Olivia Colman sulle disparità a Hollywood: «Se mi chiamassi Oliver, guadagnerei di più»

Olivia Colman sulle disparità a Hollywood: «Se mi chiamassi Oliver, guadagnerei di più»

Nonostante sia stata premiata con l'Oscar, l'attrice inglese si ritiene vittima di disuguaglianze di genere nell'industria del cinema

Olivia Colman

Olivia Colman è l’ultima di una lunga lista di attrici che di recente hanno alzato la voce contro le disuguaglianze e il sessismo a Hollywood.

Durante lo show The Amanpour Hour sulla CNN, la star premio Oscar per La favorita ha parlato della mancanza di parità di genere nell’industria del cinema, raccontando la sua esperienza: «Non fatemi cominciare con l’argomento della differenza di stipendio. Gli attori uomini vengono pagati molto di più, perché si dice che richiamino maggiormente il pubblico. In realtà, questo è del tutto falso da decenni, ma gli studi la utilizzano ancora come scusa per non pagare le donne quanto le loro controparti maschili».

Olivia Colman ha ribadito come la questione valga anche per lei, nonostante sia una pluripremiata attrice vincitrice di un Oscar, di tre Golden Globe e due Emmy: «Sono perfettamente consapevole del fatto che, se mi chiamassi Oliver Colman, guadagnerei molto di più di quello che guadagno ora, ca**o».

Il dibattitto è stato aperto da Taraji P. Henson lo scorso dicembre, durante la promozione del film Il colore viola. Nel corso di un’intervista, l’attrice ha rivelato in lacrime di essere sul punto di lasciare la recitazione a causa delle disuguaglianze e ingiustizie subite, nel suo caso per via del colore della pelle: «Sono stufa di lavorare così duramente ed essere pagata una frazione di quello che mi spetterebbe – ha esclamato -. E sono stufa di sentire le mie sorelle nere dire la stessa cosa». 

Tra le interpreti che si sono unite poi alla denuncia, oltre a Olivia Colman anche la giovane Phoebe Dynevor, star della prima stagione della serie Netflix Bridgerton. L’intervento più famoso sulla questione è però sicuramente quello pronunciato da Viola Davis nel 2018, quando ha affermato: «Ho una carriera paragonabile a quella di Meryl Streep, Julianne Moore e Sigourney Weaver. Eppure non sono neanche lontanamente al loro livello, né come compensi, né come opportunità lavorative».

Fonte: Deadline
Photo by Brendon Thorne/Getty Images

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