La principessa ribelle – o "party princess", come la chiamavano i tabloid britannici – ha molti primati: fu la prima royal a nascere in Scozia, a Glamis Castle, la prima a tentare di sposare un divorziato - Peter Townsend, senza riuscirci -, la prima a trasmettere in TV le proprie nozze -con Antony Armstrong-Jones, nel 1960 -, la prima a finire in bikini sui giornali scandalistici e, infine, a divorziare. E se l’istitutrice che ha cresciuto lei e la sorella Elizabeth ricorda il piglio creativo e irruento di Margot, in contrasto con il carattere timido e riflessivo dell’altra, è indubbio che il legame tra le sorelle sia stato profondo e amorevole fino alla fine.

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Nata nel 1930, quattro anni dopo la futura Regina, cresce tra Windsor Castle e Kensington Palace, navigando un’infanzia dorata di giochi, pony e istitutori privati: niente scuola, come si voleva ai tempi per i membri della famiglia reale. Il Re è loro zio, il che le tiene a una distanza confortevole dal trono, ma la loro posizione cambia drasticamente nel 1936, quando Edoardo VIII decide di abdicare per poter sposare la pluri-divorziata americana Wallis Simpson, precipitando il regno nello sconcerto: il padre di Elisabeth e Margaret viene incoronato come Giorgio VI e la sua primogenita si trova ad essere prima in linea di successione. Qui le strade delle sorelle si dividono: Elisabeth intraprende un percorso di preparazione al trono, mentre da Margaret ci si aspetta solo che cresca radiosa, educata e pronta a convolare a nozze dorate. Anni dopo, ormai adulta, Margeret esprimerà dispiacere per non aver ricevuto un’istruzione più articolata. "Troppo brillante per la posizione in cui la Storia l’ha relegata", pare abbia detto Churchill: e infatti il ruolo di sorella della futura regina pare starle stretto. Margaret è appassionata di arti e di danza, è vivace, è eccentrica e a tratti allergica all’etichetta, tanto da guadagnarsi il titolo di "Her Rude Highness". Nella serie The Crown, dove il personaggio di Margaret ha grande spazio e viene interpretato in ordine cronologico da Vanessa Kirby, Helena Bonham-Carter e – nelle prossime due stagioni – da Lesley Manville, la vediamo alle prese con un’esistenza tormentata, soprattutto da vicende sentimentali. Il primo grande amore, il capitano Peter Townsend, è avversato dalla Corona e dal Parlamento in quanto divorziato: dopo attese e rimandi, e con l’opinione pubblica che fa il tifo per loro, Margaret potrebbe infine sposarlo, ma solo a patto di rinunciare ai suoi titoli e privilegi. E la principessa abbandona l’idea. "Era molto più tradizionalista di quanto volesse sembrare", dice Lady Glenconner, sua amica ed ex dama di compagnia; e forse la prospettiva di diventare una commoner leva qualsiasi attrattiva alle nozze col bel capitano. Convola invece due anni dopo, nel 1960, con l’affascinante fotografo Antony Armstrong-Jones, con cui Margaret avrà due figli.

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Come regalo di nozze, la Regina dona loro il titolo di Conti di Snowdon e un appartamento di venti stanze a Kensington Palace -l’attuale residenza di William e Kate. Inizialmente affiatati, Margaret e Antony intraprendono uno stile di vita bohemien e molto alcolico che li porta ad allontanarsi e a reciproci tradimenti: se su di lui gravano sospetti di bisessualità, tra gli amanti certi o presunti di Margaret troviamo Mick Jagger, Peter Sellers, David Niven e Warren Beatty, fino alla storia che fa saltare il banco con Roddy Llewellyn, incontrato nel 1975, più giovane di lei di diciassette anni. I due vengono paparazzati in atteggiamenti molto espliciti sull’Isola di Mustique - dove Margaret trascorre sempre più tempo - e sbattuti in prima pagina da Newsweek. L’imbarazzo nazionale e l’umiliazione pubblica del conte di Snowdon portano alla separazione nel ‘76 e al divorzio nel ‘78. Armstrong-Jones si risposa quasi subito con Lucy Lindsay-Hogg e anche il giovane Roddy, pochi anni dopo, sposa un’altra donna, la modella Tatiana Soskin. Margaret non si risposa e trascorre gli ultimi anni impegnandosi in molte opere benefiche e a sostegno delle arti. La maturità l’ha ormai consacrata a icona di stile, tanto da coniare per lei il "Margaret Look": indifferente alle mode dell’ultimo grido, mantiene uno stile personale.

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Amica e musa di Christian Dior, predilige abiti strapless per la sera e giacche dal taglio morbido e femminile, senza mai dimenticare i suoi eccentrici cappellini di piume e la sua straordinaria collezione di gioielli, che indossa anche al mattino. Accanita fumatrice e incline all’alcool, affronta una serie di infarti e un intervento al polmone che la debilitano; muore nel febbraio del 2002, a settantun0 anni, e il suo funerale viene celebrato il 15 febbraio 2002, precisamente cinquant’anni dopo il funerale del padre.