Per il prossimo viaggio a Londra consiglio che vi diamo, è prendere la metro che – come sapete – i londinesi chiamano affettuosamente “tube”, e scendere a Notting Hill Gate. La via, nonostante il quartiere sia uno dei più ricchi di Londra (siamo pur sempre nel Royal Borough of Kensington and Chelsea), non è particolarmente bella, ma moderna, piena di negozi, due supermercati, poche attrattive per gli occhi e per l’anima, ma vi servirà. Sì, perché, percorrendola ed entrando nella vicinissima Pembridge Gardens, vi preparerà all’inaspettato, a quel bello che sconvolge e che è capace di annientare ogni negatività. Come fossero dei funghi di un bosco urbano, tante casette (per modo di dire) basse dai colori pastello più variegati vi compariranno davanti con una palette da far invidia a Pantone, creando così un insieme di perfezione, pulizia e cura. Perdersi tra quelle meraviglie sarà facile, la maniera migliore per cominciare a vivere Notting Hill, uno dei quartieri più belli della capitale inglese, reso celebre in tutto il mondo grazie all’omonimo film del 1999 di Roger Michell che raccontava, in maniera originale e non scontata, la love story tra William - timido e imbranato libraio inglese (Hugh Grant) e la star di Hollywood Anna Scott (Julia Roberts), indimenticabile con il suo basco nero griffato Chanel.

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Con tre nomination ai Golden Globe, il film Notting Hill fu trainato da una colonna sonora premiata ai Brit Awards e comprensiva di due grandi classici: il brano di Charles Aznavour, She, rivisitato da Elvis Costello e When You Say Nothing at All, la hit interpretata da Ronan Keating su una canzone del 1988 di Keith Whitley che permise all’ex Boyzone di raggiungere la prima posizione sia nella Official Singles Chart che nella classifica italiana e internazionale dei singoli musicali. Ma questa è un’altra storia.

Quello che conta davvero e ciò che ha permesso quella pellicola - soprattutto a chi non conosceva quella parte della West London - è la scoperta di Notting Hill come quartiere vivo e originale che negli anni, proprio grazie a una pubblicità martellante, si è trasformato – come spesso succede a Londra, ma anche a Parigi e New York – nel quartiere del momento, quello in cui tutti vorrebbero andare a vivere. Un desiderio che in pochi, però, riescono a realizzare, visti i prezzi milionari di tre stanze, figuriamoci di una di quelle villette, vittoriane e non, che incontrerete nella vostra passeggiata a Notting Hill.

Ville che continuano su Ladbroke Gardens e su Ladbroke Grove, ma anche tra Dawson e Clepstow Place, fino a Leinster Square, Ledbury Road e Westbourne Grove. Qui, sempre in una deliziosa e tipica “casetta” del quartiere, al numero 188 Gwyneth Paltrow ha deciso di aprire il suo primo negozio monomarca Goop dedicato ai prodotti e alla cosmetica naturale, una maniera – per le donne che lo visiteranno – di avere la consapevolezza che nessuna potrà essere come lei, ma a nessuna sarà mai vietato di immaginarlo. Non mancano i libri, soprattutto lungo Blenheim Crescent, sulla quale si affaccia la Travel Bookshop, quella che nel film di Michell è di proprietà di Hugh Grant.

Poco distante c’è poi Portobello Road, teatro giornaliero dell’omonimo Portobello Road Market, famoso soprattutto per le antichità e gli oggetti da collezione. Alice’s, pieno di mug, piattini, teiere e oggetti particolari, la fa da padrone da anni, ma non è il solo. Gli antiquari che partecipano al mercato partono dall’estremità di Notting Hill, mentre più avanti ci sono le bancarelle di alimentari e diversi stilisti emergenti coi loro abiti vintage. Sotto la Westway, quel tratto di viadotto dell’autostrada M40 che mette in comunicazione Londra e Oxford, si trova il piccolo ma vivace Portobello Green Market, un altro mercato molto suggestivo dove potrete trovare le migliori bancarelle vintage della città. A nord della Westway la vitalità di Portobello viene meno, per poi riprendersi con l’inizio di Golborne Road, il cuore della comunità nordafricana londinese, sede dell’eccellente quanto spartano caffè marocchino Tagine.

Trellick Towerpinterest
JoeDunckley//Getty Images

All’estremità nord-orientale della via svetta la Trellick Tower, il palazzo modernista progettato a cavallo tra gli anni ’60 e ‘70 da Erno Goldfinger e all’estremità occidentale, invece, la strada si unisce a Ladbroke Grove, che potrete seguire verso nord per visitare il sinistro ma suggestivo Kensal Green Cemetery, all’interno del quale riposano sia il duca del Sussex, sesto figlio di Giorgio III, che sua sorella, la Principessa Sophia, insieme a Wilkie Collins, William Makepeace Thackeray e Anthony Trollope.

Da non perdere è poi l'affascinante Rosmead Garden e – nei primi giorni di Bank Holiday ad Agosto, il multietnico Carnevale caraibico che accoglierà, per una settimana, migliaia di visitatori, tra sfilate e carri variopinti. Fare un aperitivo all'Electric Diner (Portobello Road, 191) è un must come andare all'Electric cinema Portobello, una delle prime sale cinematografiche in Inghilterra con poltrone in pelle, poggiapiedi e coperte in cashmere. Al costo di quaranta sterline, potrete assicurarvi un divano per due per assistere a una delle proiezioni in programma in questa storica sala del 1910 gustando nachos e champagne.

Man Walking In Front Of George Orwell House - Portobellopinterest
RoBeDeRo//Getty Images

Prima di andare via, continuando questa property porn londinese, la tappa imperdibile in tal senso è il numero 22 di Portobello Road. Questa casa vivacemente colorata fu la prima casa londinese dove Eric Blair, divenuto poi George Orwell, alloggiò con Mrs Craig durante l’inverno del 1927 subito dopo aver rassegnato le dimissioni da Assistente della Polizia Imperiale indiana a Burma. Si tratta di una fila di case che hanno ancora mantenuto la loro parvenza rurale individuale nonostante sia una zona molto trafficata di Notting Hill. Qui diede vita a 1984, il suo romanzo più conosciuto. Lo scrisse nel 1948 invertendo le ultime due cifre della data, la storia del Big Brother che guarda le mosse di ogni persona, un po’ come voi in quel quartiere dove osservare è il verbo che metterete più in pratica. Quando non lo farete voi, ci penseranno le tante telecamere che osservano a loro volta tutte le mosse di chi abita quelle case, mews comprese, e dei tanti, troppi curiosi dimostrando così che Orwell e la sua storia sono stati davvero molto profetici.

Il mondo di Notting Hill nel cinema e nella letteratura
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Giuseppe Fantasia

Ha una laurea in Legge, ma fa il giornalista e dal 2012 scrive per Il Foglio, dove si occupa delle pagine culturali, tra libri, arte, ritratti a personaggi conosciuti o ancora da scoprire ed eventi raccontati nella sua ironica ma veritiera rubrica settimanale, “Odo Romani Far Festa”. Ha fatto l’aiuto regista e scritto “La lucida follia”, il docu-film dedicato a Marco Ferreri nel ventennale dalla scomparsa, vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento come Miglior Documentario. Quando non è in viaggio, vive a Roma. Lo trovate su Instagram (@gifantasia) e su Twitter (GiFantasia).