Bones and All, la recensione del film di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet e Taylor Russel | Sky TG24

Bones and All, il film di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet è su Sky. La recensione

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

Il  cannibalico road movie, tratto dall’omonimo romanzo di Camille De Angelis, è in prima tv  stasera alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K. Una sorprendente e indimenticabile love story, tra poesia e antropofagia, premiata alla Mostra del cinema di Venezia per la miglior regia. Da applausi la protagonista femminile Taylor Russell, vincitrice del Premio Marcello Mastroianni

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Sopra roghi gravidi succhiami respiri ultimi/E dopo mangiami/Angeli in grida armoniche/Celestiali spiriti/Mai si saziano/il grande amore cannibale divora me”, cantava Gianni Nannini su un testo vergato da Isabella Santacroce. E Bones and All è un film che ti consuma l’anima come i grandi amori.  Dopo il successo di pubblico e critica alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Bones and All di Luca Guadagnino, vincitore del Leone d'argento alla regia,  è  in prima tv lunedì 27 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K al cinema da oggi,  Dopo Suspiria, l’omaggio al capolavoro di Dario Argento non abbastanza compreso da critica e pubblico, ancora una volta il regista dimostra il suo immenso talento nel raccontare le adolescenze inquiete, le emozioni, i turbamenti degli outsider di chi vive ai margini della società e non comprende quale sia il suo posto nel mondo. Basti pensare ai confusi e (in)felici protagonisti della miniserie We Are Who We Are. Ma questa volta il cineasta palermitano riesce nel miracolo di coniugare la poesia con l’antropofagia.

Bones and All, dal libro al film

Capisci subito che Bones and All, trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Camille De Angelis, non è un All you can eat e tanto meno un pranzo di gala. Con quei quadri di paesaggi made in Usa sospesi fra tralicci e campi di grano, gli armadietti del campus e le studentesse intente a provare smalti per unghie color febbre di rame o glassa alla cannella, l’incipit inganna lo spettatore. Qualcuno potrebbe credere di assistere a una versione arty di Ragazze a Beverly Hills. E invece Maren Yearly (interpretata dalla canadese Taylor Russell,  premiata alla Mostra del Cinema di Venezia come miglior attrice emergente) azzanna il dito dell’amichetta con la ferocia di una pantera. Insomma, bye bye  teen comedy. Il film di Guadagnino e, altresì, un vorace viaggio al termine della notte. Una famelica incursione nelle pulsioni più oscure e perturbanti della psiche umana. Ma è anche una riflessione sincera e potente su quanto sia complicato diventare ciò che si è.  

BONES AND ALL (2022)

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Bones and All di Guadagnino presentato a Roma. Il servizio di Sky Tg24

 Timothée Chalamet e Taylor Russell, un grande amore cannibale

eDal Maryland all’Ohio, dall’Indiana al Minnesota, dal Kentucky all’Idaho, Bones and All ti scarrozza per gli States tra i mesi di maggio e agosto. Un tour senza troppi confort, con la consapevolezza di quanto sia doloroso e complicato non avere il controllo delle proprie pulsioni. La vita può essere assai dura e desolata se ti senti un mostro affamato di carne umana. Solo l’incontro con qualcuno che ha il tuo stesso appetito può cambiare le carte in tavola. Sicché nell’America della presidenza Reagan, mentre i Kiss sono in tour con Lick it Up, Maren incontra il cannibale dei suoi sogni. Non è il raffinatissimo Hannibal Lecter, capace di trasformare persino il cervello umano in una pietanza gourmet, ma lo scapigliato Lee che ha il volto di Timothée Chalamet, che  dopo Chamami col tuo nome. Beautiful Boy e Dune, si conferma uno degli attori più versatili e talentuosi della sua generazione. Insomma, anche gli antropofagi hanno un cuore e non tentano di divorarselo a vicenda. La coppia cannibalica ambirebbe a vivere come tutti e almeno per un po’ vorrebbe evitare di ingurgitare tartare di razza umana. Ma un sinistro personaggio di nome Sully dal look spaventoso è in agguato. Si sa, bisogna sempre diffidare di chi parla di sé in terza persona.

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Bones and All, Orrore e romanticismo secondo Guadagnino

Tra il sangue che cola dagli abiti e sul pavimento e i corpi mutilati a colpi di morsi, Bones and All trabocca si sequenza forti, ma non si tratta di una violenza gratuita. Anzi la ferocia ferina mostrata dai due protagonisti, per contrasto, amplifica la dolcezza e l’alchimia tra due anime perse che condividono la stessa, insaziabile passione.  Una relazione profonda che arriva sino all'osso. D'altronfe  "Omnia vincit amor", scriveva Virgilio. E a volte l’amore è più forte della fame e magari pure della morte.

 

 

 

 

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