BARYSHNIKOV, Mikhail Nikolaievich in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

BARYSHNIKOV, Mikhail Nikolaievich

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)

BARYSHNIKOV, Mikhail Nikolaievich

Alberto Testa

Ballerino, coreografo e direttore di compagnia russo, nato a Riga il 27 gennaio 1948. Studiò alla Scuola di Ballo di Riga e a quella di Leningrado con il celebre maestro A. I. Pushkin.

Raggiunse la compagnia di balletto del Kirov nel 1967, divenendo in breve tempo solista e uno fra i più ammirati ballerini del celebre complesso. Il coreografo L. Jacobson ha composto espressamente per lui un assolo, Vestris, acuto ritratto tra il fantasioso e lo spettacolare del celebre ballerino del sec. 18°. Ha preso poi parte alla prima rappresentazione del balletto Hamlet di K. M. Sergeyev (1970) e ha danzato il personaggio di Adamo nel balletto La creazione del mondo di Vassiliov-Kasatkina (1971).

Nell'estate 1974, trovandosi in Canada con un gruppo di danzatori sovietici, rifiuta di far ritorno in Unione Sovietica. Da quel momento è iniziata la carriera vera e propria di B.: ingaggiato come primo ballerino dall'American Ballet Theatre, danza con N. Makarova, anche lei trasfuga dal Kirov leningradese, e con G. Kirkland, con la quale ha formato per un certo periodo, intorno agli anni Ottanta, una delle coppie più affascinanti del balletto classico (particolarmente nella versione dello stesso B. dello Schiaccianoci di Čaikovskij). In seguito si è trasferito al New York City Ballet (1980).

Fra le sue interpretazioni italiane più personali si ricordano: Medea, un lungo duo rappresentato la prima volta nel 1975, accanto a Carla Frac ci, al Festival di Spoleto di quell'anno (musica di S. Barber); le appari zioni a Venezia (Piazza San Marco) nella Serata a quattro (con P. Bortoluzzi, C. Fracci e G. Kirkland) e a Firenze al Teatro Comunale in Gisel le, tutte nell'estate 1975. Inoltre ha interpretato i nuovi balletti: Hamlet connotations di J. Neumeier (1976), Push comes to shove di T. Tharp, rivelatore della disponibilità di B. per il carattere; Other dances di J. Robbins, Pas de Duke di A. Ailey (1976), la sensazionale Dame de Pique, di R. Petit (Parigi 1978), Opus 19 di Robbins (1979), Rhapsody di F. Ashton (1980). Il film The Turning Point (Due vite, una svolta, 1980) di H. Ross gli ha assicurato la fama, confermandone la eccezionale bravura sul piano virtuosistico (si veda il passo a due del Don Chisciotte che chiude in crescendo il film). Successivamente ha interpretato i film Sun at midnight (Sole di mezzanotte, 1985) e Dancers (1986).

Danzatore straordinariamente dotato, con una tecnica che non conosce difficoltà, B. negli ultimi anni si è dedicato alla direzione dell'American Ballet Theatre (tournée europea nell'autunno 1988 con spettacoli per il Festival international de la danse di Parigi al Théâtre des Champs-Elysées), compagnia che ha lasciato nel settembre 1989 per dedicarsi vieppiù al teatro drammatico, riscuotendo favorevoli consensi nello spettacolo teatrale tratto da La Metamorfosi di Kafka. Medaglia d'oro a Varna (1966) e a Mosca (1969), B. ha poi ottenuto il Dance Magazine Award nel 1978.

Bibl.: Baryshnikov talks to Olga Maynard, in Dance Magazine, ottobre 1974; A. A. Knopf, Baryshnikov at work, fotografie di M. Swope, New York 1976; in Les saisons de la Danse, 12 (dicembre 1978); G. Smakov, Baryshnikov from Russia to the West, New York 1981.

© Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Riproduzione riservata

TAG

New york city ballet

Festival di spoleto

Unione sovietica

Leningrado

New york