Stasera in prima tv “The King’s Man – Le origini”: così sono nati i Kingsman
Matthew Vaughn chiude la sua trilogia con un prequel, che spiega come e perché è stata creata l’agenzia di intelligence privata. Giocando un po’ con la Storia, le guerre e alcuni personaggi incredibili
Dimenticate i primi due film. Qui si viaggia indietro nel tempo. In prima visione televisiva Italia 1 manda in onda stasera in tv alle 21.20 The King’s Man – Le origini (2021). Ovvero il prequel che racconta come è nata l’agenzia di intelligence privata che ha sede in una prestigiosa sartoria di Londra.
La trilogia dei Kingsman
Matthew Vaughn ci riporta nel suo mondo di spie (basato sul fumetto The Secret Service di Mark Millar e Dave Gibbon), giocando con la Storia, la Prima Guerra Mondiale. E un manipolo di personaggi iconici che lui ci racconta a modo suo. Il risultato è un film che si discosta dai primi due – Kingsman – Secret Service (2014) e Kingsman – Il cerchio d’oro (2017) – ma che non perde il fascino del genere a cavallo tra cinefumetto e azione.
Un cast tutto nuovo con Ralph Fiennes e Aaron Taylor-Johnson
Il cast è stato interamente rivoluzionato. I protagonisti di questa terza avventura sono Ralph Fiennes (Orlando Oxford), Harris Dickinson (Conrad), Daniel Brühl (Erik Jan Hanussen), Djimon Hounsou (Shola), Rhys Ifans (Grigorij Rasputin), Aaron Taylor-Johnson (Archie Reid), Tom Hollander (Giorgio V, Guglielmo II di Germania e Nicola II di Russia), Gemma Arterton (Polly), Matthew Goode (Capitano Morton) e Stanley Tucci (ambasciatore americano).
La trama di “The King’s Man – Le origini”
Il film racconta come è nata l’agenzia di intelligence indipendente che tutti conosciamo con il nome di Kingsman. Le radici della società segreta affondano nella Gran Bretagna della Prima Guerra Mondiale. È in questo periodo che nella terra inglese nasce una generazione di guerrieri d’elite. Quando il giovane Conrad dice a suo padre che vuole partire per il fronte, lui lo convince, invece, a entrare a far parte della sua rete internazionale di spie votate a garantire la pace nel mondo.
Perché nell’oscurità, un manipolo dei peggiori tiranni e menti criminali della storia, capitanati dal misterioso quanto sfuggente Pastore, sono riuniti tutti insieme per uno scopo comune: organizzare una guerra che spazzi via milioni di vite umane. Solo Oxford potrà tentare di fermarli in una corsa contro il tempo, prima che sia troppo tardi.
Un film epico e spettacolare, ma molto moderno (che avrà un sequel)
In questo nuovo capitolo, come dicevamo, la storia ha inizio più di un secolo prima degli eventi narrati nei primi due film. Si svolge nell’ombra della Prima Guerra Mondiale e ci spiega i motivi che hanno portato alla nascita dell’agenzia Kingsman. «Volevo fare qualcosa di diverso», ha spiegato il regista-sceneggiatore-produttore Matthew Vaughn. Che è già al lavoro su una nuova avventura dei Kingsman, The King’s Man: The Traitor King. Con questo cast e ambientato durante l’ascesa al potere di Hitler.
«Volevo realizzare un’avventura spettacolare ed epica. Quando ero bambino, i cinema erano pieni di film come Lawrence d’Arabia, che erano epici senza essere mai noiosi. Ho pensato di rilanciare quel genere. Volevo togliermi questa soddisfazione». Per fare ciò, ha dovuto cambiare tono. Come rivela il co-sceneggiatore Karl Gajdusek. «Ci siamo rapidamente resi conto che avremmo dovuto scrivere un film con un tono diverso dai primi due, con un tono tutto suo. È uno straordinario mix tra una versione scandalosa, punk e tagliente della storia, e un’esplorazione piuttosto seria e commovente della quantità di morte che fu scatenata dalla Prima Guerra Mondiale».
L’ispirazione, prosegue Vaughn, è arrivata anche dal primo film di Kingsman. «Il discorso che Harry Hart pronuncia di fronte a Eggsy quando si trovano nell’ascensore spiega in un certo senso le origini della Kingsman. Ricordo che ho preso in mano una vecchia stesura della sceneggiatura, ho riletto il discorso e ho pensato “Come posso realizzare un film su quel discorso?”. E in quel momento mi è venuto in mente. Ho visto tutto il film nella mia testa e poi ho scritto il soggetto».
- Capelli corti scalati 2024: i tagli da copiare dal pixie al bob
- Gli integratori di collagene sono gli architetti del volto
- I reali di Monaco al torneo di tennis di Montecarlo
- 5 scarpe che si abbinano sempre bene ai pantaloni palazzo
- Rossetto a 60 anni: una guida a colori, finish e texture
- Letizia e Felipe di Spagna: gli highlights del movimentato royal tour in Olanda
- Mèches caramello: come addolcire i capelli in un istante
- Mèches caramello: così le portano le star sui capelli castani, biondi o scuri
- Pantaloni a palazzo e scarpe: 15 abbinamenti che funzionano
- I primi 18 anni di Suri Cruise. E la sua prima volta con il trucco