Palindromes - Film (2004)
Palindromes
Locandina Palindromes

Palindromes

Voto del pubblico
Valutazione
3 di 5 su 1 voti
Regista: Todd Solondz
Genere: Drammatico
Anno: 2004
Paese: USA
Durata: 100 min
Palindromes è un film di genere drammatico del 2004, diretto da Todd Solondz, con Matthew Faber e Angela Pietropinto. Durata 100 minuti.

TRAMA PALINDROMES

Aviva (che viene interpretata da otto attrici diverse) ha 12 anni ma vuole a tutti i costi diventare madre e cerca ogni modo per riuscire nel suo scopo nonostante il divieto dei suoi genitori. Questo la spinge a scappare di casa...

CRITICA DI PALINDROMES

"Dagli Stati Uniti una storia che, pur ambientata oggi, sembra quasi fuori dal tempo, 'Palindromi'. Ne è autore Todd Solondz, un regista indipendente che ha fatto parlare di sé, specie i cinefili, con consensi caldi. Si ricorderà soprattutto il suo 'Storytelling', premiato a Cannes. (...) Un gioco intellettuale, molto gioco e molto intellettuale, che ora nonostante simpatie per la pedofilia, può anche divertire (perché alcune pagine sono umoristiche fino al sarcasmo), ora incuriosisce (perché si cerca di capire dove si voglia andare a parare), ma che, alla fine, e non solo per i palindromi, ha quasi soltanto l'aria di un serpente che si mangia la coda. Pur, lungo il tragitto, con una sapidissima descrizione di modi e usi di una certa America di provincia, sorretta da belle immagini a colori vividi e commentata da musiche furbe, anzi furbissime." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 8 settembre 2004)"A raccontarlo 'Palindromes' di Todd Solondz, regista borderline di film geniali e maledetti come 'Happiness' e 'Storytelling', sembra una totale follia. A vederlo è anche peggio, dunque meglio. Un enigma, una beffa divisa in capitoletti, una farsa tragica o una tragedia da ridere che gira in cerchio (come vuole il titolo) alternando otto, dicasi 8 diversi interpreti nel ruolo di Aviva: due donne, quattro ragazze di 13-14 anni, una bambina di 6, perfino un ragazzino di 12. Non bastasse, due attrici sono nere, una bambina e un'adulta obesa. Forse perché il soggetto è la diversità. O meglio il cambiamento, l'ardente desiderio - e in definitiva la totale impossibilità - di cambiare. Non chiedeteci di esser chiari perché Solondz fa di tutto per restare ambiguo e ci riesce benissimo. (...) Solondz costruisce uno sguardo tutto suo in cui tristezza e comicità, orrore e pietà, derisione e compassione, si mescolano e si confondono in un blend disagevole quanto calzante. Generando uno di quei sentimenti indefinibili che cambiano la nostra percezione del mondo e costringono a inventare aggettivi (ma purtroppo solondziano suona male)." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 8 settembre 2004)"L'importante è che Solondz con solo 4 film all'attivo si presenti alla Mostra come l'Autore Americano più interessante emerso nell'ultimo decennio. Naturalmente non è così, ma a molti cultori del genere alternativo è vero che il mix di 'Happiness' (humour lunare più voyeurismo provocatorio più spudoratezza ormonale) abbia trasmesso il brivido, per la verità inflazionato, di una critica feroce alla società yankee. Si dirà lo stesso di 'Palindromes', la cui vertiginosa sgradevolezza inibisce qualsiasi malizia di ragionamento: la storia di una dodicenne alla disperata ricerca di maternità che s'imbatte, novella Alice, negli angoli più brutti, sporchi e cattivi degli States non solo è sgangherata, ripetitiva, noiosa, ma raccatta tutte le frattaglie possibili di un ben più incisivo cinema della crudeltà. Basti pensare a 'Freaks' di Tod Browning, a 'True Stories' di David Byrne o a 'Beetlejuice' di Tim Burton, per rispedire al mittente i quadretti di situazioni al limite e le derisorie didascalie di un regista incatenato al proprio stile a singhiozzo. L'espediente clou è quello di far interpretare lo stesso personaggio da più attrici, in realtà bambine debuttanti, che dovrebbero suscitare pena e ilarità in parti uguali, ma si limitano a mimare con aria catatonica le circonvoluzioni mentali dell'imperturbabile marionettista. Ovviamente farebbe comodo parlare di scandalo, mentre 'Palindromes' è solo capace di pasticciare con i concetti di desolazione e handicap, pessimismo e paranoia pagando il prezzo più alto che può toccare in sorte a un guastatore con la macchina da presa, il compiacimento." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 8 settembre 2004)"Certo, saranno in molti a restare malissimo davanti a un film così spietatamente divertente, in cui ogni dramma non diventa neppure melodramma ma solo farsa. Eppure quella multiforme bambina così insignificante spazza via i

CURIOSITÀ SU PALINDROMES

- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 61MA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2004).

INTERPRETI E PERSONAGGI DI PALINDROMES

Attore Ruolo
Matthew Faber
Mark Wiener
Angela Pietropinto
Sig.ra Wiener
Bill Buel
Sig Wiener
Emani Sledge
Dawn/Aviva
Ellen Barkin
Joyce Victor
Valerie Shusterov
Judah/Aviva
Richard Masur
Steve Victor
Hillary B. Smith
Robin Wallace
Danton Stone
Bruce Wallace
Robert Agri
Primo Giuda
Hannah Freiman
Henry/Aviva
Stephen Singer
Dottor Fleisher
Rachel Corr
Henrietta/Aviva
Stephen Adly-Guirgis
Joe/Earl/Bob
Will Denton
Huckleberry/Aviva
Sharon Wilkins
Mama Sunshine/Aviva
Alexander Brickel
Peter Paul
Ashleigh Hertzig
Barbara
Risa Jaz Rifkind
Trixie
Dontae Huey
Shazaam
Debra Monk
Mama Sunshine
Walter Bobbie
Bo Sunshine
Tyler Maynard
Jiminy
Courtney Walcott
Crystal
Joshua Eber
Skippy
Khush Kirpalani
Ali
Sydney Matuszak
Ell
David Castro
Carlito
Richard Riehle
Dottor Dan
Shayna Levine
Bob/Aviva
Ebrahim Jaffer
Impiegato al motel
Jennifer Jason Leigh
Mark/Aviva
Andrea Demosthenes
Madre di Gwyneth
John Gemberling
Secondo Judah
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