Paradise Highway, la recensione del film Prime Video con Morgan Freeman e Juliette Binoche
rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024

La recensione

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Non basta Morgan Freeman per rendere digeribile un film come Paradise Highway

Dal 2 giugno su Prime Video è disponibile Paradise Highway, film che nel cast può vantare tre stelle del calibro di Juliette Binoche, Frank Grillo e il supremo Morgan Freeman.

In quanto fan di quest'ultimo straordinario attore, non siamo stati in grado di passare oltre, e abbiamo visto questo film che definire drammatico è dire poco. Ma proprio perché noi abbiamo fatto questo "sacrificio" vi raccomandiamo la lettura di questa recensione, che potrebbe farvi cambiare idea e convincervi a guardare qualcos'altro.

Iniziamo quindi con il riassunto senza spoiler della trama, per poi passare ad analizzare quali sono i motivi per cui, o forse meglio dire le circostanze in cui, è meglio risparmiarsi la visione di Paradise Highway, e perché/quando invece è il caso di concedergli una possibilità. 

Di cosa parla Paradise Highway

Sally (Binoche) è una camionista di origine canadese che vive e lavora negli USA, dove ha una rete di amiche-colleghe con cui comunica durante le lunghe ore alla guida.

Ma Sally è anche la sorella di Dennis (Grillo), che si trova in carcere per una serie di reati di crescente gravità. Sally è legatissima al fratello, ormai prossimo alla scarcerazione. L'ultima volta che va a trovarlo, però, le chiede un favore particolarmente gravoso.

Dovrà prelevare una ragazzina in Canada e farle attraversare il confine, per consegnarla ad altre persone che se ne occuperanno. Se le vostre budella vi stanno facendo sospettare qualcosa, sappiate che è proprio così: il destino di quella ragazzina è la prostituzione.

Ora, è vero che Sally vuole molto bene al fratello, ma consegnare una bambina come Leila (Hala Finley) a qualcuno che la sfrutti nel peggior modo possibile non è una cosa che la camionista fa senza battere ciglio.

Quel che succederà non ve lo diciamo, ma dobbiamo dirvi che a un certo punto scatterà un'indagine dell'FBI, ed è cos' che viene introdotto l'agente speciale dell'FBI Gerick, interpretato da Morgan Freeman, e affiancato dal giovane Finley Sterling (Cameron Monaghan), detto "Yale". E ora guardiamo il trailer del film.

Perché e quando (non) vedere Paradise Highway

Mettiamo le cose in chiaro: se siete sensibili alle storie tristi, non è importante quanto amiate Morgan Freeman, Paradise Highway non è un film che fa per voi. Semplicemente perché è troppo triste.

Se non vi è sufficiente sapere che parla di una camionista a cui il fratello in carcere chiede il favore di trasportare clandestinamente una ragazzina di dodici anni che sarà costretta a prostituirsi, nel film si parla anche delle circostanze che hanno portato i protagonisti a un punto così basso dell'esistenza umana.

In questo senso, l'umanità del personaggio interpretato da Freeman serve quasi come un unguento sulle ferite, ma non basta a lenire il dolore di storie così tragiche che si vanno a intrecciare, lasciando un profondo senso di ingiustizia e facendo domandare allo spettatore se può mai esserci un lieto fine per questi personaggi (e non vi diciamo niente).

Poi, è anche vero che la famosa catarsi aristotelica passa dalla tragedia, e che quindi la visione di un film simile possa purificarci dalle nostre paure e rasserenare il nostro animo: del resto, se esistono i film drammatici ci sarà un motivo. L'importante, quando si guarda un film, è farlo per le ragioni "giuste", e ora siete avvisati. 

Voto: 6.5

Si parla di

Non basta Morgan Freeman per rendere digeribile un film come Paradise Highway

Today è in caricamento