CITTA’ DELLA PIEVE, IL M5S SI CHIAMA FUORI DALLA PARTITA ELETTORALE. NE’ CON RISINI NE’ CON IL PD. QUANTI VOTI IN LIBERA USCITA… | Prima Pagina - Periodico Indipendente del Sud Senese, del Trasimeno e dell'Orvietano

CITTA’ DELLA PIEVE, IL M5S SI CHIAMA FUORI DALLA PARTITA ELETTORALE. NE’ CON RISINI NE’ CON IL PD. QUANTI VOTI IN LIBERA USCITA…

giovedì 18th, aprile 2024 / 10:42
CITTA’ DELLA PIEVE, IL M5S SI CHIAMA FUORI DALLA PARTITA ELETTORALE. NE’ CON RISINI NE’ CON IL PD. QUANTI VOTI IN LIBERA USCITA…
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CITTA’ DELLA PIEVE –  Il Movimento 5 Stelle si chiama fuori dalla competizione elettorale amministrativa. Con un comunicato diffuso a mezzo social, i pentastellati fanno sapere che a differenza di 5 anni fa, quando appoggiarono convintamente la lista Risini, questa volta non lo faranno, perché per scelta nazionale non intendono partecipare a coalizione “contigue con le destre”. E pur avendo scelto, a livello nazionale, di schierarsi nel campo progressista non intendono nemmeno parteicoièpare però a coalzione “contigue a Italia Viva”. Non solo: nello specifico di Città della Pieve neanche ad una alleanza con il Pd che negli aprocci tentati “ha sbagliato tempi, modi e contenuti”, compresa la scelta del candidato sindaco, imposta e non condivisa, come avrebbe dovuto essere, con la eventuale coalizione. Questoi scrivono in sostanza i 5S pievesi, per i quali “sono venute meno le condizioni essenziali e i presupposti per costruire un fronte comune”. Quindi niente “campo largo” a Città della Pieve.
Quanto all’appoggio a Risini nel 2019, il M5S pievese fa comunque delle precisazioni, ricordando che all’epoca “contribuì fattivamente alla stesura del programma di quella lista, anche indicando candidature condivise” e riconoscendo “all’attuale amministrazione una gestione collaborativa e in totale autonomia rispetto ad ingerenze esterne, l’impegno profuso dal Sindaco, i risultati positivi raggiunti e i progetti interessanti che vuole portare avanti”. Ma adesso il M5S ha una collocazione politica diversa e regole interne diverse rispetto a 5 anni fa. Da qui i saluti a Risini. Nessun appoggio, neanche dall’esterno.
Con il Pd – al di là della contiguità dello stesso con Italia Viva, che è uno dei paletti insormontabili per i pentastellati – il M5S ribadisce che “non ci sono stati i tempi e la volontà di lavorare su un programma dettagliato e condiviso se non su puri e semplici auspici su macro obbiettivi sulle cui intenzioni nessuno sarebbe contrario. Nella bozza del suddetto e non condiviso programma”. Non solo:  “Il M5s a Città della pieve avrebbe dovuto rinunciare alla battaglia sul nostro presidio ospedaliero, avremmo dovuto accettare la chiusura imposta dalla giunta Marini e perseguita dalla giunta Tesei” così si legge nel comunicato che si conclude con una frase perentoria:
“Per queste ragioni il M5s a Città della Pieve non farà alleanze con le liste che si presenteranno alle prossime elezioni comunali”. Il che significa nessun appoggio a Risini, né a Marco Cannoni, né a Lucia Fatichenti, i tre candidati in lizza.
I voti del M5S sono in libera uscita. In parte andranno probabilmente ad ingrossare il partito dell’astensione, ma il resto?
Nel 2019 Risini vinse con 2.477 voti pari al 60,2%, e nel conto c’erano anche i voti dei 5 Stelle. Stavolta Risini almeno una parte di quella fetta mancherà.
Alle politiche 2022, ultime elezioni in ordine di tempo, il M5S ottenne circa 400 voti (397 per la precisione) pari al 10,6%. Il Centro destra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati) si attestò a quota 1.343 pari al 35%, mentre il Pd, da solo prese 1.121 voti pari al 30%, Italia Viva (con Azione) 335, pari al 9% e Alleanza Verdi/Sinistra 155, pari al 4,2%.  E’ vero che al momento anche la sinistra a sinistra del Pd, che nel 2019 espresse la candidata a sindaco Simona Fabbrizzi, non figura nella coalzione di Marco Cannoni, e anche quelli potrebbero essere voti in libera uscita…
Sulla base delle elezioni precedenti (comunali e politiche) Risini sembra essere ancora in vantaggio, ma con i 5S non più a sostegno e la lista Fatichenti a disturbare probabilmente più lui (di cui è stata la vicesindaca) che il Pd, la partita può rivelarsi più aperta e meno scontata di quanto possa sembrare sulla carta.
Nel 2019 a favorire la vittoria di Risini fu anche la “fronda” degli scriccioliani all’interno del centro sinistra. Stavolta esattamente come i 5S anche queste due componenti potrebbero starsene fuori o guardare altrove abbandonando il sindaco attuale. Coisa peraltro di cui si ha già sentore per non dire la certezza. Cannoni era il vice di Scricciolo nella legislatura 2014-2019 e quella frattura potrebbe essere ricucita. Si vedrà. Intanto la campagna elettorale si scalda.
m.l. 
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