Rumór, Mariano nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani

Rumór, Mariano

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Uomo politico (Vicenza 1915 - ivi 1990). Partecipò alla Resistenza e nel 1946 fu eletto alla Costituente nelle file della DC. Deputato (1948-79), fu ministro dell'Agricoltura (1959-63) e degli Interni (1963). Segretario nazionale della DC (1964-68), si dimise da tale incarico al momento della formazione di un governo di centrosinistra da lui presieduto (1968-69); fu poi a capo di due successivi gabinetti, il primo un monocolore democristiano (1969-70) e il secondo sostenuto nuovamente da una maggioranza di centrosinistra (1970). Ministro degli Interni (1972-73), fu ancora presidente del Consiglio (1973-74) guidando un esecutivo appoggiato da DC, PSI, PSDI e PRI; nel marzo 1974 costituì un nuovo governo sostenuto dagli stessi partiti, a esclusione del PRI. Tali governi adottarono una serie di provvedimenti di politica economica per combattere l'inflazione e gli effetti della crisi energetica internazionale. Ministro degli Esteri (1974-76), fu poi coinvolto nello scandalo Lockheed e deferito alla Commissione parlamentare inquirente, che ritenne non si dovesse procedere nei suoi confronti (1977). Parlamentare europeo (1979-84), dal 1979 fu senatore.

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