Mindhunter - Serie TV (2017)
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Locandina Mindhunter

Mindhunter

( Mindhunter )
Voto del pubblico
Voto ComingSoon
Valutazione
3.92 su 181 voti
Ideatore: Joe Penhall
Genere: Drammatico
Anno: 2017
Paese: USA
Durata: 52 min
Stato: Cancellata
Mindhunter è una Serie TV di genere drammatico del 2017, ideata da Joe Penhall, con Jonathan Groff e Holt McCallany. Prodotto da Denver and Delilah, Jen X Productions Inc. Mindhunter è stata cancellata. Sono state prodotte 2 stagioni.
Genere: Drammatico
Ideatore: Joe Penhall
Anno: 2017
Paese: USA
Produzione: Denver and Delilah, Jen X Productions Inc.
Durata: 52 min
Stato: Cancellata

TRAMA MINDHUNTER

Mindhunter è una serie thriller statunitense ideata da Joe Penhall e distribuita da Netflix. La serie ripercorre la storia della creazione dei profili dei killer seriali iniziata negli Stati Uniti negli anni '70. I protagonisti, sono due agenti dell'FBI, Bill Tench (Holt McCallany, Sully, Justice League) e Holden Ford (Jonathan Groff, American Sniper, Glee, Looking) che intraprendono uno studio innovativo sulla creazione di profili psico-sociali dei criminali, coniando il termine "Serial Killer" ed introducendo un nuovo metodo di investigazione.

Il primo è un agente navigato a capo dell'unità di scienze comportamentali dell'FBI, con una situazione familiare difficile dove cerca, senza riuscirci, di interfacciarsi con il figlio affetto da autismo, particolare che lo porta ad accettare la collaborazione col giovane collega. Quest'ultimo è un negoziatore dell'FBI che, a seguito di una negoziazione fallita, si rende conto che dietro le azioni dei criminali possono celarsi motivazioni più complesse e profonde di quelle finora utilizzate per comprenderne i moventi. Questa intuizione, unita all'idea quasi ossessiva di comprendere le ragioni psicologiche e sociali che stimolano assassini e stupratori, lo porta a voler esplorare la mente dei criminali più feroci per poter catalogare i loro comportamenti ed utilizzare queste informazioni per creare dei profili standardizzati dei serial killer e catturarli con più facilità e velocità.

In questa odissea investigativa, che tocca profili di psicologia e sociologia oltre alle conoscenze investigative di cui godono gli agenti dell'FBI, i protagonisti incontrano alcuni dei criminali più pericolosi d'America colpevoli di pluriomicidi (Ed Kemper, Charles Manson) intervistandoli in prigione e registrando il contenuto dei colloqui. I due agenti sono seguiti ed aiutati da un altro membro della neonata squadra, la professoressa di psicologia Wendy Carr (Anna Torv, Fringe), accademica analitica ed obiettiva che si occupa della catalogazione dei profili e della predisposizione delle domande da sottoporre agli assassini durante le interviste.

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CRITICA DI MINDHUNTER

Se Mindhunter è una delle serie più apprezzate degli ultimi anni, è perché siamo tutti vittime inconsapevoli del fascino del male e di un voyeurismo irresistibile per tutto ciò che supera i limiti del decoro umano. Joe Penhall (The Road) e David Fincher (Fight Club, Seven, solo per citare due tra i tanti film che lo hanno reso celebre) lo sanno bene, perché hanno costruito una carriera proprio su questo. Il libro da cui è tratta Mindhunter, Mind Hunter: Inside FBI’s Elite Serial Crime Unit di John E. Douglas, deve aver alimentato a tal punto questa loro forte attrazione per il crimine, da convincerli che fosse il caso di realizzare un adattamento televisivo che ricostruisse le storie di serial killer realmente esistiti, mettendole in parallelo con quelle degli uomini che hanno avuto il coraggio di intervistarli per la prima volta. Senza mostrare le violenze che hanno compiuto, se non attraverso pochissime immagini, i due hanno creato un thriller che si basa esclusivamente sul racconto, sulle parole e gli sguardi di attori poco conosciuti ma dal talento impressionante come Cameron Britton, Damon Herriman, Jack Erdie, Happy Anderson e Montie Rissel. Hanno preso un rinomato interprete di musical come Jonathan Groff per ricoprire il ruolo di un agente dell’FBI frustrato e poco incline a seguire le regole, affiancandolo al magnetico e sottovalutatissimo Holt McCallany, per creare una coppia esteticamente e caratterialmente bizzarra e renderla equilibrata grazie alla presenza di Anna Torv. Poi, hanno curato ogni minimo dettaglio, dalla fotografia spettrale e inquietante, alle inquadrature tipicamente geometriche di Fincher, fino alla sincronizzazione musicale (che raggiunge l’apice assoluto nel secondo episodio della prima stagione, con il montaggio su Fly Like An Eagle), per dare ancora più potere alla suggestione, alla suspense delle pause tra una confessione e l’altra, e per spiegare nel miglior modo possibile quanto sia stato importante e difficile al tempo stesso il lavoro dei criminologi che hanno creato la tecnica del profiling. Tutto questo, per poter giocare con la mente dello spettatore e scatenare in lui la curiosità morbosa di cercare le vere facce degli assassini coinvolti, ma soprattutto per dimostrare che la follia omicida, nella maggior parte dei casi, non è poi tanto irrazionale e che il confine tra il bene e il male, dopotutto, è davvero sottilissimo. Insomma, ci vorrebbero più serie come Mindhunter. (Federica Carlino - Comingsoon.it)

CURIOSITÀ SU MINDHUNTER

Mindhunter di Netflix si basa sul libro degli ex agenti speciali Mark Olshaker e John E. Douglas Mind Hunter: Inside FBI's Elite Serial Crime Unit e sul lavoro di quest'ultimo nella caccia ai serial killer più pericolosi d'America, spesso da lui intervistati dopo la cattura per migliorare le tecniche di profiling. Così come Holden Ford, il personaggio interpretato da Jonathan Groff, si basa su Douglas, Bill Tench, il personaggio di Holt McCallany, si basa sull'agente dell'FBI Robert K. Ressler, il quale, oltre a essere accreditato come il padre dell'espressione "serial killer", ebbe un ruolo significativo nella profilazione dei criminali più violenti degli Anni '70.
Mindhunter è la seconda serie di David Fincher per Netflix dopo House of Cards, per la quale è stato premiato con l'Emmy per la regia del primo episodio. Coinvolto anche in questo caso come regista, Fincher è anche uno dei produttori esecutivi accanto a Charlize Theron, tra gli altri.

Mentre elenca i famigerati assassini da poter intervistare, Ford menziona l'assassino Herbert Mullin, che all'epoca stava uccidendo persone a Santa Cruz, così come Ed Kemper, uno dei personaggi principali di questa serie. I due criminali hanno infatti terrorizzato Santa Cruz per anni al punto che la polizia credeva che all'epoca fosse solo una persona a commettere tutti gli omicidi.

Kazu Hiro e il suo team di truccatori hanno trascorso sei ore a lavorare con gli attori Oliver Cooper e Damon Herriman per i rispettivi ruoli di David Berkowitz e Charles Manson, in modo che fossero la vera incarnazione degli assassini.

Le scene della prigione di Vacaville, in California, dove viene intervistato Ed Kemper (Cameron Britton), sono state girate nell'ex prigione di stato della Pennsylvania a Greensburg. Le scene con Jerome Brudos (Happy Anderson) sono state girate nella stessa struttura, in una gabbia appositamente costruita in palestra.

In una delle scene finali della prima stagione Ford incontra Kemper nella sua stanza d'ospedale. In realtà, una scena simile ha avuto luogo tra Kemper e l'agente Robert K. Ressler, che ha ispirato il personaggio di Bill Tench. Ressler prese accordi per incontrare Kemper per un colloquio approfondito e le guardie della prigione lo misero da solo con l'assassino nella cella normalmente riservata ai detenuti la notte prima della loro esecuzione. Alla fine dell'incontro Ressler premette il pulsante per chiamare la guardia ma nessuno apparve. Kemper, notando il nervosismo di Ressler, lo provocò dicendogli che avrebbe potuto ucciderlo, allora Ressler, riconoscendo la precarietà della situazione in cui si era cacciato incontrando Kemper da solo, si servì delle tecniche di negoziazione degli ostaggi che aiutò a progettare per l'FBI e mantenne l'omicida psicopatico a parlare fino a quando finalmente arrivò una guardia. Kemper in seguito affermò che stava scherzando, ma a seguito di questo incidente, Ressler cambiò i protocolli di intervista in modo che nessuno potesse mai intervistare un soggetto da solo.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI MINDHUNTER

Attore Ruolo
Jonathan Groff
Holden Ford
Holt McCallany
Bill Tench
Anna Torv
Wendy Carr
Stacey Roca
Nancy Tench
Joe Tuttle
Gregg Smith
Michael Cerveris
Ted Gunn
Lauren Glazier
Kay Mason
Albert Jones
Jim Barney
Sierra McClain
Tanya Clifton
June Carryl
Camille Bell
Cotter Smith
Robert Shepard
Hannah Gross
Debbie Mitford
LE STAGIONI DELLA SERIE
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