La morte di Pasolini: tre ipotesi, e una certezza | Walter Veltroni- Corriere.it

La morte di Pasolini: tre ipotesi, una certezza, e quel che le nuove indagini dovranno accertare

di Walter Veltroni

Si riaprono le indagini sull’assassinio di Pier Paolo Pasolini. Tra le ipotesi su chi l’abbia compiuto materialmente, e la sicurezza che Pino Pelosi non poteva essere solo, quella notte, resta aperto il tema pi� importante: quello delle ragioni dell’omicidio di uno dei pi� grandi intellettuali italiani

La morte di Pasolini: tre ipotesi, una certezza, e quel che le nuove indagini dovranno accertare

Un giorno Pino Pelosi, il ragazzo accusato dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini, si pales� alla presentazione di un libro scritto dall’avvocatessa Ruffini, dal suo collega Maccioni e dal giornalista Walter Rizzo sulla notte dell’Idroscalo.

Fu un arrivo a sorpresa, in quella serata di dicembre del 2011, nella libreria Mondadori di via Piave a Roma.

Pelosi, che certamente ha cambiato molte versioni su quei fatti, in sostanza forn� questo racconto, incalzato dalle domande.

Lui e Pasolini quella sera cenarono al ristorante Biondo Tevere. Erano soli.
Poi andarono all’Idroscalo dove, dice, lui e il poeta ebbero un rapporto sessuale.
Dopo che Pelosi scese dalla macchina e nel buio emersero tre uomini che presero Pasolini, lo tirarono fuori dall’abitacolo e cominciarono a picchiarlo selvaggiamente.

Un altro uomo, alto e barbuto, teneva fermo Pelosi e lo picchiava con un palo tanto che gli provoc� una frattura del setto nasale e due punti sulla fronte, refertati all’ospedale di Ostia.

Sempre secondo Pelosi fu durante questa colluttazione che l’uomo barbuto gli sugger� la tesi che lui avrebbe dovuto sostenere, accusandosi. Gli raccomand� di farlo altrimenti lui e la sua famiglia avrebbero pagato pesanti conseguenze.

In tutto erano sei persone, con due automobili.

Pelosi racconta di aver visto Pier Paolo inseguito da questi tipi che lo picchiavano mentre lui gridava �Aiuto mamma�. Quest’ ultima circostanza coincide, per inciso, con il ricordo di uno degli abitanti dell’Idroscalo.

Alla domanda su chi fossero le persone in questione Pelosi disse di non averle riconosciute e fece, confusamente, i nomi dei fratelli Borsellino salvo poi ritrarsi di fronte ad altre ipotesi. �Ho cambiato tante versioni perch� avevo paura. E ho ancora paura. Alcuni sono ancora vivi�.

Eravamo nel 2011, allora. Pelosi disse di non sapere la ragione dell’assassinio, che per questo si doveva sentire Ninetto Davoli.

Poi rivel� che il suo avvocato fu indicato alla famiglia da un giornalista del Tempo.

Io credo che l’iniziativa assunta da Maccioni, Grieco e Giovannetti tesa a far riaprire il caso e a esaminare i reperti di Dna trovati, corrisponda non ad una concessione alla dietrologia ma alla convinzione, ormai quasi una certezza, che la storia che il diciassettenne Pelosi raccont�: �Pasolini voleva violentarmi con un palo io non c’ho visto pi� e l’ho ammazzato� era una balla, anche mal confezionata, solo a voler vedere le cose com’erano.

Fu il primo giudizio del Tribunale dei minori emesso, quello di Alfredo Carlo Moro, fratello di Aldo, a scrivere nero su bianco la convinzione che Pelosi non fosse solo, quella sera. E io sono restato a questa versione.

Se non era solo, come lo stesso Pelosi ammise senza avere tornaconti da riscuotere, allora si aprono varie possibilit�.

Una ha a che fare con il furto delle pizze di Sal� , e quindi sarebbe uno scenario in cui � in gioco anche la criminalit�, un’altra pu� invece riguardare il lavoro che Pasolini stava facendo attorno alle vicende Eni e che sfoci� nel libro Petrolio , pubblicato incompleto.

A questo proposito va ricordata la circostanza, che mi capit� di sollevare in Parlamento, dell’annuncio da parte di Marcello dell’Utri di aver letto 70 pagine sparite del manoscritto che a suo dire, contenevano elementi utili �a fare luce sulla morte di Pasolini, su alcune vicende dell’Eni, sulla morte di Enrico Mattei, su Cefis�.

Se cos� fosse, ma di quelle pagine non risultava neanche alla famiglia l’esistenza, si aprirebbe uno scenario pi� legato alla melma di quel tempo, quella che Pier Paolo aveva denunciato con il suo �Io so� pubblicato sul nostro giornale.

Questo spiegherebbe tanti depistaggi e tanto interesse della P2 attorno alla vicenda Pasolini.

C’� infine una terza ipotesi che chiama in causa, lo fa Pelosi confusamente, gruppi di picchiatori neofascisti. E non dobbiamo escludere che tra questi tre scenari possano esservi zone di contatto.

Ma nessun essere raziocinante, tantopi� se ha conosciuto Pasolini, pu� credere che �Pino la Rana� possa averlo ridotto nel modo che le foto pubblicate dall’Europeo impresse nella mente di tutti noi.

Gianni Borgna ed io, molti anni orsono, scrivemmo sempre qui della nostra convinzione che Pasolini fosse stato ucciso da pi� persone.

Resto di questa idea, anzi di questa certezza. E spero che la magistratura romana, non pi� quella degli anni Settanta, riesca a chiarire il passaggio successivo.

Il movente per il quale � stato ucciso, da pi� persone, Pier Paolo Pasolini, uno dei pi� grandi e liberi intellettuali italiani.

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3 marzo 2023 (modifica il 3 marzo 2023 | 17:07)