Non sarai sola Recensione: un folk horror di grande fascino

Non sarai sola Recensione: un folk horror di grande fascino

Ambientato in Macedonia, l'esordio di Goran Stolevski racconta la storia di Nevena, condannata fin dalla nascita a diventare una strega.

Non sarai sola Recensione: un folk horror di grande fascino
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Nella Macedonia del diciannovesimo secolo si tramanda, di generazione in generazione, la leggenda di una strega conosciuta come la "Vecchia Zitella Maria", che da oltre due secoli tormenta i bambini e le loro madri. Questo è il destino che tocca alla piccola Nevena, una neonata di umili origini che viene marchiata dalla creatura immortale e privata dell'uso della parola. Nella speranza di proteggerla la madre la rinchiude per sedici anni all'interno di una grotta, dalla quale non dovrà mai uscire per scampare l'eventuale possibilità di incontrare Maria. Allo scoccare del sedicesimo compleanno il destino di Nevena è quello di diventare anch'essa una strega e la megera ricompare nella sua vita.

Ma il tentativo di porsi come figura da seguire o, meglio ancora, come guida materna va ben presto incontro alle ovvie difficoltà e la ragazza viene abbandonata al suo destino. Scoperta l'abilità di potersi trasformare in qualsiasi essere vivente che uccide, Nevena comincia a vivere diverse esistenze, sempre e comunque alla ricerca del proprio posto del mondo. Così facendo finirà per attirarsi l'invidia di Maria, con tragiche conseguenze... Si presenta quindi in maniera intrigante Non sarai sola, pellicola horror in sala dal 7 luglio, e vale decisamente la pena approfondire.

Non sarai sola: il fascino del male

Negli ultimi anni le streghe hanno fatto ritorno con rinnovata energia sul grande schermo, sia in chiave grottesca che con un taglio più antropologico o ancora fumettistico. Basti pensare al folle Le streghe son tornate (2013) di Álex de la Iglesia o alle atmosfere pulp di Rob Zombie ne Le streghe di Salem (2012), o ancora ai toni più cupi dell'ormai cult The Witch (2015) di Robert Eggers - leggete qui la nostra recensione di The Witch - o del più sconosciuto Hagazussa - La strega (2017). Il grande pubblico naturalmente avrà in mente la Scarlet Witch villain di Doctor Strange nel Multiverso della Follia (sapevate che Doctor Strange 2 è il film Marvel più visto su Disney+): è indubbio come la figura della megera abbia riconquistato appeal nei vari generi e modi in cui è stata declinata.

È ora il turno di quest'horror ambientato in Macedonia, che sbarca nelle sale italiane con il suo misticismo ancestrale e uno stampo marcatamente d'autore che sin da subito mette in chiaro il suo target di riferimento. Ci troviamo infatti di fronte ad una narrazione rarefatta, con lunghi silenzi e la vastità dei paesaggi ad accompagnare questa sorta di amarissimo coming-of-age da parte di una bambina che non è mai cresciuta, rimasta confinata per sempre nello sguardo di un'adolescente cresciuta in prigionia e pronta a scoprire il mondo nella maniera più cruda e crudele possibile.

Odio e amore

Non sarai sola offre uno sguardo poetico sull'(es)senza del tutto, sul significato di una vita osservato attraverso diversi simulacri, siano questi quelli di individui dell'alto sesso, di altre età o ancora di animali. Ma è anche un apologo su quel dolore che non si consuma mai, che continua a bruciare, letteralmente, nel volto sfigurato di Maria, del quale conosciamo il tragico passato tramite un flashback rivelatore che offre nuove sfumature ad una presunta villain che nasce vittima.

Tradizioni e folklore indigeno dell'epoca caratterizzano la suggestiva messa in scena, con una certosina cura per costumi e ambientazioni da parte del regista Goran Stolevski, al suo esordio nel lungometraggio dopo aver diretto una manciata di apprezzati corti. E assolutamente consapevole di come raccontare una storia che scava nel dolore e nella sofferenza della figura femminile, in un'epoca dove la donna era appunto assoggettata ad una società di stampo patriarcale. Accompagnato per la pressoché totalità di visione dal costante voice-over che espleta i pensieri della protagonista, errante di corpo in corpo, il film è impreziosito soprattutto dalle interpretazioni delle sue attrici, con Noomi Rapace nelle vesti di folgorante guest-star in uno dei tanti "passaggi di coscienza".

Non sarai sola Non risparmia scene forti, ma niente è gratuito e tutto è necessario al viaggio lungo più vite compiuto dalla protagonista, condannata da una strega a divenirlo anch'essa in un'epoca dove la donna era schiava sempre e comunque di padri, mariti o fratelli. Non sarai sola è un dramma a tinte horror, un viaggio crepuscolare e magico nella Macedonia del diciannovesimo secolo, dove le superstizioni potevano segnare il confine tra la vita e la morte e la natura era osservatrice silente e neutrale. Il percorso di formazione della protagonista, che viaggia di corpo in corpo prima di trovare se stessa e deve sempre e comunque affrontare pregiudizi e difficoltà, tormentata fin dalla nascita ma determinata a costruirsi una speranza, è al centro di un'opera aspra e amara, violenta e dolce al contempo, come una macabra ballata di vita e morte in un tempo senza tempo.

8

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