Mata Hari, agente segreto H21 - Film (1964)

Ricostruzione abbastanza libera delle gesta della celebre danzatrice olandese, passata alla storia per la sua attività di informatrice al soldo dei tedeschi sullo sfondo del primo conflitto mondiale. Dal film di Richard ne viene più che altro fuori l'immagine di un agente segreto per caso, che spia nei ritagli di tempo con la testa e il cuore rivolti altrove, al punto che la sua condanna appare crudelmente immotivata. La Moreau, intensa e sensualissima, trascina inevitabilmente lo spettatore dalla propria parte. Molto bravi Trintignant e Rich.

Sebbene sia verosimilmente molto romanzata rispetto alla realtà, la versione filmica (non l'unica) delle gesta della celebre spia Mata Hari, diretta da Jean-Louis Richard e scritta in collaborazione con Francois Truffaut, è un film abbastanza riuscito e gradevole. La pellicola infatti coniuga piuttosto bene la componente avventurosa con la carattarizzazione dei personaggi, oltre ad offrire una gradevole ricostruzione ambientale. Molto incisive infine le prove di Jeanne Moreau e Jean-Louis Trintignant.

Malgrado la firma di Truffaut sui dialoghi, vero motivo d'interesse, il film appare vecchiotto, lontano dall'anno di realizzazione, con una certa inclinazione al melò e al "cinema de papà" più di quanto sarebbe necessario. Per fortuna il carisma della Moreau riequilibra in parte. Piccole apparizioni per volti-culto della nouvelle vague come Jean-Pierre Léaud e Charles Denner.

Jeanne Moreau, certamente non bellissima ma di sicuro fascino magnetico, interpreta la spia più famosa al mondo, al soldo dei tedeschi (e non solo) durante lo svolgimento della Prima Guerra Mondiale. La vicenda, molto romanzata, indulge sulla "caduta" amorosa della misteriosa danzatrice di Giava, rendendola qui un personaggio per cui è difficile non parteggiare. Dialoghi di Truffaut. Jean-Paul Trintignant romantico ufficiale baffuto perso nell'amore della esotica ballerina olandese.