Monica Bellucci: «Io diva? Faccio la spesa e porto i figli a scuola. È vero, gli uomini francesi sono più freddini degli italiani»- Corriere.it

Monica Bellucci: �Io diva? Faccio la spesa e porto i figli a scuola. � vero, gli uomini francesi sono pi� freddini degli italiani�

di Stefano Montefiori

Nella casa nel Quartiere Latino. �Ogni tanto mi fermano per strada�

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Nella cucina di casa Bellucci, aParigi , dietro agli sportelli si scorgono pacchi di pasta e un barattolo di Nutella: come in tutte le famiglie francesi, ormai. Ma c’� un’altra cosa che parla di Italia, ed � una grande e splendida fotografia di Sophia Loren sorridente, appesa sul muro blu. �L’ho vista nella vetrina di un negozio qui a Parigi e ho pensato che dovessi assolutamente averla — racconta —. Sono entrata, mi hanno detto che la foto non era in vendita, ma ho talmente insistito che mi hanno accontentata, sono stati gentili. Parigi � la citt� del Nord Europa, perch� di questo si tratta in fondo, pi� vicina a noi italiani�.

Ambasciatrice del nostro Paese

Monica Bellucci ci apre la porta con quel sorriso che i francesi adorano, simbolo di un’Italia affascinante e accogliente allo stesso tempo. Qui � considerata un’ambasciatrice del nostro Paese o almeno della sua versione migliore, associata a intensit�, bellezza, eleganza. La definiscono �ipnotica� e �divina�, ricordano spesso con orgoglio che � a Parigi che vive �la donna pi� bella del mondo�. Ma qual � il giudizio di Monica Bellucci sulla sua citt� d’adozione, che accoglie almeno 35 mila italiani come lei? Che cosa ha pensato la prima volta che ha visto Parigi? �Ero giovanissima, doveva essere il 1981 e sono venuta qui per qualche giorno per fare la modella e scattare alcune foto di moda. Vivevo a Citt� di Castello, in provincia di Perugia, ero una ragazzina e Parigi mi � sembrata un luogo meraviglioso, mi dicevo: “Come potrei vivere in una citt� cos� grande?”�. Forse solo un italiano di Roma pu� arrivare a Parigi senza lasciarsi impressionare (Parigi sar� bella ma � pur sempre priva di Colosseo e Ponentino). Per molti altri italiani Parigi rappresenta ancora una meta sulla quale fantasticare, un luogo pi� grande, spettacolare e cosmopolita della provincia italiana e allo stesso tempo addolcito da qualcosa di famigliare. Monica Bellucci � arrivata qui per la prima volta nel 1981, e il legame negli anni non si � mai allentato, anzi.

Il giorno e la notte

�Durante il liceo venivo per le foto per due settimane l’anno ma poi tornavo a scuola a Citt� di Castello, era come passare dal giorno alla notte. Poi dopo la moda ho cominciato a fare il cinema, il mio grande sogno sin da bambina, e il primo film francese � stato L’appartamento, nel 1995. Ho viaggiato molto per lavoro in tutto il mondo, ma alla fine mi sono stabilita definitivamente a Parigi dieci anni fa, per le mie figlie Deva, che adesso ha 18 anni, e L�onie che ne ha 12. Ho scelto Parigi come base per farle crescere, perch� lavoro soprattutto qui, anche se sono nate entrambe a Roma�. Come e pi� che a Londra o a New York, a Parigi ci si pu� sentire del posto senza perdere l’attaccamento alle origini e senza sentirla come una contraddizione. Spesso sono i figli a dimostrarlo: le ragazze Bellucci continuano a sentirsi italiane �e parlano benissimo l’italiano. Andiamo spesso in Italia e coltiviamo la nostra doppia appartenenza, mi sembra una bella cosa�. Accanto alle radici italiane c’� la scelta di una vita francese, e ogni appassionato di Parigi ha una sua ragione principale per amare la capitale. Quel che piace di pi� a Monica Bellucci � �il fatto che sia cos� piena di differenze, un misto di etnie diverse che da sempre convivono insieme. � quello che mi ha colpito di pi� da ragazza, e che tutto sommato mi affascina ancora adesso. Una cosa magica. Parigi e la Francia si fondano su questo, la capacit� di accogliere culture diverse per fare nascere una cultura nuova e originale�.

Il periodo pi� duro

Se gli anglosassoni privilegiano il multiculturalismo che certe volte significa separazione e lo sviluppo autonomo di ogni comunit� — ognuno sta con i suoi simili e mantiene le sue abitudini —, l’universalismo francese prevede una certa dose di amalgama, di mescolanza: almeno idealmente, si � chiamati a diventare un po’ francesi, e in cambio la Francia si evolve grazie al contributo di chi arriva da fuori. Un modello che ha conosciuto la sua crisi pi� tragica con gli attentati islamisti del 2015, ai quali i parigini risposero con una dimostrazione di eccezionale unit� e solidit�. Un piccolo ma significativo episodio fu il record di vendite di �Parigi � una festa�, il libro di memorie di Ernest Hemingway che celebrava la gioia di vivere parigina ricordando i suoi soggiorni negli anni Venti (in Italia il libro si intitola Festa mobile, ndr). �Il periodo degli attentati fu terribile ma la citt� e il Paese hanno retto. Questo � quel che rende grande la Francia, secondo me. Parigi � sempre riuscita a fare coesistere tutte le esperienze e tutte le origini�.

Vitti e Mastroianni

Parigi � anche una citt� fatta di quartieri, segnata dalla divisione tra rive droite (un tempo pi� solenne e conservatrice) e rive gauche (pi� artistica e boh�me), a nord e a sud della Senna. Una distinzione che in parte resiste, anche se ormai conta di pi� quella tra l’Ovest della citt�, pi� agiato, e l’Est popolare. Monica Bellucci ha scelto il Quartiere Latino, nella rive gauche, �perch� � ospitale, tranquillo e vivace allo stesso tempo, e ha una tradizione di accoglienza degli artisti e intellettuali di tutto il mondo, che si dividevano tra qui e Montparnasse, come Modigliani per esempio�. Quella tradizione � continuata nei decenni successivi, con l’et� d’oro del cinema e delle collaborazioni tra Francia e Italia. �Pensiamo a Mastroianni o alla Cardinale, o a Monica Vitti che qui � adorata, o a tutti i meravigliosi attori francesi che hanno lavorato in Italia, da Michel Piccoli a Jean-Louis Trintignant ad Alain Delon. Lo scambio � sempre stato enorme, non � difficile per un’attrice italiana sentirsi a casa in Francia e in particolare a Parigi, il fatto che siamo cugini lo senti ogni giorno. Ma credo che questo valga per tutti gli italiani. Le tracce della cultura italiana in quella francese sono ovunque e molto importanti, basta pensare a Leonardo da Vinci che � morto in Francia e a tutto il Rinascimento�.

La casa di Voltaire

La giornata parigina di Monica Bellucci � �di una assoluta normalit�. �Ruota molto attorno alle mie figlie. Mi alzo presto per preparare loro la colazione prima della scuola, accompagno la pi� piccola, poi sbrigo qualche cosa o qualche appuntamento, spesso pranzo con la pi� grande oppure aspetto che escano da scuola. Una giornata da mamma�. Ma la Bellucci � considerata un’icona dell’Italia nel mondo, e in Francia � come la Torre di Pisa, un simbolo del nostro Paese. � una responsabilit� impegnativa? La fermano per strada? �Capita, ma non succede mai in modo opprimente o spiacevole. Posso andare a fare la spesa o a fare una passeggiata con grande tranquillit�. I parigini sono talmente abituati ad avere tra loro artisti arrivati da ogni Paese che non ci fanno troppo caso. C’� un rapporto abbastanza naturale con le persone che fanno il nostro lavoro�. I ristoranti preferiti sono di solito una buona spia della personalit� e del rapporto con una citt�. E quelli della Bellucci sono coerenti con il suo essere un’italiana di Parigi curiosa degli altri Paesi. �Adoro vivere in una citt�-mondo dove si pu� mangiare qualsiasi specialit�, dall’asiatico all’indiano all’africano. Tra i ristoranti italiani mi piace Sardegna a Tavola, qui vicino, con un tiramis� buonissimo, e il classico Stresa oppure anche il Carpaccio, il ristorante italiano dell’hotel Royal Monceau. Tra i francesi, mi piace il Voltaire, cucina tradizionale. � la casa davanti alla Senna nella quale ha vissuto per sessant’anni Fran�ois-Marie Arouet, Voltaire appunto�. Quanto ai cinema, �sale d’essai come la Filmoth�que du Quartier latin, l’�coles cin�ma club, l’Arlequin, che proiettano film classici a qualsiasi ora, anche al mattino, uno dei pi� grandi piaceri parigini�.

Giardino segreto

L’amore per Parigi non significa per forza prendere la nazionalit� francese — �No, ho ancora il passaporto italiano� — e neanche escludere un ritorno in Italia. �Magari a Roma, ma mi piacciono tante citt�, da Milano, dove ho vissuto, a Bologna a Firenze, e ho ancora tanti legami famigliari con l’Umbria�. I meno francofili degli italiani, non potendo non riconoscere le qualit� di Parigi, talvolta se la prendono allora con i parigini (con la solita accusa di essere supponenti, arroganti, etc.). Monica Bellucci dice di non credere a una differenza profonda tra le persone a seconda dei Paesi — �sono luoghi comuni� — e neanche per quel che riguarda le relazioni tra uomini e donne. �In superficie, forse possiamo dire che gli uomini italiani sono pi� immediati, hanno un approccio diretto, mentre i francesi all’inizio restano un pochino pi� distanti. Ma siamo troppo vicini culturalmente per parlare di un divario vero�. Dopo il matrimonio con Vincent Cassel, padre delle sue figlie, e la relazione con l’artista Nicholas Lefebvre, la vita sentimentale di Monica Bellucci oggi a Parigi resta riservata. �Ho un’et� per cui posso permettermi di non parlare della mia vita privata. Mi piace conservare il mio giardino segreto. Come dicono i francesi, vivons cach�s, vivons heureux (viviamo nascosti, viviamo felici, ndr)�.

29 settembre 2022 (modifica il 29 settembre 2022 | 08:45)