Il secondo Tascabile BUR dedicato a Charlie Brown – dopo quello introduttivo di cui ho parlato in questo articolo – è sempre stato uno dei miei preferiti: in esso, infatti, sono state raccolte non varie strisce in ordine sparso con l’aggiunta di qualche tavola domenicale, come successo nell’albo precedente e in quelli successivi, bensì SOLO tavole domenicali (tranne un’unica striscia, inserita in modo da avere poi le tavole sviluppate su due pagine affiancate).
La fruizione è quindi completamente diversa e ancora più godibile: libero dalla “costrizione” della striscia quotidiana, sviluppata rigorosamente su quattro vignette di cui l’ultima costituisce l’inevitabile e divertente epilogo, Schulz si prende tutto il suo tempo, aggiunge particolari, sfrutta la maggiore “ariosità” (non saprei definirla diversamente) per preparare il terreno al colpo di coda dell’ultima vignetta, che – naturalmente – ospita anche in questo caso una battuta fulminante e spesso sorprendente ma, ripeto, in modo più “arioso”.
Va da sé che queste sono tutte valutazioni che ho elaborato MOLTO in séguito: gli albetti pubblicati dalla BUR si caratterizzavano per la mancanza assoluta di qualsiasi presentazione e non seguivano – come già accennato nel mio articolo precedente – alcun percorso cronologico, con il risultato di leggere strisce recenti alternate ad altre che risalivano a fine anni Cinquanta (ad esempio, in questo numero vediamo Sally Brown appena nata) in cui i personaggi non avevano ancora i tratti definitivi che siamo soliti associare ai Peanuts.
Valutazioni successive, dicevo: a metà anni Settanta mi limitavo a divorare questi albi, senza pormi alcun problema, perché mi piacevano un sacco.
PS: solo molti anni dopo ho capito perché fosse stata inserita la parola “domenica” nel titolo, che non sembrava collegarsi blandamente al contenuto dell’albo come in occasioni successive… era un rimando – sicuramente voluto – al fatto che il numero conteneva appunto solo tavole domenicali.