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Sons of Liberty, su History la miniserie che racconta la rivoluzione americana

Su History (canale 407 di Sky) Sons of Liberty, miniserie che racconta le azioni di un gruppo di ribelli americani contro l’Inghilterra per ottenere l’indipendenza

pubblicato 3 Marzo 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 17:52

History Channel, in America, continua a produrre serie tv che raccontino eventi storici e che possano incuriosire il pubblico: Sons of Liberty, miniserie in tre parti in onda da questa sera alle 21:00 su History (canale 407 di Sky), è il racconto di come nel 1770 un gruppo di ribelli americani abbia dato il via alla rivoluzione che ha portato, nel 1776, alla Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America.

Protagonisti della miniserie tv, infatti, sono i componenti di un gruppo sovversivo chiamato, appunto, Sons of Liberty, che opera a Boston e che ha come obiettivo quello di danneggiare la Gran Bretagna, che costringe gli americani a dover obbedire alle loro imposizioni.

Samuel Adams (Ben Barnes) è colui da cui, quasi inconsapevolmente, parte la battaglia contro la Gran Bretagna: nel tentativo di cancellare i suoi debiti, dà il via ad una protesta che porterà alla realizzazione da parte degli americani di essere sotto il controllo britannico. Diventa quindi il leader che, aiutato dal cugino ed avvocato John Adams (Henry Thomas, protagonista di “E.T.”), dovrà decidere come agire per liberare il popolo americano.

Il gruppo è composto da personalità che sarebbero entrate nella Storia: Paul Revere (Michael Raymond-James, True Blood e C’era una volta) è un veterano della guerra franco-indiana che si unisce ai ribelli e che diventa famoso per la cavalcata di mezzanotte, la “Midnight Ride” con la quale avvertì gli alleati dell’arrivo degli inglesi; John Hancock (Rafe Spall) è invece l’uomo più ricco di Boston, che ha fatto soldi come spedizioniere e che inizialmente è contattato dagli inglesi per controllare i Sons of Liberty. Quando, però, i britannici iniziano ad inasprire i controlli anche sulle sue flotte, chiederà aiuto proprio a Samuel.

Joseph Warren (Ryan Eggold, The Blacklist) è il medico che aiuta entrambe le parti, come il Generale Thomas Gage (Marton Csokas), mandato dagli inglesi in America per sedare la rivolta, e sua moglie Margaret (Emily Berrington), mentre Benjamin Franklin (Dean Norris, Breaking Bad), noto scienziato, è il rappresentante delle colonie britanniche al Parlamento inglese, costretto a tornare a casa, dove aiuterà i ribelli.

Nella serie ci sono anche George Washington (Jason O’Mara), John Pitcairn (Kevin Ryan), militare inglese che si trova a Boston, il capitano Thomas Preston (Shane Taylor), anche lui britannico e Peter Salem (Jimmy Akingbola), afroamericano che ha preso parte alla battaglia.

La miniserie racconta gli eventi che hanno portato alla guerra ed al Secondo Congresso Continentale, nel quale è stata firmata la dichiarazione d’Indipendenza, come il celebre Boston Tea Party, quando Samuel ed altri compatrioti, travestiti da pellerossa, attaccano una nave inglese nel porto di Boston distruggendo il carico di thè che trasportava. Episodi che, all’interno della miniserie, permettono al pubblico di seguire la rivoluzione che ha permesso all’America di diventare indipendente.

Sons of Liberty è andato in onda due mesi fa in America, con ascolti superiori ai 2,8 milioni di telespettatori. History ha sottolineato che la miniserie non è una ricostruzione dettagliata degli eventi, ma vuole drammatizzare i fatti favorendone il racconto. Nonostante questo, qualcuno ha criticato l’imprecisione della miniserie, che però resta affascinante e capace di mostrare come un gruppo di ribelli sono riusciti a dare via alla Rivoluzione che ancora oggi gli americani considerano storicamente parlando uno tra i propri eventi fondamentali.

Sons of Liberty