Music Graffiti - Film (1996)
Music Graffiti
Locandina Music Graffiti

Music Graffiti

( That Thing You Do! )
Voto del pubblico
Valutazione
4.3 di 5 su 17 voti
Regista: Tom Hanks
Genere: Commedia
Anno: 1996
Paese: USA
Durata: 107 min
Distribuzione: 20th Century Fox
Music Graffiti è un film di genere commedia del 1996, diretto da Tom Hanks, con Tom Everett Scott e Liv Tyler. Durata 107 minuti. Distribuito da 20th Century Fox.
Genere: Commedia
Anno: 1996
Regia: Tom Hanks
Paese: USA
Durata: 107 min
Formato: NORMALE A COLORI
Distribuzione: 20th Century Fox
Sceneggiatura: Tom Hanks
Fotografia: Tak Fujimoto
Montaggio: Richard Chew
Musiche: Howard Shore
Produzione: G. GOETZMAN - E. SAXON J. DEMME

TRAMA MUSIC GRAFFITI

Nell'estate del 1964, ad Erie, in Pennsylvania, Guy Patterson lavora come commesso nel negozio di elettrodomestici del padre. La sera, però, si ritira nel seminterrato di casa per suonare la batteria. Un giorno, un gruppo rock locale gli chiede di sostituire il batterista per una esibizione al college. Quasi per caso nascono i "Wonders", un gruppo che incontra un grande successo.

CRITICA DI MUSIC GRAFFITI

"In un vecchio film hollywoodiano - ce ne sono sempre stati dato che nella musica, e nel cinema, si è espressa la creatività americana - la storia sarebbe finita qui: sotto le luci della ribalta. Ma, pur rispettoso della leggerezza di un prodotto di confezione che cerca i suoi primi spettatori fra i giovani 'Music Graffiti' va oltre gli schemi di un 'genere'; prima di tutto nella costruzione e poi nei risvolti narrativi. Le figure obbligate in un film su un gruppo musicale sono schizzate senza ossequio e senza disprezzo. Il cinismo di fondo del manager che lancia il gruppo della Pennsylvania battezzandolo: The Wonders, interpretato da Hanks, è sottilmente rilevato. E il film mette a punto la tracotanza dell'affarista che scrittura cantanti senza averli mai ascoltati, i 'tics' delle 'stelle', la volgarità di sagre paesane e spettacoli. Senza, tuttavia, astio: lo conferma il giudizio negativo, ma così, senza starci molto a pensar su, che Hanks dà del quarto componente il complesso, un ragazzo che va matto per i marines. E altre annotazioni che fanno di 'Music Graffiti' un film giovane ma non giovanilistico". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 30 maggio 1997)"'That thing you do!' resta un amabile (e lussuoso) divertimento fra amici, una collezione di 'numeri' personali: Jonathan Demme, produttore del film, appare nel panni del regista da spiaggia 'alla Corman' in una delle scene più divertenti, il cantante Chris Isaak fa lo zio religioso che incide il loro primo disco con le macchine usate per cori e sermoni. Tutti quanti rifanno un'epoca molto amata e già mitizzata da troppi altri film per riuscire non nuova ma almeno diversa, interessante, in risonanza con i nostri giorni". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 31 maggio 1997)"Nell'evocazione degli Anni Sessanta, nell'amore di Liv Tyler molto appesantita per due dei musicisti, nell'esultanza del successo inatteso, c'è una qualche grazia. C'è una qualche sapienza musicale nella creazione di canzoni nel gusto dell'epoca, tutte originali e interpretate da cantanti e musicisti contemporanei. Ma dal punto di vista cinematografico, narrativo, psicologico, il film coprodotto da Jonathan Demme è una qualsiasi scemenza: se si pensa all'intensità e all'eloquenza di 'The Commitments' di Alan Parker, che aveva un soggetto assai simile, il confronto è impossibile, 'Music Graffiti' somiglia di più a 'Happy Days' o ad altri teleserial". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 giugno 1997)"Perché questo esordio? Perché un esordio di una tale mancanza di interesse? È questo l'unico piccolo mistero di un film con la consistenza dell'acqua. trasparente e indolore. che scivola via dalla memoria senza lasciare tracce. Domande che non si dovrebbero fare se il regista non fosse il pluriacclamato e pluripremiato Tom Hanks, a cui la Fox ha messo a disposizione ben 26 milioni di dollari per raccontare la storiellina di un complesso che nell'estate del 1964 scala le vette delle classifiche con un motivetto orecchiabile e poi, alla vigilia di fare il salto di qualità. si dissolve per liti interne. Non c'è dramma, non c'è (quasi) messaggio. non c'è tensione né curiosità nelle troppe esibizioni di quattro ragazzotti di provincia che credono di aver realizzato il sogno americano. E sì che esistono i film di Lester coi Beatles per ispirarsi. Ma soprattutto non si capisce perché Hanks abbia scelto un soggetto così poco ambizioso: se aveva bisogno di esercitarsi con la macchina da presa poteva farlo con la handycam di famiglia senza disturbare la Fox. Afono". (Paolo Mereghetti, 'Sette', 19 giugno 1997)

CURIOSITÀ SU MUSIC GRAFFITI

REVISIONE MINISTERO MAGGIO 1997

INTERPRETI E PERSONAGGI DI MUSIC GRAFFITI

Attore Ruolo
Tom Everett Scott
Guy Patterson
Liv Tyler
Faye Dolan
Johnathon Schaech
Jimmy
Steve Zahn
Lenny
Ethan Embry
Il Basista
Bill Cobbs
Del Paxton
Chris Ellis
Horage
Tom Hanks
Signor White
Alex Rocco
Sol Siler
Giovanni Ribisi
Chad
Obba Babatundé
Lamarr
Charlize Theron
Tina

PREMI E RICONOSCIMENTI PER MUSIC GRAFFITI

Oscar - 1997

Ecco tutti i premi e nomination Oscar 1997

  • Candidatura migliore canzone a Adam Schlesinger

Golden Globe - 1997

Ecco tutti i premi e nomination Golden Globe 1997

  • Candidatura migliore canzone originale
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