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Auto elettriche
Non solo app: via libera al pagamento della ricarica con il Pos

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È entrato in vigore oggi il nuovo regolamento AFIR (Alternative Fuels Infrastructure Regulation, regolamento sull’infrastruttura dei carburanti alternativi), approvato lo scorso settembre dall’Unione Europea, che indica agli stati regole precise per potersi dotare di un’infrastruttura che consenta una maggiore diffusione della mobilità elettrica. Il regolamento fa parte delle iniziative volte a raggiungere gli obiettivi del piano europe “Fit for 55” per la riduzione delle emissioni inquinanti.

Pagamenti liberi. La novità principale, almeno per quanto riguarda la ricarica delle auto elettriche, è che tutti i nuovi stalli dovranno offrire un sistema di pagamento elettronico che permetta a chiunque di effettuare il rifornimento con smartphone e/o carta di credito/debito, senza essere vincolato ad abbonamenti o contratti con soggetti terzi, che si tratti di un gestore o di una Casa automobilistica. Come in un qualsiasi distributore di benzina o gasolio, per intenderci. Sulle colonnine con potenza inferiore ai 50 kW (quelle in corrente alternata da 11 o 22 kW) si dovrà poter pagare anche con QR Code, o strumenti analoghi.

2024_afir_ricarica_02

Colonnine trasparenti. Allo stesso modo, la tariffa applicata dovrà essere esposta chiaramente prima di iniziare la ricarica, e con essa eventuali costi extra per la sessione, tariffe aggiuntive per l’occupazione della colonnina al termine della ricarica. Resta comunque possibile accedere a prezzi più convenienti tramite convenzioni e contratti sottoscritti con altri soggetti. Se una colonnina offre la funzione di autenticazione automatica (come la Plug and Charge), dovrà sempre essere possibile per l’utente scegliere di non utilizzare questa funzione. Le nuove norme dell’AFIR si applicano a tutti gli stalli di ricarica installati dal 13 aprile in poi. Tutti quelli costruiti in precedenza, ma solo se con potenza di uscita superiore ai 50 kW, dovranno essere aggiornati con queste funzionalità entro il 1 gennaio 2027.

L’infrastruttura. Il Regolamento AFIR definisce anche altri obiettivi relativi all’infrastruttura di ricarica. Innanzitutto, tutte le colonnine pubbliche presenti in ogni stato dovranno mettere a disposizione, cumulativamente, 1,3 kW per ogni veicolo elettrico a batteria immatricolato sul suo territorio, e 0,80 kW per ogni auto plug-in. Sono previste deroghe quando la quota di auto elettriche immatricolate supera il 15%. La copertura minima di punti di ricarica accessibili al pubblico sul territorio di ogni stato deve prevedere una distanza massima di 60 km tra una stazione e l’altra lungo la rete stradale centrale TEN-T (Trans European Network Transport), composta da nove corridoi centrali, di cui quattro che passano anche in Italia. Entro il 31 dicembre 2025, inoltre, ogni gruppo di colonnine dovrà fornire una potenza di uscita complessiva di almeno 400 kW, e avere almeno un punto da 150 kW. Entro il 2027 la potenza complessiva dovrà essere di almeno 600 kW.

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C’è chi si sta già mettendo in regola. Oltre alle colonnine Free to X presenti lungo la rete autostradale, fin da sempre dotate di Pos per il pagamento con carte di credito/smartphone, aumentano anche gli stalli “aperti” di Ewiva, la joint venture tra Enel X e gruppo Volkswagen: dall’inizio dell’anno il servizio è stato reso disponibile in 113 stazioni, pari a oltre 400 punti di ricarica (circa un terzo di quelle totali), dislocate in oltre 60 province italiane.

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