ispirare la libertà d’espressione. La designer Pauline Ducruet è stata educata fin da piccola alla moda, e come potrebbe essere altrimenti dato che è figlia della principessa Stephanie, amata dagli stilisti per i suoi gioielli degli anni Ottanta e i suoi minidress; e nipote di Grace Kelly, l’attrice che ha portato la moda hollywoodiana sul trono di Monaco. Ora Pauline Ducruet, una delle donne più giovani di Casa Grimaldi, sta lasciando anche il suo segno.

Alter Design, fondato nel 2018 e autofinanziato da Pauline, è infatti un marchio di moda gender-neutral. I disegni di Ducruet sono minimali, quasi senza genere. La sua ultima collezione comprende tute drappeggiate in raso a maniche lunghe, camicie con trench abbinati, denim decostruiti e giacche di jeans patchwork, la maggior parte delle quali realizzate con tessuti riciclati e vintage. Alter si basa sull'idea di alternare pezzi già presenti nei nostri armadi, aggiornando capi base come giacche di pelle e camicie semplici.

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Pauline Ducruet dopo uno stage da Louis Vuitton e un’altro da Vogue, ha lavorato come apprendista stilista all'Istituto Marangoni di Parigi e si è laureata in moda alla prestigiosa Parsons School of Design di New York nel 2017. A 26 anni era pronta a lanciare la sua attività, e ha passato due anni a metterla in piedi. Nelle sue collezioni Ducruet si ispira alle forme dell’architettura modernista, così come alle donne della sua famiglia. "Mia madre mi ha sempre spinto ad esprimermi e ad essere me stessa", dice Pauline, "e questa libertà è ciò che mi ha ispirato di più".

La libertà d’espressione non è l’unica cosa ad ispirarla, è attirata e influenzata infatti da tutto ciò che la circonda: lo streetstyle, soprattutto quello francese senza sforzo tipico del sud della terra nella quale è cresciuta, i disegni di Raf Simons ai tempi di Dior, lo spirito upcycling di Demna Gvasalia e soprattutto i capi di seconda mano. Quelli a cui è più affezionata sono una giacca di pelle Harley-Davidson ereditata da sua madre e un cappotto beige di Givenchy che apparteneva a sua nonna.

Fin dall'inizio, Alter ha utilizzato solo fibre naturali come la seta e il cotone e riutilizza vecchi prodotti di moda come la pelle e il denim, in modo da non doverne produrre altri e che gran parte dell’inventario non vada sprecato. I valori fondamentali di Alter: diversità di genere, sostenibilità e pratiche slow fashion. È uno stile reale e regale più progressivo disegnato sul corpo di una nuova generazione, di un pubblico più fluido.

"È un marchio che è qui per la gente, e per mettere in luce la personalità di tutti coloro che lo indossano", dice la designer. "Mi piace dare contenuti sulle persone reali che rappresentano Alter", ed è per questo motivo che il marchio non investe su influencer o TikToker per le sponsorizzazioni ma crea piuttosto delle campagne di marketing inclusive, come "Beyond Genders" che ha visto Alter Designs raggiungere la comunità LGBTQIA+ e accogliere le loro opinioni sulla fluidità di genere, oltre ai commenti su come si sentono rappresentati nel mondo della moda. In questo momento, Alter Designs è un e-commerce con qualche eccezione di negozi fisici pop-up. Dal 25 giugno 2021 la nuova collezione è acquistabile per pochi giorni al tunnel di Riva M.B.S a Monaco.