Le migliori serie Netflix Original di sempre (e di oggi)

Create ad hoc per la piattaforma o distribuite praticamente solo su di essa, queste serie hanno fatto la storia e il successo del colosso dello streaming di Los Gatos, eppure, almeno in parte, potrebbero esserti sfuggite
Le 38 migliori serie Netflix Original
Quelle che seguono qui sotto sono le 38 migliori serie Netflix Original a oggiIllustration: GQItalia - Pictures: courtesy of Netflix, Everett Collection

Chi è sulla piattaforma dal suo arrivo in Italia (ormai sette anni fa), probabilmente sa elencare le migliori serie Netflix original una per una, chi ci è arrivato in un secondo momento potrebbe in parte essersele perse. Perché le serie con più streaming nel suo catalogo le conoscono un po' tutti, ma le migliori serie Original (autoprodotte o distribuite in esclusiva) costituiscono un elenco in progress dagli avvicendamenti più frequenti e spesso non sono (più) le prime a comparire tra i primi suggerimenti sul profilo. Nella lunga lista che segue, le elenchiamo in ordine cronologico, ad aiutare proprio chi si fosse perso qualcosa di importante dal passato, ma anche del presente qualche volta. A proposito, l'ultima importante new entry è un caso unico: da che Netflix è arrivata in Italia e da che aggiorniamo questa lista, non abbiamo mai potuto citare House of Cards, storicamente distribuito in Italia da Sky, ma ora anche l'utente Netflix può assaporarne la tensione.

Orange is the new black (2013-2019)

Orange is the new black

Ispirata a un omonimo libro di memorie, la serie Orange is the new black , tra i primi grandi successi della piattaforma, ci porta (per la prima volta) dentro alle dinamiche (a volte spietate, altre umanissime) di un carcere femminile con una dramedy che fa discutere per quello che racconta, che apre su realtà poco note, che ha un'ironia tagliente, che amplia le possibilità di espressione di un cast quasi tutto al femminile anche se non lesina sulle scene di eros (che sollevano le prime richieste di intimacy coach).


House of Cards - Gli intrighi del potere (2013-2018)

House of Cards - Gli intrighi del potere

David Giesbrecht/Netflix

Assieme a OITNB. è stata la prima serie che ha dato lustro al mondo Netflix, ridefinendo i termini del genere politico e rendendolo pieno di appeal anche per il pubblico più popolare. Questo, finché non scoppiò lo scandalo a sfondo sessuale che coinvolse il suo protagonista (Kevin Spacey) e costrinse il team creativo a riscrivere questa volta la serie stessa, spostando la narrazione sulla comprimaria Robin Wright. Eppure, da che Netflix è arrivata in Italia, fino a una settimana fa, molti degli abbonati non hanno mai avuto modo di vederla, a meno che non avessero contemporaneamente un login anche su Sky. Nel nostro Paese, infatti, era la rete satellitare ad aver acquisito i suoi diritti di distribuzione locale. Novembre 2023 è il momento perfetto per godersi, alla buonora, anche questo show, divenuto nel frattempo, da apripista, un classico


Better Call Saul (2015-2022)

Better Call Saul

Ursula Coyote/AMC

Lo spin off del cult Breaking Bad sull'avvocato maneggione al servizio della mala nato Jimmy McGill e ribattezzatosi Saul Goodman, dialoga con lo show originale nel doppio ruolo di prequel e sequel a seconda delle stagioni e a volte anche nella medesima puntata. 
Per i fan della storia di Walter White e Jessie Pinkman, Better Call Saul ha il merito di aver attutito (se non curato) il lutto successivo alla fine di Breaking Bad, ha consacrato il talento di Bob Odenkirk (interprete di Saul) e ha finito per dimostrare che della serie originale non solo si poteva bissare il successo ma si poteva anche arrivare a superarne la magnifica scrittura (firmata dallo stesso autore). 
Prodotta da AMC, Better Call Saul è distribuita dalla stessa rete in US, ma da Netflix a livello mondiale.


Narcos (2015-2017)

Narcos

Daniel Daza/Netflix

In tre stagioni dedicate alla storia del narcotraffico e della lotta della DEA per fermarlo, Narcos ha rivoluzionato il modo di pensare le serie gangster e crime. Indimenticabili Wagner Moura e Pedro Pascal nei ruoli di Pablo Escobar e del poliziotto antidroga Javier F. Peña.


Sense8 (2015-2018)

Sense8

Murray Close

Cancellata dopo due stagioni per i costi (altissimi) di produzione, con una vera e propria ribellione dei fan, la prima serie tv delle sorelle di Matrix (Lana e Lilly Wachowski), con un cast tra i più inclusivi dell'epoca, ci ha portato là dove nessuno era riuscito prima, ovvero in un racconto in cui 8 ragazzi da tutto il mondo scoprono, prima con sconcerto e poi con una missione comune, di essere legati telepaticamente con la possibilità di vivere le stesse esperienze a pieni sensi in una forma di coesistenza senza precedenti. Naturalmente, dove si scoprono dei poteri paranormali, c'è sempre un qualche scienziato pazzo e anche qui è il caso. Per cui il racconto della nascita di un gruppo di (nuovi) eroi, si accompagna sia alla lotta contro dei super-cattivi, che alla classica indagine poliziesca (per trovarli e stanarli) e al salvataggio romantico di una “principessa”.


Grace & Frankie (2015-2022)

Lily Tomlin (Frankie) e Jane Fonda (Grace)

Melissa Moseley/Netflix

Negli anni del boom di Netflix, una delle prime mega star hollywoodiane ad accettare di mettersi in gioco nel mondo dello streaming è Jane Fonda (una che fin dai tempi delle videocassette di aerobica, ha sempre avuto naso per i trend in crescita esponenziale). Lo fa con una longeva sit-com assieme a un'amica di sempre (Lily Tomlin) e ad alcuni altri grandi interpreti tra cinema e tv (Martin Sheen e Sam Waterston). Così succede ben presto che uno degli show comedy più simpatici e inclusivi di Netflix abbia per protagonisti un gruppo di over 70 e over 80. Irresistibili nella capacità di raccontare la famiglia aperta a partire da uno scambio di coppia (i due mariti delle protagoniste, passati i 70 e qualcosa svelano di essere amanti da decenni e pronti a costruire finalmente un loro nido d'amore).


The OA (2016-2019)

The OA

JoJo Whilden/Netflix

Per la serie, show televisivi che fanno perdere la testa, The OA è un thriller fantascientifico con rapitori di bambini e coreografie magiche che sembrano parlare la lingua salvifica degli angeli, ma anche racconti di traumi del passato che sembrano ripetersi in loop di violenza. Creata e prodotta dall'attrice e sceneggiatrice Brit Marling assieme a Zal Batmanglij, la serie ci riporta ai (primi) tempi in cui Netflix investiva di tutto e di più nel tentativo di rompere ogni regola prestabilita. E merita di essere vista anche solo per questo.


The Get Down (2016)

The Get Down

Courtesy of Netflix

Non si può tacere sulla prima serie firmata da Baz Luhrmann con un occhio alla storia del rap e uno al classico musical West Side Story, un progetto riuscitissimo nella prima parte e poi persosi nella seconda, che oggi rappresenta la prima vera grande cancellazione al primo colpo di Netflix (ora, purtroppo, divenuta un fenomeno tristemente ricorrente). Utile a farsi un'idea del fermento musicale, ma anche culturale e politico in cui mise le radici l'hip hop, la serie ha anche il pregio di aver lanciato talenti come Justice Smith e Shameik Moore.


Stranger Things (2016-)

Stranger Things

In anni di dominio dei cinecomics, Netflix si avventura in una serie con una supereroina dai poteri ESP che, in più, attraversa la cultura del cinema fantasy e sci-fi quanto quella dei grandi titoli mainstream degli Anni ‘80 sotto la guida di due fratelli, Matt Duffer e Ross Duffer, che suscitano sul piccolo schermo gli stessi entusiasmi dei cult di Spielberg dell'epoca. Non solo, nella sua vena nostalgica recupera un'icona del passato recente come Winona Ryder e la circonda di talenti giovanissimi nemmeno adolescenti. Il risultato è un successo senza uguali, anche in termini di crescita esponenziale degli abbonamenti.


The Crown (2016 -)

The Crown

Robert Viglasky/Netflix

Negli anni di maggiore espansione di Netflix, si crea spazio anche per la prima serie storica, coraggiosissima nel raccontare la più grande monarchia ancora reggente attraverso la storia della sua regina in carica dalla sua incoronazione fino al presente catalizzando l'attenzione del pubblico che segue ogni aggiornamento del mondo royal sui rotocalchi, ma anche quella della critica e degli storici, nonché del Paese interessato. Col senno di poi, è incredibile come si sia ritrovata ad affrontare - nel mondo reale - proprio la scomparsa di Sua Maestà nel momento in cui sullo schermo stava per portare il ricordo di uno dei periodi più critici per l'immagine della corona. Ne è uscita bene, grazie a un team creativo e artistico di qualità superiore.


Black Mirror (2016-)

Black Mirror

D. R.

Un altro esempio di recupero importante dopo La Casa di Carta. La serie di fantascienza antologica di Charlie Brooker che più di tutte sfiora le incognite più inquietanti del futuro prossimo si sposta da Channel 4 su Netflix alla sua terza stagione. Sulla piattaforma cresce non solo per numero di successive release ma anche perché attraverso lo sperimentale Black Mirror: Bandersnatch si apre allo show interattivo, quasi un videogioco fatto serie tv.


Mindhunter (2017-2019)

Mindhunter

Merrick Morton/Netflix

Un grande racconto d'autore e un nuovo cult nel genere guardie e ladri, Minduhunter vede tra i produttori David Fincher e ripercorre la nascita del mestiere del profiler di serial killer a partire dalle pagine dell'omonimo libro in cui a spiegarlo è proprio chi quel cambiamento lo ha vissuto in prima persona (John E. Douglas, coautore assieme a Mark Olshaker). Ferma a due stagioni, è tra le serie di cui il pubblico di Netflix aspetta di più la resurrezione.


The End of The f***ing world (2017-2019)

The End of The f***ing world

Courtesy of Netflix

Con una stagione d'esordio mozzafiato e una seconda che ha chiuso la storia, The End of The f***ing world appartiene a un gruppo sempre più ridotto di serie underground e indipendenti che non temono di tuffarsi nell'oscuro, nel grottesco e anche in un pizzico di umorismo dark. I protagonisti sono due adolescenti che scappano di casa. Il primo teme di essere sul punto di diventare da adulto un serial killer, la seconda è un'anima inquieta, un volto nuovo che lui ha puntato come possibile vittima, ma che finisce di aiutare nella ricerca del padre, un viaggio on the road che finirà per tingersi di rosso in modi imprevedibili.


Suburra (2017-2020)

Suburra

EMANUELA SCARPA/NETFLIX

Prequel dell'omonimo film, a sua volta tratto da un omonimo libro, la serie (la prima Netflix Original italiana), racconta in tre stagioni, in una Roma che governa anche i traffici più sordidi grazie alla connivenza tra politica e mala, l'ascesa al potere nel mondo del crimine di due giovani boss (dati dalle loro famiglie come improbabili), Aureliano e Spadino. Due dei rari criminali a cui il pubblico si affeziona nonostante tutto e irrimediabilmente. Del resto, Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara li hanno interpretati benissimo.


Tredici (2017-2020)

Tredici

Beth Dubber/Netflix

Un'altra serie da guardare (almeno nella sue prime due stagioni) per il suo valore “storico”. Tredici fu uno choc alla sua uscita, poi sollevò un polverone che ebbe però il pregio di accendere le luci per la prima volta su un tema delicato come il suicidio giovanile. La prima stagione si palesa come una discesa all'inferno nella prospettiva di una vittima e di quelli che lei denuncia man mano in una sorta di diario sonoro di 13 cassette come ogni suo possibile carnefice consapevole o meno. Un lungo flashback che apre domande e riflessioni negli spettatori di ogni età. Alla fine di ogni puntata, l'invito è a rivolgersi a uno specialista e a un sito creato ad hoc per discutere e raccogliere dubbi/segnalazioni in caso si avessero mai avuti nella vita o sentiti da amici pensieri di autolesionismo e malessere profondo. Anche se non è una serie riuscita fino in fondo, Tredici ha avuto il pregio di essere una delle prime serie Netflix (e sono tante) ad aver avuto il coraggio di provare a parlare quanto più seriamente possibile di mental health (e anche di bullismo e violenza di genere negli ambienti scolastici).


La Casa di Carta (2017-2021)

La Casa di Carta

Caso tra i casi del mercato televisivo, La Casa di Carta insegna che si può prendere una piccola serie locale piena di potenzialità ma senza budget e resuscitarla (anni dopo) trasformandola in un successo globale diviso in 5 parti che hanno infranto una per una dopo l'altra i record di streaming. Il fascino del progetto? Lo spiega bene il documentario che ne racconta segreti e retroscena (sempre su Netflix): l'appeal di una banda semi-improvvisata impegnata in colpo che più impossibile non si può in cui tutto va a rotoli, molti cadono o si perdono eppure si conquista il tesoro per il rotto della cuffia; una coerenza estetica e di simboli senza precedenti; personaggi ben delineati e una colonna sonora che fa di vecchi classici dei nuovi tormentoni e la forza imperitura di una canzone popolare di resistenza dalle origini misteriose (Bella Ciao).


Ozark (2017-2022)

Ozark

COURTESY OF NETFLIX

Con un trio di protagonisti carismatici come Jason Bateman, Laura Linney e la rising star Julia Garner, Ozark è la prima serie crime totalmente Netflix che torna per certi versi sulle tracce del volto insospettabile del male alla Breaking Bad con la storia di un contabile del narcotraffico che si trasferisce con la famiglia in un luogo sperduto dove costruire da zero un nuovo centro di riciclaggio di denaro sporco.


Dark (2017-2021)

Dark

Julia Terjung/Netflix

A oggi Dark resta il titolo mystery più idolatrato della piattaforma. Scuro nelle riprese, nei tanti suoi significati nascosti e nei suoi percorsi sempre più inaccessibili, nelle riflessioni che apre. Tutto parte dalla scomparsa di due ragazzini a distanza di 33 anni nella stessa piccola cittadina, un dolore che sembra intrecciare i destini di almeno 4 famiglie. Con un uomo che non si capisce da dove arrivi (passato? futuro? universo parallelo?) armato di una valigia e una caverna non lontana da una centrale nucleare che ha tutta l'aria di nascondere chissà quali segreti e minacce.


Altered Carbon (2018-2020)

Altered Carbon

Netflix

Bella come un videogioco o un anime, la serie Altered carbon, tratta da un omonimo romanzo cyber-punk, porta lo spettatore in un futuro in cui la vita (dei ricchi) può essere infinita ed eterna grazie a una tecnologia che ha reso norma i cloni e reso uploadabile l' "anima", dando così spazio a una costante possibilità di reincarnarsi tanto in forme diverse quanto nel proprio corpo fissato sempre sulla stessa età.


Narcos: Messico (2018-2021)

Narcos: Messico

Carlos Somonte/Netflix

Con lo stesso processo applicato a Better Call Saul, Netflix si prodiga in uno spin-off di Narcos che questa volta, dopo il racconto divenuto cult dei crimini di cui si erano macchiati Escobar e il cartello di Medellín in Colombia, concentra, sempre in tre stagioni, lo sguardo sul Messico e sul cartello di Guadalajara, esploso negli stessi anni. I primi 10 episodi, con Diego Luna e Michael Peña sono un must per chi ama il genere.


The Haunting - Hill House (2018 -)

The Haunting - Hill House

Nell'esplorare tutte le possibili sfumature della produzione tv, Netflix non poteva non sviluppare anche una serie antologica horror. La sua risposta al mondo dark e pauroso di un colosso come American Horror Story, è Hill House e poi seguita The Haunting of Bly Manor incentrata sui racconti di case infestate a cura di Mike Flanagan, che poi bissa il successo a tutto terrore anche con un'altra serie tv Netflix Original, Midnight Mass.


SKAM Italia (2018 -)

SKAM Italia

Francesco Ormando / Netflix

Versione italiana di un format nato in territorio scandinavo, questa serie sulla vita reale dei teenager da cui sta uscendo una nuova generazione di giovani attori, è riuscita a costruire la propria strada in una maniera simile a quella della Casa di Carta, nel senso che è nata con un'altra produzione (TIMVision) e poi, a circa metà percorso, è diventata un prodotto Netflix. A oggi SKAM Italia è alla sua sesta stagione, forte della schiettezza e maturità con cui affronta diverse problematiche che gli under 18 possono incontrare crescendo. Una delle sue peculiarità è seguire un personaggio per stagione, approfondendo la sua storia pur seguendo le dinamiche di gruppo.


Cobra Kai (2018-)

Cobra Kai

IMDb

Nata su Youtube (quasi) a uso (solo) dei fan dell'immortale classico Karate Kid, Cobra Kai viene subito adottata da Netflix che vede una grande occasione nel raccontare cosa è successo a Daniel LaRusso e Johnny Lawrence una volta diventati adulti. La vita sembra aver sorriso più al primo che al secondo e tra i due la rivalità di riaccende, riconducendoli sul tappeto del torneo dove li avevamo lasciati, ma come allenatori e mentori di una nuova generazione di giovani karateka, un processo in cui Daniel scopre il proprio lato a volte anche oscuro e Daniel un riscatto tardivo. Con lo spirito sportivo a trionfare sempre su tutto.


Il metodo Kominsky (2018-2021)

Michael Douglas insegna Il metodo Kominsky

Mike Yarish/Netflix

Tra le belle operazioni che Netflix ha fatto degli anni c'è stata anche quella di coinvolgere alcune stelle di Hollywood over 60 in racconti che esplorano in modo nuovo la terza età e al contempo anche la videografia dei loro protagonisti. Tra questi Il metodo Kominsky ci mostra Michael Douglas nei panni di un attore che, non trovato il successo sperato, ha ripiegato su una propria accademia di recitazione, che a sua volta non ha ancora sfornato delle promesse. A fargli da spalla in una crisi tardiva è il suo agente e amico, che si trova a fronteggiare la morte improvvisa della moglie.


The Witcher (2019 -)

The Witcher

Netflix

La prima serie autenticamente fantasy targata Netflix e basata su un'omonima serie di romanzi, esce quando Game of Thrones si avvicina alla propria conclusione e (fino alla terza stagione, di uscita ormai imminente) vede protagonista il superman Henry Cavill al massimo del suo splendore . Ha tutto quello che serve per proliferare. E infatti trova quasi subito non uno ma due spin off a ritroso nel suo tempo (la serie The Witcher: Blood Origin e il fim di animazione The Witcher: Nightmare of the Wolf).


Sex Education (2019 -2023)

Sex Education

Jon Hall/Netflix

La prima serie teen che riesce a fare educazione sessuale anche agli adulti con molto umorismo rappresenta uno dei successi più “socialmente utili” di Netflix. Perché cresciamo ancora troppo ignoranti - sì, anche noi adulti - in un mondo in cui il porno è sempre a un clic da sé e con esso l'eventualità di fraintendere tutto sul benessere sessuale e su temi che spaziano dal rispetto reciproco alla prevenzione delle gravidanze indesiderate e della malattie sessualmente trasmissibili.


Russian Doll (2019-)

Russian Doll

Per la serie “show che ti fanno perdere la testa e uscir matto", Russian Doll è un mix tra il giorno che si ripete all'infinito di Ricomincio da capo e la follia di un cult supereroico come Legion. La protagonista non che ritrovarsi nel bagno, durante la sua festa di compleanno, per poi vivere una notte o una notte e una giornata al termine delle quali regolarmente muore, per poi ripartire da capo e cercare di salvarsi la pelle come in un qualsiasi videogioco. All'infinito, fino a quando… Beh, bisogna vedere cosa succede. A interpretarla c'è una gigantesca Natasha Lyonne, già tra attrici più amate di Orange is the new black.


After Life (2019 - 2022)

After Life

Photo Credit: Ray Burmiston (Netflix)

Metti uno dei comici più caustici del millennio (Ricky Gervais) e dagli in mano una serie che racconta come un vedovo scorbutico impiegato nel giornale cittadino del fratello cade in depressione (con tanto di tentato suicidio) alla morte prematura della moglie. Ne uscirà una serie toccante che parla in anticipo sui tempi di alcuni dei temi oggi più battuti nell'ambito del mental health, una serie doleceamara che si sofferma sulla capacità di risollevarsi un tanto al giorno dando un nuovo senso alla vita anche attraverso l'incontro con gli altri. Da non sottovalutare mai.


Come vendere droga online (in fretta) (2019-2021)

Come vendere droga online (in fretta)

Bernd Spauke / courtesy of Netflix

Qui siamo nella categoria “serie da storie vere” e questa è la storia del più giovane re della droga al mondo. Un adolescente che si è inventato un modo di venderla online circondato da un'armata Brancaleone di amici, tutti bravissimi quando nerd e con qualche importante problema o irrisolto. Come si può intuire dalla foto illustrativa, la serie (tedesca) prevede black comedy, fatti storici, un po' di crime-azione-suspense e molta umanità.


La regina degli scacchi (2020)

La regina degli scacchi

Tratta da un omonimo romanzo, la serie che racconta il feroce mondo delle competizioni di scacchi e insieme i traumi e le dipendenze di una giovane super campionessa in un campo dominato dagli uomini, riesce a rilanciare uno dei giochi più antichi, colti e bistrattati tanto da farlo assurgere a (momentanea) ossessione mondiale e fa esplodere la notorietà della giovane e talentuosa Anya Taylor-Joy.


The serpent (2021)

The serpent

BBC/Mammoth Screen

Restiamo nel noir radicato nel reale. A ritroso nel tempo, qui scopriamo una caccia al serial killer nell'Asia meta degli hippie negli Anni Settanta. Lui, Charles Sobhraj, è inquietantissimo (quanto apparentemente irresistibile nel sembrare ricco, innocuo e affidabile). L'uomo che coraggiosamente e ostinatamente lo insegue, è un funzionario del consolato olandese determinato a risolvere un caso che ha coinvolto dei connazionali.


Squid game (2021-)

Squid game

Noh Juhan | Netflix

Se l'Oscar del 2020 di Parasite ha reso la grande tradizione del cinema coreano mainstream, nel 2021 Squid Game compie lo stesso miracolo nell'ambito delle serie tv. In comune, la tensione thriller che si carica della forza corrosiva della denuncia sociale e dell'impatto emotivo fortissimo e netto di una violenza cruda che crea choc ma ancora di più muove domande profonde. Pregio extra, il fatto di proporre tutto questo nella forma di una battle royal, una sfida all'ultimo sopravvissuto che ha già catalizzato l'attenzione di un pubblico mondiale con le saghe (più pop e tradizionali) di Hunger Games e Divergent.


Mo (2022)

Mo

COURTESY OF NETFLIX

Applauditissima dalla critica e, purtroppo, non abbastanza premiata dagli ascolti, questa serie con protagonista lo stand-up comedian Mohammed "Mo" Amer segue rifugiato palestinese impegnato a cercare la propria strada in quel del Texas. Mo fa ridere e riflettere nella sua galleria di personaggi, dialoghi e situazioni che abbracciano ogni ambito del quotidiano.


Inventing Anna (2022)

Inventing Anna

NICOLE RIVELLI/NETFLIX

Julia Garner, tra gli interpreti iconici di Ozark, torna su Netflix da protagonista assoluta nella serie che ripercorre l'incredibile caso di cronaca di Anna Delvey, un'ereditiera tedesca adottata dal jet set US che col tempo si è rivelata quale Anna Sorokin, una truffatrice che ha messo a segno una delle frodi più incredibili, remunerative e spettacolari di sempre.


The Sandman (2022)

The Sandman

LIAM DANIEL/NETFLIX

L'adattamento per la tv dell'omonimo e famosissimo fumetto di Neil Gaiman era un progetto su cui i fan (ma anche l'autore) avevano fatto sogni per anni. Anzi, decenni. A portarlo in vita per il piccolo schermo ci ha pensato proprio Gaiman assieme al produttore, regista e sceneggiatore David S. Goyer, che aveva un passato notevole anche nei comics ed era reduce da progetti ambiziosi e sperimentali come FlashForward, Da Vinci's Demons e soprattutto Foundation (un'altra mission impossible: tradurre in uno show tv per Apple una delle serie letterarie più famose di Asimov).
The Sandman ha così conquistato tutta una nuova platea, che poi si è fiondata a leggere le raccolte degli albi a cui si ispirava.


Beef - Lo scontro (2023)

Beef - Lo scontro

ANDREW COOPER/NETFLIX

Una corse folle, una serie che non si può definire che come un'escalation di rabbia vendicativa e uno dei singoli duelli più lunghi della storia del piccolo schermo. In Beef - Lo scontro un uomo e una donna, dal carattere incendiario, si scontrano nel parcheggio di un magazzino per il bricolage mentre si litigano un posto auto e la lite degenera in un immediato e assurdo inseguimento che dura fino a quando uno dei due non semina l'altro. La voglia di averla vinta, però, non fa che spingere i due uno verso l'altro, a volte perché lo cercano, altre per puro caso. Per uno spettacolo pazzesco quanto e irresistibile (che avrà un seguito).


One Piece (2023)

One Piece

COURTESY OF NETFLIX

Vedi il caso The Sandman, con maggior clamore. Con questa serie si trattava di portare sul piccolo schermo una lunghissima tradizione di fumetti manga e serie animate a tema piratesco. Anche in questo caso, Netflix ha fatto in modo che l'autore originale fosse coinvolto nella produzione. Il pericolo di un flop, però, era molto più grande per One Piece che per la serie da Gaiman perché i fumetti in questione aprono su centinaia di personaggi estremamente caratterizzati in termini di fantasia e follia, più difficili da trasformare in entità fatte di carne e ossa all'interno di un prodotto live action. Tra un casting perfetto e una fedeltà più allo spirito che al solo script, One Piece ha vinto su tutta la linea ed Eiichirō Oda, padre di quel mondo di pirati, ha voluto annunciarne il bis personalmente.


The Night Agent (2023)

The Night Agent

DAN POWER/NETFLIX

La storia dell'agente FBI messo davanti a un telefono delle emergenze che non suona mai e che invece una notte viene usato per una chiamata di allerta su una enorme cospirazione ai danni della presidenza è, al momento, il più grande successo 2023 della piattaforma.


Beckham (2023)

Beckham (2023)

Ok, non è una serie fiction, ma visto il protagonista della docuserie e considerata la regia e la produzione da Oscar - di Fisher Stevens e John Battsek, due professionisti plurinominati e pluripremiati dall'Academy - Beckhma, quindicesimo titolo più visto dell'anno, ma anche uno degli ultimi a essere uscito sulla piattaforma, ha tutto il diritto di stare tra le migliori serie dello streamer.


Bodies (2023)

Bodies (2023)

Netflix

La nuova stagione di intrattenimento Netflix, dopo il rientro dalle ferie, vede in questo crime multidimensionale un campione del binge-whatching fatto e finito. Tutto merito del suo schema, con un morto, sempre lo stesso, che compare in 4 momenti storici diversi per spingere 4 diversi detective, con metodi e scienze investigative giunte a differenti stadi della loro possibile evoluzione, a scervellarsi alla stessa maniera e a “dialogare” tra loro.


Tutta la luce che non vediamo (2023)

Tutta la luce che non vediamo (2023)

ATSUSHI NISHIJIMA/NETFLIX

Metti un romanzo premio Pulitzer nelle mani dello sceneggiatore di Locke e Peaky Blinders (Steve Knight) e in quelle del regista di Free Guy e The Adam Project, nonché di molte puntate di Stranger Things (Shawn Levy). Quindi, affida due dei personaggi chiave a Hugh Laurie e Mark Ruffalo. Puoi non avere un successo assicurato già sulla carta? No, soprattutto se poi la storia, ambientata durante uno dei momenti più bui della seconda guerra mondiale, è davvero romantica e avvincente.


One Day (2024)

One Day (2024)

courtesy of Netflix

Due cuori e una vita per incontrarsi, piacersi, perdersi, ritrovarsi senza stare mai davvero assieme. Una situazione in cui ci si trova più spesso di quanto si pensi. Anche perché nessuno dei due si decide a fare “quel” passo in più per la paura di essere rifiutati e rovinare tutto. Il bello di One day è che riesce a raccontare la cosa senza essere banale, pur avendo scelto due persone che non hanno le stesse possibilità in partenza, lui abituato a una vita super agiata, lei che deve sempre conquistarsi tutto, spesso usata o sottovalutata dalle persone con cui lavora.


The Gentlemen (2024)

The Gentlemen (2024)

Se leggendo il titolo, pensate subito all'omonimo film di Guy Ritchie, siete nel giusto. La serie funge da spin-off all'omonimo film e segue un giovane duca che ha ereditato dal padre tutto ma proprio tutto. Incluso un legame con la mala a cui lui aveva affittato parte della sua proprietà per farne una piantagione sotterranea di marijuana. Il suo intento è sfilarsi da questo giro losco, eppure più ci prova e più ci sprofonda dentro. Tra action, pallottole e molto lusso.

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