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Preciado presenta il suo film d’esordio “Orlando, ma biographie politique” a Orizzonti Queer

Martedì 26 marzo in Auditorium il filosofo e curatore d’arte presenta il documentario che trasforma l’opera di Virginia Woolf in un saggio filosofico sul concetto di identità e mutazione

Bergamo. Un saggio filosofico sul concetto di identità e mutazione, sulla libertà di autodefinirsi oltre le barriere imposte dal linguaggio e dalla concezione binaria della realtà che esso veicola. È un saggio in forma video “Orlando, ma biographie politique”, film d’esordio del filosofo e curatore d’arte Paul B. Preciado, che presenta il proprio lungometraggio martedì 26 marzo alle 18 all’Auditorium di Piazza della Libertà di Bergamo, primo appuntamento di Orizzonti Queer, rassegna cinematografica di Festival ORLANDO.

Un nome ricorrente, quello del protagonista del romanzo di Virginia Woolf, che da sempre è molto caro agli organizzatori del festival bergamasco, che non a caso prende il nome proprio dell’immaginario giovane inglese che sperimenta il cambio e la fluidità di genere. Preciado, curatore dei public program di Documenta 14 e del padiglione di Taiwan alla Biennale di Venezia 2019, filosofo associato del Centre Pompidou di Parigi, tra i massimi esperti di teoria queer e studi di genere, tramuta il testo della scrittrice inglese in un saggio filosofico che riflette sui concetti di identità e mutazione, facendolo divenire una biografia “politica” personale e collettiva.

“Quando, lo scorso anno, era stato presentato alla Berlinale, aveva subito attirato la nostra attenzione – spiegano i programmers di ORLANDO – abbiamo quindi deciso che poteva essere un’opzione interessante da proporre durante il festival, ma anche da inserire all’interno di Orizzonti Queer, una rassegna cinematografica nata lo scorso anno che si inserisce in un percorso di avvicinamento ad ORLANDO (quest’anno in programma dal 3 al 12 maggio)”.

Il filosofo, scrittore ed attivista trans Paul B. Preciado, un secolo dopo l’uscita del romanzo di Virginia Woolf, decide di scrivere una “lettera filmata” alla scrittrice, indicando un percorso in cui Orlando prende possesso della realtà ed inizia a vivere una vita che lei non avrebbe mai immaginato.

“Il film si adatta molto bene al concetto di fondo che anima il nostro festival, abbiamo un collegamento molto stretto. Preciado, grazie anche a Virginia Woolf, racconta la propria biografia politica, in un mondo che sta diventando sempre più ‘orlandesco’, sempre più simile al racconto della scrittrice inglese. Un sogno utopico, che si sta realizzando. Alla fine, siamo tutti un po’ Orlando e noi, come associazione e come festival, ci sentiamo un po’ Orlando”.

Protagonista del film, nelle sue varie declinazioni, è sempre Orlando, interpretato da una ventina di soggettività trans e non binarie. “Da bambini piccoli di 6-7 anni a persone anziane, che sono protagonisti di racconti di corpi non binari, che vanno oltre quello che la gente può indicare come l’ ‘essere comune’. In questa moltitudine di variabili, si pongono questi corpi e raccontano le loro vite”.

Un’operazione anche e soprattutto artistica, che si muove tra realtà ed irrealtà. “Il film ha una forte valenza sia a livello politico che visuale nel mostrare corpi diversi, corpi che non hanno spazio nel cinema mainstream, ma speso neanche nel cinema queer, dove esistono ancora diverse limitazioni. Preciado dona voce a persone differenti ed a molti corpi diversi. Un film che porta avanti istanze importanti e che risulta visivamente d’impatto”. Un documentario che racconta storie vere, ma che, allo stesso tempo, riesce ad immergersi nell’atmosfera, a tratti fiabesca, del romanzo di Virginia Woolf: “diversi elementi rimandano all’arte visuale, ma i racconti portano direttamente ad esperienze vissute in prima persona”.

Preciado sarà a Bergamo per la presentazione del film (che verrà tradotta anche in LIS, la lingua dei segni italiana), con i suoi testi messi a disposizione per la vendita grazie alla libreria Incrocio Quarenghi (sempre in Auditorium). Un primo appuntamento di Orizzonti Queer che sarà seguito da altre due proposte, nei mesi di aprile e di maggio. Una sorta di ritorno alle origini, questo “Orlando, ma biographie politique”, per una rassegna giovane che ritrova tutti gli spunti di riflessione basati sul superamento dei confini e delle norme sociali che incarnano da sempre lo spirito dell’Associazione Immaginare Orlando.

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