Miss Stevens

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Miss Stevens
Timothée Chalamet e Lily Rabe in una scena del film
Titolo originaleMiss Stevens
Lingua originaleInglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2016
Durata86 min
Rapporto1,78 : 1
Generedrammatico
RegiaJulia Hart
SceneggiaturaJulia Hart e Jordan Horowitz
ProduttoreMichael B. Clark, Gary Gilbert, Jordan Horowitz e Alex Turtletaub
Casa di produzioneBeachside Films, Gilbert Films e Original Headquarters
FotografiaSebastian Winterø
MontaggioLee Haugen e Amy McGrath
MusicheRob Simonsen
ScenografiaCindy Chao e Michele Yu
CostumiElizabeth Warn
TruccoBrooke Rodgers e Brooke Rogers e Paula Scarpino
Interpreti e personaggi

Miss Stevens è un film del 2016 diretto da Julia Hart al suo debutto come regista.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al SXSW il 12 marzo 2016.[1] Ha ricevuto una distribuzione limitata nei cinema il 16 settembre 2016, prima di essere distribuito in video on demand il 20 settembre 2016 dalla The Orchard.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Rachel Stevens è un'insegnante di 29 anni in una scuola superiore della California che si offre volontaria ad accompagnare tre studenti ad un concorso teatrale per il fine settimana: Margot, Sam e Billy. Arrivata in hotel con i ragazzi, incontra un insegnante di nome Walter, con cui fa sesso quella sera stessa. Tornando in stanza, incontra Billy fuori dalla porta della sua camera, che le dice di aver perso la chiave della sua stanza.

Il giorno successivo Rachel va da un meccanico per riparare la macchina e Billy insiste ad accompagnarla mentre gli altri studenti sono impegnati con le prove. I due finiscono per fare passeggiate accompagnate da lunghe conversazioni, ma quando Billy le chiede se è lesbica, lei lo interrompe. Durante il primo round della gara Margot dimentica il suo monologo e scappa vergognata, venendo consolata dall'insegnante. A cena Billy la chiama con il suo nome, sorprendendo gli altri due studenti. Rachel lascia il ristorante per visitare Walter ma lui la rifiuta e lei ritorna nella sua stanza. Più tardi Billy bussa alla sua porta per scusarsi ma, accorgendosi della sua angoscia, cerca di farla divertire; in seguito lei le confessa di non aver ancora superato la morte di sua madre, avvenuta un anno prima. Il ragazzo la conforta con un abbraccio ma Rachel lo ferma e subito dopo vengono raggiunti da Sam e Margot. Rachel consola Sam per il suo appuntamento andato male e Billy se ne va sbattendo la porta, non sentendosi considerato.

La mattina dopo Billy recita appassionatamente il proprio monologo e Rachel si congratula con lui, ricevendo risposte inadeguate. Rendendosi conto che la situazione è fuori controllo, Rachel chiama il preside ma lo studente scappa; mentre Rachel lo cerca incontra nuovamente Walter, che le consiglia di smettere di aprirsi e prendersi cura così tanto dei suoi alunni. Billy, intanto, si classifica secondo nella gara teatrale. Durante il viaggio di ritorno l'aria è davvero pesante, finché Margot ricorda loro che Billy deve ancora recuperare un test che avrebbe dovuto consegnare prima della partecipazione alla gara, ed il risultato è il ragazzo che lo completa con risultati perfetti.

A scuola l'insegnante suggerisce a Billy di parlare con i suoi genitori delle sue medicine e di farsi prendere cura da loro: come risposta Billy le dice che anche lei stessa ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lei. In macchina, rivolge un sorriso a Billy e alla sua famiglia, e parte.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2013 venne annunciato che Ellen Page avrebbe diretto il film tratto da una sceneggiatura di Julia Hart, con Anna Faris nel ruolo dell'insegnante.[3] Nel 2015, Julia Hart, che ha scritto la sceneggiatura, ha sostituito Page come regista, esordendo così dietro la macchina da presa.[4]

Il film è stato prodotto dalla Gilbert Films e Anonymous Content, con Gary Gilbert e Jordan Horowitz che producono in rappresentanza della Gilbert Films e Doug Wald in rappresentanza della Anonymous Content; anche Michael B. Clarke e Alex Turtletaub di Beachside hanno coprodotto il film.[5] Nicole Romano e Trevor Adley erano produttori esecutivi, in rappresentanza della Anonymous Content.[3]

Nel maggio 2015, Anthony Quintal ha annunciato tramite il suo canale YouTube di essere stato scelto per il film.[6] In un'intervista, Quintal in seguito disse che Julia Hart si era avvicinata a lui e gli disse "So solo che sei perfetto per questo ruolo. Ho cercato qualcuno per interpretare questo ruolo per così tanto tempo. Mi sono imbattuto in te e nel tuo video di recente e ha pensato: "Eccolo. È lui!'"[7] Nel giugno 2015, è stato annunciato che anche Lily Rabe, Timothée Chalamet, Lili Reinhart e Rob Huebel erano sono stati scelti, con la Rabe in sostituzione della Faris come protagonista.[4]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

La produzione del film è iniziata a maggio 2015, nella Simi Valley, in California, e si è conclusa il 22 giugno 2015.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla SXSW il 12 marzo 2016.[1][8] Poco dopo, The Orchard ha acquistato i diritti di distribuzione del film.[9] Il film è stato distribuito in versione limitata nelle sale il 16 settembre 2016, prima di essere trasmesso in streaming su video on demand il 20 settembre 2016.[10][11]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato ai botteghini 4.611 dollari, rivelandosi, nonostante l'approvazione della critica, un vero flop economico.[12]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Miss Stevens ha ricevuto molte recensioni positive dalla critica cinematografica. Detiene una valutazione di approvazione del 91% sul sito web Rotten Tomatoes, basato su 22 recensioni, con una valutazione media di 7,.3/10.[13] Su Metacritic, il film ha un punteggio di 65 su 100, basato su 9 critici, indicando "recensioni generalmente favorevoli."[14]

Stephen Holden del The New York Times ha classificato il film come un "NYT Critic's Pick", descrivendolo come un "modesto debutto alla regia caloroso..."[15] Ha scritto che Rabe ha dato una "performance meravigliosamente equilibrata."[15]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dave McNary, SXSW Unveils Lineup With James Caan, Ethan Hawke, Keegan-Michael Key Movies, in Variety, 2 febbraio 2016.
  2. ^ David Ehrlich, 'Miss Stevens’ Review: This Sweet Indie Dramedy Teaches The Genre A Valuable Lesson, su Indiewire, 15 settembre 2016. URL consultato il 16 settembre 2016.
  3. ^ a b Mike Fleming Jr, Ellen Page Making Directing Debut On ‘Miss Stevens’; Anna Faris To Star, su Deadline Hollywood, 7 febbraio 2013. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  4. ^ a b Patrick Hipes, Lily Rabe To Star In Indie ‘Miss Stevens’; Mark O’Brien Joins ‘Story Of Your Life’; ‘Frank The Bastard’ Gets July Release, su Deadline Hollywood, 24 giugno 2015. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  5. ^ (EN) "Miss Stevens" - 2016 SXSW Music, Film + Interactive Festival, in Getty Images. URL consultato il 24 giugno 2018.
  6. ^ Anthony Quintal, I'M GOING TO BE IN A MOVIE, su youtube.com, YouTube, 29 maggio 2015. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  7. ^ Sam Stecklow, YASSS TEEN: EXPLORING YOUTUBE WITH LOHANTHONY, su papermag.com, 28 settembre 2015. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  8. ^ Miss Stevens, su schedule.sxsw.com, SXSW.com. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  9. ^ Anita Busch, ‘Miss Stevens’ Acquired By The Orchard For Fall Release, su Deadline Hollywood, 23 maggio 2016. URL consultato il 23 maggio 2016.
  10. ^ Frederick Mintchell, Blockbuster fatigue? Check out some of these upcoming indie films, su World Tech Today, 10 agosto 2016. URL consultato il 13 agosto 2016.
  11. ^ Lily Rabe In This Trailer For MISS STEVENS, su Rama Screen, 24 agosto 2016. URL consultato il 16 settembre 2016.
  12. ^ Miss Stevens, su Box Office Mojo. URL consultato il 10 ottobre 2016.
  13. ^ Miss Stevens (2016), su Rotten Tomatoes. URL consultato il 16 settembre 2016.
  14. ^ Miss Stevens, su Metacritic. URL consultato il 16 settembre 2016.
  15. ^ a b Stephen Holden, "Review: In ‘Miss Stevens,’ a Chaperone Greets Temptation", New York Times, 15 settembre 2016

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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