Negli archivi della Camera, i giornali della stampa clandestina durante la Resistenza - la Repubblica

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Negli archivi della Camera, i giornali della stampa clandestina durante la Resistenza

Negli archivi della Camera, i giornali della stampa clandestina durante la Resistenza

Da ‘Giustizia e Libertà’ a ‘Cacasenno’ e ‘Italia partigiana’, nella biblioteca Nilde Iotti consultabili le pubblicazioni che diffondevano le idee antifasciste durante il Ventennio

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ROMA – La Resistenza nella stampa clandestina che operava durante il Ventennio. Fogli, manifesti, e fotografie provenienti dalle Federazioni provinciali di partito e che ripercorrono le tappe del percorso che portò alla sconfitta del nazifascismo, alla Liberazione. Giornali e volantini che ebbero un ruolo fondamentale nella diffusione delle idee antifasciste dei partiti messi al bando dal regime. Documenti disponibili presso la Biblioteca della Camera dei deputati, che porta il nome di Nilde Iotti, deputata dell’Assemblea costituente, prima donna alla presidenza di Montecitorio, una vita al fianco dello storico segretario del Pci Palmiro Togliatti. Una personalità di spicco, che cominciò il percorso in politica proprio tra le file partigiane.

Le pubblicazioni presenti nell'archivio conservato a Montecitorio sono la testimonianza di quella storia, fatta di militanza e clandestinità. Nel numero dell’aprile 1945 di Giustizia e Libertà, quindicinale del Partito d’Azione, l’articolo di apertura è una dura critica a quelle formazioni partigiane che - si legge - vogliono “prendere nelle proprie file anche dei briganti neri”, intenti, fiutato l'odore della sconfitta, a passare vigliaccamente dall’altra parte della barricata. “C’è un limite ad ogni cosa che non può essere oltrepassato", conclude l’articolo che testimonia un dibattito interno anche tra le forze della Resistenza. Consultando l'archivio ci si imbatte anche nei numeri dell'Avanti!, storico organo del Partito socialista italiano. L'articolo di apertura del 30 marzo del ‘45 è un appello all’unità proletaria, al proseguimento della lotta partigiana anche “nell’Italia liberata”. Perché - si legge - “le forze della reazione non sono ancora morte”.

Di area socialista ci sono anche Il Lavoratore, Azione contadina e Balmafol, settimanale dei garibaldini della sezione Aldo Rossero: “Su queste colonne - si legge sul primo numero datato 5 agosto ‘44 - ognuno di noi potrà dire e ridire delle faccende di casa nostra”. Del Partito d’Azione presenti anche L’Italia libera, primo foglio clandestino pubblicato nella Capitale durante l’occupazione tedesca, e Voci d’officina, che ne era l’organo sindacale. Ma anche Bandiera Rossa, giornale partigiano, e Il Cacasenno, “quindicinale polemico” anch’esso collegato al Partito d’Azione. Nel numero del 31 ottobre del 1944 la testata pubblicava a tutta pagina una lettera di incitamento ai partigiani delle montagne che di lì a breve avrebbero dovuto affrontare il freddo dell’inverno, ormai alle porte: “Partigiani! L’avventura vi ha insegnato qualcosa di nuovo per cui valga la pena restare quassù anche quando la pioggia, la neve, il vento vi entreranno sotto i vestiti, dentro le scarpe, sotto la pelle fino alle ossa?”, domandava retoricamente.

Nella biblioteca è conservata anche la voce clandestina del Partito liberale con l’organo ufficiale Risorgimento liberale. Senza dimenticare gli scritti del Fronte della gioventù, la più importante organizzazione partigiana, giovanile e unitaria, che raggruppava comunisti, socialisti e democristiani. All’interno dell’opuscolo “Per una vita migliore” (sedici pagine al costo di 15 lire), presente nelle biblioteca della Camera, si possono leggere le dichiarazioni sul movimento di esponenti come Pietro Nenni e Palmiro Togliatti. Presenti anche testate come La nuova realtà, che faceva capo al movimento femminile “Giustizia e libertà”, Il Pioniere, “giornale d’azione partigiana e progressista”, Il Ribelle che usciva “come e quando può”, Lo Stato moderno, rivista di critica politica e economica. E ancora: L’Unità Europea, voce del Movimento Federalista Europeo e Valcamonica Libera, organo delle Brigate Fiamme Verdi, formazioni partigiane di orientamento cattolico. L’accesso alla Biblioteca Iotti è libero. Il fondo “Carte sulla Resistenza” è accessibile per la consultazione previa richiesta all’indirizzo: biblioteca@camera.it.

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