Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno

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Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno
Johnny Boy (Robert De Niro) e, alle sue spalle, Tony (David Proval) in una scena del film
Titolo originaleMean Streets
Lingua originaleinglese, italiano
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1973
Durata112 min
Generenoir, drammatico, gangster
RegiaMartin Scorsese
SoggettoMartin Scorsese
SceneggiaturaMartin Scorsese, Mardik Martin
ProduttoreJonathan T. Taplin
Produttore esecutivoE. Lee Perry
Casa di produzioneTaplin-Perry-Scorsese Productions
FotografiaKent L. Wakeford
MontaggioSidney Levin
Effetti specialiBill Balles
ScenografiaDave Nichols
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno (Mean Streets) è un film del 1973 scritto e diretto da Martin Scorsese.

Insieme a Quei bravi ragazzi e Casinò viene considerato parte di una trilogia del regista dedicata alla mafia.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

New York, 1973. Charlie Cappa è un giovane di Little Italy, che cerca di farsi strada nell'ambiente degradato e violento che lo circonda. Suo zio Giovanni è un mafioso d'un certo peso, che lo protegge ed alle volte gli affida piccoli incarichi, in vista d'un suo futuro ingresso nella propria cosca. Il giovane, intanto si ritrova a condurre una vita sregolata e senza troppe prospettive, legato al suo scapestrato amico d'infanzia John Civello, aka Johnny Boy, malvisto dallo zio come piantagrane e inaffidabile. Johnny è pieno di debiti di gioco, ne deve anche al loro amico Tony DeVienazo, proprietario d'un baretto locale che funge da loro ritrovo. Al contempo, Charlie ha una storia con Teresa Ronchelli, cugina di Johnny, ragazza epilettica che lo zio non vede ugualmente di buon occhio.

Charlie è ben conscio della situazione e cerca di darsi una raddrizzata. Johnny diventa sempre più autodistruttivo e peggiora la situazione con i suoi creditori; Charlie è deciso ad aiutarlo e tratta un accordo con Michael Longo (strozzino con cui Johnny s'era invischiato). Ma Johnny pare non esser in grado di racimolare neppure due soldi e l'amico gli viene in contro di tasca propria.

L'incontro per il pagamento è fissato nel locale di Tony. Purtroppo Johnny scialacqua quasi tutti i soldi nel bar restando con dieci dollari. Michael va su tutte le furie e gli salta addosso finché Johnny non reagisce puntandogli contro la pistola, costringendolo quindi ad uscire dal locale.

Charlie e Johnny convengono che per un po' sarà meglio per loro abbandonare il quartiere, almeno finché non si saranno calmate le acque, e Teresa insiste per seguirli. Tony di nascosto presta loro la propria auto ed i tre hanno modo così di allontanarsi dal quartiere. Non sanno però di essere seguiti da Michael e dal suo sgherro Jimmy Shorts il quale, alla prima occasione, comincia ad aprire il fuoco sulla vettura, colpendo Johnny al collo e Charlie alla mano, provocando quindi un incidente in cui resta ferita anche Teresa. Il film si chiude con Charlie e Teresa che vengono caricati su un'ambulanza, sopraggiunta dopo l'arrivo di un'auto delle polizia verso cui Johnny, riuscito ad uscire dalle lamiere della loro auto, era andato incontro volatilizzandosi e lasciando perciò un voluto alone di mistero sulla sua effettiva sorte.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Johnny Boy è anche il nome del padre di Tony Soprano, protagonista della serie televisiva I Soprano, la quale ha frequenti collegamenti con la filmografia di Scorsese
  • Il personaggio di Charlie Cappa porta lo stesso cognome della madre di Scorsese, che a sua volta appare nel film, nella scena in cui Teresa ha l'attacco epilettico, in cui la madre oltretutto recita delle battute in siciliano.
  • Jimmy Shorts, lo scagnozzo che alla fine spara a Johnny Boy, è interpretato dallo stesso Scorsese.
  • Per tutta la durata del film si possono notare dei poster, attaccati alle pareti dei vari locali, relativi a diverse città italiane, tra le quali Palermo, Messina, Firenze, Napoli e Ustica. Ciò rafforza la componente autobiografica dell'opera.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha una colonna sonora molto ricca che alterna canzoni della tradizione lirica e napoletana con brani soul e rock 'n roll.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 1974,[1] nel 1997 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[2]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato ben accolto dalla maggior parte dei critici; alcuni lo hanno addirittura definito una delle pellicole americane più originali di tutti i tempi. Pauline Kael è stata tra i recensori più entusiasti, definendolo "un vero capostipite, e un trionfo del cinema autoriale" oltre che "vertiginosamente sensuale".[3] Dave Kehr del Chicago Reader ha affermato che "la recitazione e il montaggio hanno una forza così originale e tumultuosa da rendere il film completamente avvincente".[4] Vincent Canby del The New York Times ha riflettuto sul fatto che "non importa quanto squallido sia l'ambiente, non importa quanto straziante sia la narrazione, alcuni film sono così dettagliati e meravigliosamente realizzati, hanno una sorta di effetto tonico che non ha alcun rapporto con l'argomento".[5] La rivista Time Out lo ha definito "uno dei migliori film americani del decennio".[6]

Retrospettivamente, Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha inserito Mean Streets nella raccolta dei suoi Great Movies e ha scritto: "In infiniti modi, fino alla minuzia dei moderni show televisivi sul crimine, Mean Streets è uno dei punti d'origine dei film moderni."[7] Nel 2013, lo staff di Entertainment Weekly lo ha eletto settimo miglior film di sempre.[8] Nel 2015, è stato classificato 93º nella lista dei 100 più grandi film americani stilata dalla BBC.[9] James Gandolfini, quando durante un episodio di Inside the Actors Studio gli è stato chiesto quale film lo avesse influenzato maggiormente, ha fatto il nome di Mean Streets, dicendo "L'ho visto 10 volte di fila...".[10]

Il sito Rotten Tomatoes gli ha dato una valutazione pari a 96% basandosi su 52 recensioni, con un punteggio medio di 8.9/10. Il consenso recita: "Mean Streets è una potente storia di peccato e colpevolezza urbana che segna l'arrivo di Scorsese tra le importanti voci cinematografiche e presenta elettrizzanti performance di Harvey Keitel e Robert De Niro."[11] Su Metacritic ha invece un punteggio di 96 basato su 11 recensioni.[12]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Quinzaine 1974 [collegamento interrotto], su 2010.quinzaine-realisateurs.com, quinzaine-realisateurs.com. URL consultato il 15 settembre 2016.
  2. ^ (EN) Librarian of Congress Names 25 New Films to National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 18 novembre 1997. URL consultato il 15 settembre 2016.
  3. ^ Kael, Pauline (1991). 5001 Nights at the Movies. New York: Holt Paperbacks. p. 473. ISBN 0-8050-1367-9.
  4. ^ Mean Streets. Archiviato il 9 giugno 2011 in Internet Archive. The Chicago Reader
  5. ^ Canby, Vincent. Oct. 3, 1973. Movie review - Mean Streets (1973) The New York Times Archiviato il 3 gennaio 2010 in Internet Archive.
  6. ^ Mean Streets (1973) Archiviato il 7 giugno 2011 in Internet Archive. Time Out London Archiviato il 26 novembre 2009 in Internet Archive.
  7. ^ (EN) Roger Ebert, Mean Streets Movie Review & Film Summary (1973), su rogerebert.suntimes.com. URL consultato il 9 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2012).
  8. ^ (EN) Movies: 10 All-Time Greatest - 7. Mean Streets (1973), in Entertainment Weekly, 27 giugno 2013. URL consultato il 9 febbraio 2017.
  9. ^ (EN) The 100 greatest American films, su bbc.com, BBC, 20 luglio 2015. URL consultato il 19 gennaio 2017.
  10. ^ (EN) Scott Collins, James Gandolfini dies at 51; actor starred in 'The Sopranos', in Los Angeles Times, 20 giugno 2013. URL consultato il 9 febbraio 2017.
  11. ^ (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 24 ottobre 2018. Modifica su Wikidata
  12. ^ (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 24 ottobre 2018. Modifica su Wikidata

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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