Never back down - Mai arrendersi - Film (2008)

Prendete una terrina e metteteci dentro: violenza, belle bionde e minorenni, colonna sonora alla Mtv, nuove stelle nascenti di Hollywood e avrete Never Back down. La trama è pregevole ma sa di brodo riscaldato: lui nuovo, la belloccia che sta con il belloccio ecc. ecc. Buona l'interpretazione da "cattivo" di Gigandet e di Peters. La scelta delle inquadrature è discutibule (la macchina a mano bisogna capire quando inserirla e quando no) così come alcuni dialoghi, che fermandoti a riflettere ti portano a chiederti: "ma cosa ha detto?", "ma che c'entra?". Decente.

Orribile. Senza né capo, né coda, non merita neanche di essere definito film. Sorvoliamo sul cast, sorvoliamo sulla sceneggiatura, sorvoliamo sull'apparato tecnico... sorvoliamo in generale che è meglio. Decisamente sconsigliato.

Un film senza consistenza, senza impegno e praticamente senza interesse di sorta: dopo il primo quarto d'ora si potrebbe scrivere in anticipo ciò che i personaggi diranno o faranno. Mai visto Hounsou in un ruolo così stereotipato, per non parlare del protagonista. Botte per botte, tanto vale guardarsi un buon vecchio film di Bud Spencer & Terence Hill: se non altro sono divertenti.

Classico teen movie USA con una sceneggiatura che sa di stantio. Però il tutto è condito da bellissime scene di combattimenti e il cast non è da buttae via. C'è il vampiro "cattivo" del primo Twilight (Cam Gigandet), c'è il miglior amico del Gladiatore (Hounsou) e poi c'è Sean Faris, a detta di molti stella nascente del panorama Hollywoodiano. Il film nel suo complesso meriterebbe 1 pallino, ma ne metto due perché, ripeto, le scene di lotta sono veramente ben fatte.

I combattimenti cui ammicca la locandina italiana non mancano, così come la consueta dose di adrenalina, tipico tatuaggio di tal tipo di opere cinematografiche. Riferimento primo è la platea di ragazzi in cerca di leggerezza, botte e buoni sentimenti che prevalgano. Ma anche coloro che hanno qualche capello in meno e siedono in galleria riusciranno a farsi coinvolgere, sempre che decidano di lasciarsi trasportare dal ritmo e dalle futilità di cui l'impianto narrativo-descrittivo pullula. Per una serata brainless.

Action-movie giovanilistico ambientato tra giovani dediti a feroci combattimenti di arti marziali. Narrazione scontata molto simile ad altre precedentemente realizzate in cui tutto appare abbastanza stereotipato, tuttavia le scene di combattimento sono ben realizzate. Cast anonimo ma sostanzialmente appropriato.

Film d'azione giovanile sulle arti marziali miste. Non un granché dal punto di vista della recitazione e della sceneggiatura, merita due pallini solo per le scene degli allenamenti (realistiche) e per l'ideale di coraggio trasmesso a un pubblico essenzialmente giovanile.

La versione moderna e patinata de Il ragazzo dal kimono d'oro in alcuni punti sfiora quasi l'insopportabile: la sequela di bellocci poco espressivi nelle parti dei protagonisti impedisce di provare alcuna empatia o coinvolgimento nei confronti di storia e personaggi. Tutto è prevedibile, dalle difficoltà dell'eroe di turno nell'ambiente a lui ostile, fino al combattimento finale, con un'inverosimiglianza di fondo a far da filo conduttore. Passabile la confezione, modaiola fino alla nausea; inutile la colonna sonora.