The Watcher: su Netlfix una storia paurosa con Naomi Watts | iO Donna
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Ryan Murphy colpisce ancora con “The Watcher”: serie da paura vera con Naomi Watts

L’ultima collaborazione tra Ryan Murphy e Netflix si chiama The Watcher. Dopo il boom di Dahmer, secondo show in lingua inglese più visto di sempre, il produttore americano tenta di nuovo il colpaccio – ma sarà difficile –  con una miniserie dark in sette puntate meno agghiacciante del mostro di Milwaukee. E sempre tratta dalla cronaca nera: una famiglia benestante perseguitata da uno stalker. La storia non è nuova agli adattamenti; nel 2016 uscì un film con lo stesso titolo (in italiano L’osservatore). Ma su questa riduzione di Netflix c’è molta attesa, perché è giunta dopo una durissima battaglia (sei gli studi in lotta) sui diritti cinematografici dell’articolo che raccontava i fatti avvenuti nel 2014, scritto da Reeves Wiedeman per The Cut, sito del New York Magazine.

The Watcher: la trama della serie

I Brannock – tipico nucleo wasp della medio-alta borghesia – si sono felicemente trasferiti in una nuova casa nel New Jersey, circondata da alberi maestosi e antichi. Ma la tranquillità del quartiere idilliaco s’interrompe quando Nora (Naomi Watts), Dean (Bobby Cannavale) e i due figli adolescenti cominciano a ricevere una serie di lettere dal contenuto allarmante. Firmate da tale l’Osservatore. Un tizio implacabile che li ha presi di mira e a cui le precauzioni più avanzate nel campo della sicurezza e della sorveglianza fanno un baffo. Tutto ciò mentre il vicinato cambia atteggiamento, diventando improvvisamente invadente, confondendo una lucida lettura dell’ambiente.

Il cast

Nel ruolo di Nora Brannock, Naomi Watts è una donna matura, di classe e di successo che cede progressivamente al terrore. Accanto a lei c’è Dean (Bobby Cannavale), appena visto in Blonde nei panni di Joe DiMaggio, marito impulsivo e diffidente che non ama le intrusioni dei vicini, tantomeno essere perseguitato.

Jennifer Coolidge (The White Lotus) è Karen Calhoun, agente immobiliare divorziata e vendicativa, eppure amabile e accogliente: è stata lei a vendere il villone ai Brannock. Nella serie spunta anche Mia Farrow – veterana di Hollywood e oggi più famosa per le controversie con Woody Allen: la sua Pearl è una vicina apparentemente cordiale ma ambigua. La sua presenza in The Watcher è particolarmente azzeccata: nel 1968 è stata una giovane moglie manipolata dai dirimpettai in Rosemary’s Baby; ora invece è dalla parte dei cattivi, una comunità che assomiglia a una setta.

Naomi Watts (Nora) e Bobby Cannavale (Dean). (Netflix)

Il teaser e il trailer di The Watcher

Il primo teaser diffuso a inizio settembre mostra Karen descrivere la villa, provvista anche di un montavivande abbastanza capiente da contenere un adulto. Un tour in cui  consiglia ai prossimi inquilini di tenere chiuse le tende della camera da letto, i vicini sono indiscreti, tipi piuttosto strani.

Nel primo trailer – presentato durante l’evento Tudum di Netflix – i Brannock ricevono la lettera del cosiddetto Osservatore, che rivela l’ossessione per la casa e di conseguenza – dato che ci sono finiti a vivere – anche per loro. Nora e Dean interrogano i vicini mentre si verificano fatti strani e terrificanti.

Lettere minacciose. Strani vicini. Minacce sinistre

Dietro a The Watcher ci sono Ryan Murphy e Ian Brennan, collaboratore storico dello showrunner da Glee a Scream Queens e fino a Dahmer. I due – abilissimi manipolatori dei bassi istinti rivenduti in confezione smagliante – hanno creato un horror più sconvolgente di un horror, imperniato sulla sfortuna di avere pagato di tasca propria un incubo residenziale.

Il contrasto tra il fascino bucolico del quartiere – villette graziose, prati curati – e l’atmosfera alienante fa accapponare la pelle. E lo fa meglio del gioco soprannaturale e splatter di American Horror Story. Le storie di mostri e fantasmi fanno meno paura di un vicinato ostile lì dove si è investito per una felicità sicura. A tal punto che l’abitazione diventa una prigione di sicurezza, forse cattiva come tutto il resto. In preda a paranoie e claustrofobia, i Brannock sono una buona compagnia se si è in grado di reggere la tensione dello loro spirale verso il basso, di certo non per tutti.

La storia vera dell’Osservatore

La storia a cui si ispira The Watcher è quella dei Broaddus (vero cognome della famiglia), che acquistarono la casa fatidica per 1,3 milioni di dollari nel 2014 (a Westfield, New Jersey), e che sul punto di trasferirsi dopo una ristrutturazione ricevettero una lettera (la prima di tre firmate da l’Osservatore). «Il 657 Boulevard è stato oggetto di interesse della mia famiglia per decenni – scrive lo sconosciuto. E, mentre si avvicina al suo 110esimo compleanno, sono stato incaricato di sorvegliare e aspettare la sua seconda venuta».

Dunque la casa era sotto “osservazione” da sempre? La conferma arriva con il secondo scritto: «Mio nonno sorvegliò la casa negli anni Venti, mio padre negli anni Sessanta. Ora è il mio momento. Conoscete la storia della casa? Sapete cosa si nasconde tra le sue mura? Perché siete qui? Lo scoprirò». Emersero anche dettagli circa l’esigenza di versare sangue giovane, riferendosi esplicitamente ai figli della coppia; nonché descrizioni di dettagli interni alla casa noti solo a chi poteva averla frequentata.

Le indagini della polizia – tutte rivolte ai vicini – non riuscirono a incastrare nessuno; furono esaminati Michael Langford e famiglia, con punto di vista privilegiato sull’abitazione “sorvegliata”. Poi i Woods, ex proprietari vissuti al 657 Boulevard per 23 anni (che confessarono di avere ricevuto una lettera dall’Osservatore poco prima di trasferirsi altrove; e per cui furono denunciati senza successo dai Broaddus). Con il caso ancora aperto, nonostante indagini private anche dell’FBI, la leggenda del tizio grafomane è cresciuta nel tempo ampliando la fantasia di tutta la cittadina. E degli sceneggiatori. Nel frattempo, Nora e Dean – che non hanno mai vissuto nella casa – l’hanno venduta nel 2019 per soli 400mila dollari.

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