Mangia Prega Ama - Film (2010) - MYmovies.it

Mangia Prega Ama

Film 2010 | Drammatico, +13 140 min.

Titolo originaleEat Pray Love
Anno2010
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata140 minuti
Regia diRyan Murphy
AttoriJulia Roberts, James Franco, Richard Jenkins, Viola Davis, Billy Crudup, Javier Bardem Vanessa Marini, Remo Remotti, Alyxx Morgen, Michael Cumpsty, Giuseppe Gandini, Elena Arvigo, Elijah Tucker, Gita Reddy, Lucia Guzzardi, Richard V. Vogt, T.J. Power, Hadi Subiyanto, I. Gusti Ayu Puspawati, Anakia Lapae, Shona Benson, Peter Davis, Micky Dhamejani, Luca Argentero, Sd Pandey, Ritvik Tyagi, Rushita Singh, Sophie Thompson, Chiara Brunetti, Emma Brunetti, Andrea Di Stefano, Silvano Rossi, Stephanie Danielson, David Lyons, Lisa Roberts Gillan, Welker White, Ashlie Atkinson, Roberto Di Palma, Mike O’Malley, Bocker, A. Jay Radcliff, Christine Hakim, James Schram, Lidia Biondi, Tuva Novotny, Arlene Tur.
Uscitavenerdì 17 settembre 2010
DistribuzioneSony Pictures Italia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 1,92 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Ryan Murphy. Un film con Julia Roberts, James Franco, Richard Jenkins, Viola Davis, Billy Crudup, Javier Bardem. Cast completo Titolo originale: Eat Pray Love. Genere Drammatico, - USA, 2010, durata 140 minuti. Uscita cinema venerdì 17 settembre 2010 distribuito da Sony Pictures Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 1,92 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 marzo 2017

Liz Gilbert, scrittrice newyorkese di successo, lascia marito e lavoro in cerca di se stessa tra Roma, Delhi e Bali. In Italia al Box Office Mangia Prega Ama ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 3,8 milioni di euro e 1,3 milioni di euro nel primo weekend.

Mangia Prega Ama è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato no!
1,92/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,25
PUBBLICO 2,41
CONSIGLIATO NÌ
Trasposizione leggera di un romanzo dai temi complessi.
Recensione di Marianna Cappi
Recensione di Marianna Cappi

Liz Gilbert ha una bella casa a New York, un matrimonio fresco, una carriera di successo. Ma improvvisamente scopre che tutto questo non è quello che vuole e che per capire cosa cerca davvero dovrà lasciare tutto e tornare dallo sciamano balinese che le ha messo la pulce dell'insoddisfazione nell'orecchio, passando per Roma, dove vuole imparare a godersi la vita partendo dall'apprezzamento del buon cibo, e dall'India, dove vuole imparare a pregare.
Tratto dal bestseller di Elizabeth Gilbert e diretto dal regista di Nip/Tuck (ma non lo direste mai) Ryan Murphy, Mangia Prega Ama è un titolo sbrigativo, assertivo, a suo modo essenziale, esattamente come il film che introduce. Superata la sindrome Sex and the city per cui si vuol far credere che la crisi dei trent'anni possa stare nel corpo arcinoto di una star più matura, il film sfiora delle corde poco esplorate dalla commedia americana ma rientra in fretta nel giro armonico atteso.
Il capitolo italiano è inutile: un lunghissimo spot di vini, caffè e sottovesti, privo di qualsiasi ripercussione narrativa sul resto del film, in cui per giunta non c'è personaggio che, durante o dopo il pasto, non si pulisca i denti con la lingua (forse un trucco alla Stanislavskij per dare verità all'azione del "mangiare con piacere" sullo schermo?) Ma andiamo oltre. Nel secondo capitolo, quello indiano, solo parzialmente meno ornamentale del precedente, il personaggio di Richard Jenkins confessa alla protagonista le ragioni del suo essere nell'ashram di una guru (che però se ne sta più furbescamente a New York) e racconta perciò dell'ex moglie e del figlio. Il monologo è costruito in modo da lasciar intendere l'esistenza di una tragedia, che poi si rivela scampata. Ora, fare "una finta" su un argomento del genere, per far sobbalzare d'orrore lo spettatore che si stava effettivamente appisolando, è piuttosto scorretto, ma con questo passo falso il film, in realtà, rivela di sé più di quanto vorrebbe: in fondo, è tutta una finta, ci viene fatto credere a lungo che stiamo guardando un film "diverso" ma la verità (che traspare dalla locandina, obbligata alla sintesi estrema) è che si tratta dell'ennesima commedia sentimentale in cui Julia Roberts prima piange e poi ride e che l'unico incontro che conta è quello con l'uomo dei sogni (e, non c'è bisogno di dirlo, non è lo sciamano).
I temi del libro sono seri, complessi ed effettivamente attuali, ma il trattamento che il film riserva loro è sempre molto edulcorato, protetto da una ciambella di sorrisi e bambagia. La solitudine e l'emarginazione a cui la scelta di Liz la espone non dura mai più di un accenno, la sofferenza è annacquata nel gelato, la confusione stemperata nell'esotismo di una seduta di psicoterapia-lampo presso un simpatico vecchietto in mutandoni, che non può prendere l'aereo "perché non ha i denti" (nel suo nonsense, una delle battute migliori del film).

Sei d'accordo con Marianna Cappi?

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 19 settembre 2010
CalebTrask

Mangia Prega Ama, una delle più grandi delusioni cinematografiche della stagione, dovrebbe essere preso ad esempio negativo da sceneggiatori e registi in erba poiché costituisce una summa di tutti gli errori immaginabili che si possono commettere nella stesura dei dialoghi, nella distribuzione del ritmo narrativo e in ultima analisi nella comunicazione di significato al pubblico.

lunedì 20 settembre 2010
relaypse

film decisamente pessimo diviso in varie parti. la prima parte in cui non si capisce niente... Julia "campanellino" Roberts ha dei problemi esistenziali e come te li risolve? molla tutto, marito americano medioman il solito lavoro di scrittrice di fama (ma sono tutti scrittori di fama i protagonisti dei film americani? tutti scrittori con la mega villa!) e si rimette in gioco e va in [...] Vai alla recensione »

domenica 19 settembre 2010
alexia62

Solita commedia all'americana romantica,carina e divertente da guardare con le amiche anche solo per il fascino di Bardem.La Robert è sempre la stessa scontata e prevedibile,mentre sono molto belle le fotografie e le locations. Non mi è piaciuta invece l'immagine che ne esce dell'Italia. Ma che cosa pensano in America che noi non facciamo altro che mangiare,litigare per [...] Vai alla recensione »

domenica 19 settembre 2010
assunta1980

Il film è lento, lentissimo nonchè più che scontato. Se per superare la crisi una donna deve concedersi 1 anno di pausa in giro per il mondo non trovo che questa sia una soluzione vicina e concreta alle possibilità che ognuna di noi può avere per superare un problema vero. Non ho letto il libro - e non credo di leggerlo visto che ormai ho visto il film che tratta il tema con estrema superficialità [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 settembre 2010
angie81

Si fa un gran parlare di stereotipi, di 'già visto', di commedia americana per antonomasia. E allora? Forse a tanti sfugge che i luoghi, i paesaggi, le persone, le abitudini, sono filtrati attraverso il punto di vista della protagonista. Insomma i clichès sono voluti, e hanno un senso. Lei 'vede' l'Italia come un luogo in cui mangiare, in cui abbandonarsi all'imperativo categorico del 'dolce far niente', [...] Vai alla recensione »

domenica 26 settembre 2010
lisadp

Noioso alle masse!!! Ci si annoia da morire!!! La trama è scialba, la protagonista interpreta un personaggio vuoto, noioso e che sinceramente mi verrebbe da prendere a sberle, perchè non solo fa del male a se stessa, ma anche a quelli che la circondano!! I dialoghi sono pessimi, e il film non lascia niente dentro. Nemmeno la recitazione è stata molto di mio gradimento.

lunedì 20 settembre 2010
il conformista

LA Roberts è mal fotografata, scavata in volto con quei labbroni tristi in giù. Bellissimi i posti, soprattuto Bali. Buone vedute. Peccato per l'Italia con le suore fasulle ubiquite, la casa fatiscente che neanche ai primi del secolo con la proprietaria siciliana, la macchina di Argentero che risale al 1974. La Roberts è molto antipatica, un ruolo non giusto per lei, così solare e senza troppi lazzi [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 settembre 2010
gioska

“E tu, che parola useresti per descriverti?“, chiede la ragazza olandese a Elizabeth Gilbert, intenta a divorare un piatto di carbonara in una trattoria romana. Elizabeth non lo sa, tergiversa. Ci arriverà alla fine del suo cammino, troverà la parola magica. Per “Eat, pray, love” di Ryan Murphy, le parole sono tre: strazio, insopportabile, morte subitanea.

domenica 19 settembre 2010
CalebTrask

@font-face { font-family: "Cambria"; }p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal { margin: 0cm 0cm 10pt; font-size: 12pt; font-family: "Times New Roman"; }div.Section1 { page: Section1; } Mangia Prega Ama, una delle più grandi delusioni cinematografiche della stagione, dovrebbe essere preso ad esempio negativo da sceneggiatori e registi in erba poiché costituisce una summa di tutti [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 settembre 2010
zzimizz

La locandina, il viso di Julia Roberts e il titolo sarebbero già sufficienti ad allontanare qualsiasi cinefilo dotato di un minimo di buon senso da questo mieloso bon bon per quarantenni in vena di tristezze. Qualsiasi testardo che, come me, si lascia trascinare da qualche ragazza in cerca di sdolcinerie per scoprire se si, il film è DAVVERO come promette, abbandoni la tenzone: la scontatezza, già [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 ottobre 2010
paolacurci

... che l'affascinante Julia Roberts abbia accettato un ruolo così mediocre. L'unica stella che dò è alla fotografia: fosse stato un documentario senza "storia" (che poi non c'è) sarebbe risultato moooolto più interessante! I dialoghi a volte sono da adolescenti (non vorrei si trattasse di una traduzione erronea...) e alcune scene sembra che diano qualcosa per scontato (hanno forse tagliato qualche [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 febbraio 2011
marktob

A volte il miglior modo per ritrovarsi è perdersi. Partendo da questa affermazione, Mangia Prega Ama ci fa riflettere su cosa vogliamo veramente dalla nostra vita. Dopo aver letto il libro, ieri l'ho visto in Dvd e non sono d'accordo con quanto scritto dalla critica, che ne tratteggia solo i caratteri negativi. Liz, interpretata da una bravissima Julia Roberts, è in guerra con [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 settembre 2010
EDDIE DS

Una commedia che dal titolo promette bene ma poi disattende le aspettative. Una Julia Roberts alle prese con un personaggio senza struttura, che affronta un viaggio per ritrovare sestessa, ma alla fine della visione si ha la sensazione di essersi persi tutti assieme. Bei paesaggi ma che si ritrovano in qualsiasi documentario turistico. Inoltre la parte del film ambientata in Italia ne dà una visione [...] Vai alla recensione »

domenica 3 febbraio 2013
ultimoboyscout

Elizabeth è una giornalista e dovrebbe avere una vita tutto sommato appagante e soddisfacente: ha un marito che la adora, un buon lavoro e una bella casa a New York. Invece non è felice e decide di mettersi in viaggio per il mondo per ritrovare se stessa. La Roberts sgrana a più non posso i suoi grandi occhioni lungo una storia banale che non rende onore al libro da cui è [...] Vai alla recensione »

domenica 29 aprile 2012
michela papavassiliou

Tratto dal romanzo di Elizabeth Gilbert, questa pellicola racconta la storia di Liz, newyorkese di successo a cui manca qualcosa per raggiungere la felicita'. La donna lascia un matrimonio finito alle spalle e parte cosi alla volta della Citta' Eterna. Attraverso la cucina mediterranea, scopre un modo diverso di assaggiare e godere la vita. Tappa successiva l'India, dove, tra Delhi e i [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 febbraio 2011
Nalipa

Non ho letto il libro e non credo che lo leggerò dopo la visione del film, o magari lo leggo così capisco dove il fim non ha funzionato. Immagino che le tematiche trattate non siano proprio come descritte sullo schermo...me lo auguro...perché qualche frase accattivante e profonda l'ho sentita, allora? La sceneggiatura, la regia...? Peccato, con attori come: su tutti Barden - Jenkis - la stessa Roberts [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 settembre 2010
AudreyandGeorge

“Imbarcarmi”. Questo dice Liz (Julia Roberts) al suo nuovo uomo nuovo, brasiliano, trovato a Bali. Un anno alla ricerca del senso della vita ridotto all’aver semplicemente capito quale sia “la sua parola”. In effetti, ripensando a freddo ai vari elementi del film (da persona che non ha letto il libro) si evince che Liz, per tutto il tempo, cerca disperatamente di coprire il ruolo della donna forte, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 settembre 2010
Mirsina

Un film "vietato" agli italiani che si prendono troppo sul serio e che vedrano solo gli stereotipi, pizza, caffè, Napoli felinniana con i panni stesi al sole, dolce far niente, carpe diem, "spqr" (probabilmente Bossi avrà visto il film recentemente), degrado a Roma, la solita famiglia italiana...ok, il capitolo Italia è scontato, ma non ho trovato niente di ofensivo, al contrario, che ne dite dell'italiano [...] Vai alla recensione »

domenica 15 febbraio 2015
Great Steven

MANGIA PREGA AMA (USA, 2010) diretto da RYAN MURPHY. Interpretato da JULIA ROBERTS, JAMES FRANCO, JAVIER BARDEM, RICHARD JENKINS, VIOLA DAVIS, LUC ARGENTERO, BILLY CRUDUP, REMO REMOTTI, ARIENE TUR, TUVA NOTOVNY Liz è una scrittrice di opere teatrali che possiede tutto quanto una donna del XXI secolo può desiderare con passione, ma a un certo punto della sua vita scopre che è [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 luglio 2014
Trammina93

Gran bel film. Mi ci sono ritrovata per puro caso a guardarlo e devo dire per fortuna perchè è un film che vale la pena vedere. Il cast è ottimo. C'è Julia Roberts che con ogni singola frase mi cattura, la trovo molto singolare perchè è proprio bella da vedere sullo schermo, pur non essendo lei una delle donne più belle che ci siano, eppure ha sempre [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 ottobre 2015
Marco Petrini

Difficile commentare un film che affronta il più grande interrogativo della vita! Anche provarci è una grande sfida, solo che bisogna anche aspettarsi che le risposte, poi, non arrivino, come in questo caso. I dubbi su chi siamo e dove andiamo, alla fine, restano! E comunque rendere la vita alle sole tre azioni del titolo è riduttivo: il film prova a illustrare queste tre fasi, [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 luglio 2014
Perplessia

 Diversamente dalla maggior parte delle recensioni la mia a confronto sarà davvero disonesta. Parto dal presupposto che ho un debole per la Roberts, per il suo splendido sorriso e la genuinità della risata! Anche quando fa l'attrice in realtà sembra molto vera.. Credo che abbiano scelto la giusta persona per una parte magari per alcuni versi anche sacriicata in questo [...] Vai alla recensione »

domenica 17 ottobre 2010
Luigi.blu

Forse il titolo piu' appropriato per questo film dovrebbe essere "Come siamo caduti in basso", parafrasando il titolo di un film di Comencini degli anni 70. La storia cosi' come raccontata nel film dice veramente poco, anzi fa anche un po' arrabbiare vedere la volubilita' di una donna che pur avendo una vita non priva di soddisfazioni sia in ambito famigliare che in quello lavorativo, butta tutto [...] Vai alla recensione »

sabato 25 settembre 2010
swansil

Film abbastanza semplice, nell'evoluzione degli avvenimenti, nella trama e tutto..bisogna ricordare, comunque, che sia stato adattato molto bene da un libro che di profondo non ha molto, se non il fatto di essere espressione di una esperienza realmente vissuta da qualcuno. Però, non vedo perchè definirlo una "classica commediola americana leggera", anzi.

mercoledì 4 maggio 2011
Karmaelo

E' necessario rinunciare all'amore per ritrovare sè stessi? E' questo l'interrogativo che spinge la protagonista a mollare una vita di successo a New York per intraprendere un percorso spirituale che la condurrà alla tanto agognata risposta. Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Elizabeth Gilbert, è diviso in tre parti che scandiscono le tre tappe del [...] Vai alla recensione »

domenica 16 gennaio 2011
ellesic

Se non fosse per Julia Roberts probabilmente sarebbe stato inguardabile. Fino a Roma ha retto, anche se troppo superficiale. Il resto del film è stata una discesa continua dall'India a Bali. Scontato quasi tutto. Puoi trascorrere un paio d'ore senza pensare troppo.

lunedì 20 settembre 2010
M.Grace L.

Guardando questa pellicola sembra che la vera abilità di Ryan Murphy sia stata quella di riassumere 130’minuti di film nell’ ellittico titolo: “ mangia-prega-ama ”. Tre imperativi, ognuno vale un viaggio. La storia è quella di Liz (Julia Roberts), una neo-sposata scrittrice infelice di non provare più sentimenti, che spinta dall’istinto a viaggiare, acuitosi dopo l’incontro con lo sciamano di Bali [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 gennaio 2011
flaviobertoncini

mangia prega ama, questo è il titolo dell'ultima"fatica"(?) di Murphy, già autore del bellissimo "correndo con le forbici in mano". Per i primi 20 minuti del film(che lo sceneggiatore dedica alla descrizione del personaggio della Roberts e al suo stato d'animo) la protagonista si fidanza e poi si lascia con mezza New York, poi le viene l'idea [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 marzo 2012
shinyval86

Non sono per niente d'accordo con le altre opinioni espresse su questo film, e vi spiego subito perché. Qualcuno ha detto che la pellicola non è come il libro: io dico che questo film stesso è un libro, e come tale ha bisogno di essere "letto" e guardato con la mente aperta oltre che con gli occhi. Se cercate la solita commedia vivace, o il solito cliché di [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 settembre 2011
Cenox

Si son visti sicuramente film peggiori di questo ma in quanto a stereotipi espressi durante l'arco del film è difficile da battere. Sarà anche perchè viene presa in considerazione l'Italia, in cui vi è la massima concezione del dolce far niente...mah...! La storia della protagonista Roberts, nei panni di una donna che dopo aver divorziato, è delusa dalla [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 settembre 2010
paapla

Mangia prega ama, di Ryan Murphy ha il taglio e la fotografia di un documentario National Geographic. Dedico a Ryan Murphy il detto latino “Ne sutor ultra crepidam [iudicet]” (letteralmente: “Il calzolaio non giudichi al di là della scarpa” per i molti luoghi comuni visti e sentiti in 120 minuti. Non basta un cast d’eccezione che corre da Julia Roberts a Javier Bardem, fino a Richard Jenkins e Billy [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 settembre 2010
salman

Film terribile! Lo spessore psicologico della protagonista Julia Roberts è inesistente, l'attrice non fa che piangere o sorridere con aria sognante per tutto il film, che è decisamente troppo lungo e prolisso - anche se dopo circa 10 minuti ti viene già voglia di andartene. La parte ambientata in Italia è oscena, mostra l'Italia come "spaghetti e trippa" e stupidi personaggi che mangiano e ridono tutto [...] Vai alla recensione »

martedì 21 settembre 2010
queenfranci

Noioso, lento, pieno di luoghi comuni. Errati per altro, visto che nelle scene ambientate a Roma, il romanesco è sostituito dal siciliano. Vorrebbe essere, nelle intenzioni, un film odeporico sulla crescita personale e la ricerca del sè, risulta essere al contrario una serie di accadimenti concatenati senza reale filo logico. Gli attori purtroppo esagerati nella rappresentazione delle proprie emozioni [...] Vai alla recensione »

sabato 18 settembre 2010
marezia

Non lo so io, è un titolo questo? In linea con la qualità MEDIOCRE dei film sentimentali, romantici, ritenuti dai nostri critici in genere "brillanti", "brillanti" mi verrebbe da dire come... al sole. Bah, penso proprio che rientri nella categoria dei PERDIBILI E SENZA RIMPIANTO.

venerdì 17 settembre 2010
luigi8421

Sono da poco tornato a casa. Il film è carino, certo, ma sinceramente ho trovato tante lacune. Innanzitutto l'estremo modo di rappresentare l'italia e i romani. Troppo stereotipato. Sembra che dalla mattina alla sera non facciano altro che mangiare dormire e divertirsi. La parte in India è troppo lenta e noiosa. La parte a Bali sembra troppo scontata e prevedibile.

mercoledì 3 novembre 2010
Gertrude

Se qualche straniero prende per il culo gli italiani ora so perchè! Questo film è pieno stereotipi sull'Italia... che triste cosa... 

sabato 18 settembre 2010
gialla54

Decisamente questa pellicola non vale i soldi del biglietto. Non conosco il romanzo da cui è tratto, ma il film, inutilmente lungo, è caratterizzato da dialoghi ridicoli e riprese cartolina  banali ed irritanti. Più di 130 minuti in attesa dell'inevitabile happy end a bordo della barchetta verso l'isoletta della felicità.

martedì 6 settembre 2011
Francesca72

Che schifezza! GLi italiani che fanno la figura dei fancazzisti, che passano il tempo dal barbiere e non fanno che mangiare. Gli indiani lì a pregare mentre la guru sta a New York coi soldi. Julia Roberts, con la faccia rifatta come se non bastasse la bocca larga che si ritrova. Mi dispiace per chi ci ha speso i soldi per vederlo.

lunedì 20 settembre 2010
M.Grace L.

Guardando questa pellicola sembra che la vera abilità di Ryan Murphy sia stata quella di riassumere 130’minuti di film nell’ ellittico titolo: “ mangia-prega- ama ”. Tre imperativi, ognuno vale un viaggio. La storia è quella di Liz (Julia Roberts), una neo-sposata scrittrice infelice di non provare più sentimenti, che spinta dall’istinto a viaggiare, [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 settembre 2010
gigiodepiro

Evitatevelo se potete!

martedì 27 dicembre 2011
Maria F.

Non riesco ad esprimere il mio disappunto per aver scelto di passare il tempo - che è un preziosissimo bene - a guardare questo film decisamente brutto, lungo e senza senso. Povera "scrittrice", che pena mi fa pensarla a ritrovare sa e stessa fra viaggi a sfondo culinario e viaggi in Paesi dove la fame esiste veramente per i locali. Per lei la "profonda scrittrice" - con le tasche piene di soldi- [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 marzo 2011
Farchios

Non ci posso credere........non ci posso credere che si sia riusciti a mettere insieme una serie preticamente interminabile di stereotipi...dovunque ti giri ne trovi uno..la bella ragazza che cerca se stessa...Roma....l'India....la meditazione......il viaggio. Personalmente uno dei film piu brutti ed irritanti degli ultimi anni. Spero solo che bardem si sia fatto coprire d'oro, in tal caso avrebbe [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 gennaio 2011
Deca495

dopo cinque minuti che era arrivata in italia sono uscito dalla sala fra conati di vomito

mercoledì 29 settembre 2010
greg2

Più che soffermarmi sulla pochezza di questo film stereotipato e pieno zeppo di banalità e luoghi comuni, vorrei soffermarmi sull'immagine che questo simpatico regista è riuscito a dare dell'Italia. E' vergognoso che un paese meraviglioso come il nostro (pur con insormontabili problemi ma che nulla hanno a che vedere con la trama del film) venga descritto in maniera [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 luglio 2011
Mamie

venerdì 22 ottobre 2010
ince-asi

Decisamente brutto, noioso e stereotipato. Non spreco altre parole perchè ho dedicato anche troppo tempo per un film così. Vado al cinema tutti i mercoledì di coppa ma qui all'uscita ero pentito di non aver preferito le partite.

lunedì 1 aprile 2013
Laura999

sono rimasta orrendamente scioccata da questo film!! me lo avevano presentato come bello ma non lo è affatto! fa un sacco di pregiudizi su noi italiani e ci presenta come dei cazzoni che non fanno niente dalla mattina alla sera a parte mangiare e insultare le persone. punto PRIMO: NON SIAMO OMOFOBI!!!!! le donne italiane sono donne di mondo e di certo non giudicano le persone per il loro orientamento [...] Vai alla recensione »

sabato 26 maggio 2012
luisasb

Se ieri non fossi stata costretta a letto dall'influenza sicuramente non sarei arrivata alla fine del film. Era lì da un po' fra i film da vedere, ma dovevo aspettare un momento in cui ero sola perché mio marito già non sopporta Julia Roberts... in più aveva letto qualche recensione del film e non aveva alcuna intenzione di vederlo.

domenica 19 dicembre 2010
ozne_la

Lo stesso commento detto ad alta voce del capolavoro di Eisenstein - con conseguente standing ovation - si potrebbe adattare a questo film inutile. 'Nuff said.

lunedì 18 ottobre 2010
eghoiste

Un film praticamente INUTILE, scontato senza senso privo anche della pur minima emozione. RISPARMIATE I VOSTRI EURI!!! A presto

FOCUS
INCONTRI
venerdì 17 settembre 2010
Edoardo Becattini

Dimenticate le quarantenni tutte edonismo e gioia di vivere di Sex & The City. Alle nuove scrittrici newyorkesi di successo non bastano le avventure con giovani attori off Broadway e una sessione di chiacchiere a colazione per superare una crisi esistenziale. La nuova terapia prevede invece un viaggio intorno al mondo alla riscoperta di se stessi e del piacere legato ai bisogni primari del corpo, dello spirito e del cuore.

INCONTRI
giovedì 16 settembre 2010
Gabriele Niola

Il salto dal cinema alla tv è prassi per molti registi ma il contrario è un'impresa ben più difficile. È nota infatti la ritrosia dei grandi studios ad aprirsi ai professionisti che vengono dalla televisione, anche in un momento come questo in cui le serie televisive sembrano molto più in forma delle stanche produzioni cinematografiche. E Ryan Murphy sta cercando di far proprio questo. Creatore di due tra le più brillanti serie degli ultimi anni (Nip & Tuck e Glee), aveva già tentato il passaggio sul grande schermo con Correndo con le forbici in mano e ora ci riprova con Mangia prega ama, adattamento [...]

Frasi
"Se riesci a fare un pò di spazio nella tua mente si apre una porta, e allora sai cosa fa l' universo? Ti inonda...e tutto il resto non conta più."
Una frase di Richard (Richard Jenkins)
dal film Mangia Prega Ama - a cura di Valeria
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Curzio Maltese
La Repubblica

Quanti luoghi comuni possono stare in un film di due ore e venti? Parecchi, a giudicare da Mangia Prega Ama. L' ultima mega produzione con Julia Roberts protagonista è un Atlante De Agostini degli stereotipi raccolti a ogni angolo del mondo. Certo, se la regia del televisivo Ryan Murphy non fosse un po' troppo lenta, ce ne sarebbe stato anche qualcuno in più.

Thomas Sotinel
Le Monde

Pour se remettre d'une série d'échecs sentimentaux (elle a divorcé de Billy Crudup, n'arrive pas à s'entendre avec James Franco), Julia Roberts décide de se plier à ces commandements. Elle obéit au premier dans les trattorie italiennes et aux deux derniers à Bali. C'est là qu'elle rencontre Javier Bardem. On ne se donnera même pas la peine de donner les noms des personnages.

Roberto Nepoti
La Repubblica

Quanti luoghi comuni possono stare in un film di due ore e venti? Parecchi a giudicare da Mangia Prega Ama. L' ultima mega produzione con Julia Roberts è un Atlante De Agostini degli stereotipi raccolti a ogni angolo del mondo. Ci sono spaghetti a pioggia, gli italiani che gesticolano sempre e inseguono le ragazze straniere urlando volgarità, ma poi si fidanzano in casa con la bella olandese per avere [...] Vai alla recensione »

Betsy Sharkey
The Los Angeles Times

If there is one constant in "Eat Pray Love," the imperfect yet beautifully rendered adaptation of Elizabeth Gilbert's memoir on a year of heartbreak and healing starring Julia Roberts — it is this: There will be tears. Happy tears, sad tears, tears of relief, tears of regret, gut-wrenching sobs, really almost any variation imaginable — and that's just the guy in the next row who didn't think he'd [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Era dai tempi di Erin Brockovich che Julia Roberts non sosteneva un film tutto da sola, sulla forza del suo carisma personale e della sua presenza scenica: e per due ore e venti la diva più pagata d’America mette il suo voltaggio a disposizione di un ruolo che è piaciuto ai sei milioni di lettori (in maggioranza lettrici) nei soli Stati Uniti del best seller da cui è tratto questo film, un road movie [...] Vai alla recensione »

Cinzia Romani
Il Giornale

«Pretty Woman» invecchia e, alle soglie degli anta, cerca consolazione a tavola e al tempio, senza farsi mancare l'amore (le over cinquanta sono le più gettonate nel mondo videoporno). Ecco cosa succede se l'approccio americano alla sfera dei sentimenti inscena il percorso interiore d'una divorziata, la sempre bella Julia Roberts, che parte cercando se stessa.

NEWS
VIDEO
mercoledì 9 febbraio 2011
Nicoletta Dose

Una ricetta per star bene e ritrovare se stessi? Darsi ai piaceri della cucina italiana, meditare in India e innamorarsi in Indonesia. Così consiglia la scrittrice Elizabeth Gilbert, autrice del romanzo Mangia, prega, ama, il best seller al quale si è [...]

LIBRI
domenica 3 ottobre 2010
Fabio Secchi Frau

La recensione *** La vita non è certo rose e fiori per Liz Gilbert, quarantenne moglie newyorkese in carriera che poi diventa infelice divorziata in una città che non riconosce più come sua. Per voltare pagina si mette a viaggiare.

[LINK] FOTO
giovedì 27 agosto 2009
 
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