Mary and Max - Film d'animazione (2009)

La storia dell'amicizia (anche se di penna) tra una giovane ragazzina e un signore, due anime sole e piuttosto sfortunate, il cui cammino è pieno di ostacoli. Una pellicola toccante, delicata e triste (anche se a tratti grottesca) che non rientra sicuramente negli standard dei classici film d'animazione ma che va assolutamente vista.

Davvero un bel cartone animato! Una storia dolce, emozionante, commovente. Una storia di solitudine e disperazione, del bisogno di amicizia ed amore. Un filo sottile che lega i due protagonisti dall'Australia a Manhattan li porterà ad aprirsi l'uno con l'altro e a raccontarsi le proprie vite e i propri sentimenti. La vita è molto dura per entrambi ma è proprio lo strano e a volte debole legame che li unisce a dargli forza.

Ennesima prova, se mai ce ne fosse bisogno, che l'animazione può essere usata anche per narrare storie mature e toccanti. Mary e Max si uniscono in una corrispondenza quasi disperata, ove svuotano le rispettive frustrazioni per le loro misere esistenze. Bravissimi Hoffman e la Collette, danno vita alle rispettive tragedie senza mai cadere nel patetico. Lo stile artistico ricorda l'animazione dell'est europeo dell'inizio del secolo scorso e, tutto sommato, è una scelta originale e affascinante. Da vedere, con un bel po' di fazzoletti.

Elliot ha le mani d’oro nel trattare l’handicap psichico, tema davvero inusuale nell’animazione. Dopo Harvie, ecco ora lo struggente carteggio tra una ragazza australiana segnata dalla solitudine e un newyorkese alle prese con la sindrome di Asperger: l’incontro distante di due disperazioni che fanno una speranza. Tra situazioni esilaranti e momenti di fortissima commozione (al finale, fazzoletti pronti!), insomma tra risate e lacrime, il film ci travolge nella sua apparente fissità strutturale. Animazione splendida, fotografia formidabile.

Ci sono film d'animazione che vanno bene anche per gli adulti. Questo non è adatto neanche ai bambini. Una storia triste e a tratti macabra è impiegata per descrivere l'eccitazione derivante dall'amico di penna. In effetti l'impegno di Elliot è totale e si apprezza l'atmosfera melanconica, ma questa clayography proprio non la digerisco. Il tema della solitudine delle persone è trattato adeguatamente, ma certo non si riesce ad avere lo stesso impatto che si avrebbe con gli attori (ed è inoltre più facile da realizzare). Atipico, ma non mi piace.

Ragazzina australiana insicura e senza amici inizia una corrispondenza con un newyorchese affetto dalla sindrome di Asperger, un incontro tra outsiders da cui nasce un'amicizia che resisterà negli anni, tra alti e bassi. E' un film d'animazione ma la trama è quella di un film decisamente da audience matura, che tratta temi delicati quali la disabilità mentale, la depressione e la solitudine, addolcita (ma non troppo) da tratti grotteschi e a volte ingenui. Da guardare con scatola di Kleenex sotto mano.