Neo Yokio

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Neo Yokio
serie TV d'animazione
Logo della serie
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti, Giappone
AutoreEzra Koenig
RegiaJunji Nishimura, Kazuhiro Furuhashi
SoggettoEzra Koenig, Nick Weidenfeld, Alexander Benaim
Dir. artisticaBen Jones
StudioProduction I.G, Studio Deen
ReteNetflix
1ª TV22 settembre 2017 – 7 dicembre 2018
Episodi6 (completa)
Rapporto16:9
Durata ep.22 min
1ª TV it.22 settembre 2017 – 7 dicembre 2018
1º streaming it.Netflix
Episodi it.6 (completa)
Dialoghi it.Gabriella Fantini, Linda Barani, Elena Rizzo
Studio dopp. it.VSI Rome
Dir. dopp. it.Maura Cenciarelli
Genereazione, fantascienza, thriller, commedia nera

Neo Yokio è una serie televisiva animata nipponica-statunitense, creata da Ezra Koenig nel 2017 per Netflix. Creata e sceneggiata dal frontman della rock band americana Vampire Weekend, la serie è prodotta dagli studi giapponesi Production I.G e Studio Deen. Finora è stata pubblicata un'unica stagione composta da soli sei episodi, il 22 settembre 2017. Il 7 dicembre 2018 è stato pubblicato su Netflix anche uno speciale natalizio chiamato Neo Yokio: Pink Christmas.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La serie è ambientata a Neo Yokio, una versione cronologicamente alternativa di New York. Neo Yokio è la città più grande del mondo e negli anni ha guadagnato un posto nell'alta società. Il protagonista è Kaz Kaan, uno scapolo appartenente ad una classe sociale composta dai maghi che nel XIX secolo salvarono il mondo dai demoni, nota come Magistocrazia, e il mecha maggiordomo Charles, il quale cerca sempre di equilibrare bene la sua vita dissoluta e decadente. Di professione, Kaz è appunto un esorcizzatore, quindi lotta contro i demoni sopravvissuti di Neo Yokio, invidiosi dello stile di vita delle persone della lussuosa città.

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Episodi Pubblicazione USA Pubblicazione Italia
Prima stagione 6 2017 2017
Speciale 2018 2018

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Kaz Kaan è il protagonista della serie. È un ragazzo educato, elegante e solitamente anche molto franco e non esita mai a dire qualcosa che potrebbe ferire i sentimenti di un'altra persona. Tuttavia, è spesso consapevole delle sue azioni e rimane piuttosto riservato quando intorno a lui ci sono persone che rispetta. È sempre molto attento alla sua posizione sociale e spesso si lamenta o cerca di evitare delle persone che potrebbero rovinarlo socialmente. È particolarmente attento al mondo della moda.
  • Charles è il maggiordomo di Kaz, nonché un grande mecha vestito da umano, con occhi verdi e un quadrato rosso sulla fronte.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Neo Yokio è stato originariamente annunciato, inizialmente senza titolo, durante il panel di Production I.G. dell'Anime Expo del 2015[2]. Originariamente, la serie doveva essere trasmessa nel blocco Animation Domination High-Def di Fox, ma nei mesi successivi non sono stati resi noti ulteriori dettagli sulle serie e nel 2016 sono cessate le attività di Animation Domination High-Def. Il 7 settembre 2017, Netflix ha annunciato di aver acquisito l'inedita serie Neo Yokio e di averla etichettata come un originale Netflix. La prima stagione della serie è stata trasmessa in streaming il 22 settembre 2017[1].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Doppiatore originale Doppiatore italiano
Kaz Kaan Jaden Smith Manuel Meli
Charles Jude Law Daniele Raffaeli
Helena St. Tessero Tavi Gevinson Chiara Oliviero
Zia Agatha Susan Sarandon Emanuela Baroni
Lexy The Kid Mero Davide Capone
Gottlieb Desus Nice Gianluca Crisafi
Arcangelo Corelli Jason Schwartzman Davide Albano

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Lucia Lasorsa, Neo Yokio: nuovo anime Netflix con Jaden Smith, Jude Law e Susan Sarandon, in MangaForever.net, 8 settembre 2017. URL consultato l'11 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2018).
  2. ^ (EN) Anime Expo 2015: Production I.G. Producing Fox ADHD Project - Anime Herald, in Anime Herald, 4 luglio 2015. URL consultato l'11 aprile 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]