LONDRA - Con una decisione a sorpresa, oggi il primo ministro irlandese Leo Varadkar ha annunciato le sue dimissioni. Il Taoiseach (come si chiama in lingua gaelica il leader di governo) ha annunciato in una conferenza stampa improvvisata a Dublino di lasciare “per motivi personali e politici, ma soprattutto politici”, senza però andare nei dettagli.“È tempo di passare il testimone a qualcun altro che abbia il coraggio di sostituirmi per portare aria fresca e vitalità al partito e al governo”, ha detto Varadkar visibilmente provato dal suo stesso annuncio, “anche se non è mai il momento giusto per dimettersi.
Lo so che questa decisione potrà sorprendere in molti e deludere altri. Tuttavia, dopo cinque anni su questa poltrona, ora non mi sento più la persona adatta a guidare il Paese”. Varadkar ha aggiunto che le sue dimissioni da leader del suo partito di governo Fine Gael sono ad effetto immediato, mentre rimarrà Taoiseach fino a quando non verrà eletto il suo successore. Una scelta che verrà fatta dal suo partito in elezioni interne: “Il mio successore avrà due mesi di tempo per preparare le elezioni locali (che si terranno a giugno in Irlanda, ndr) e le elezioni europee”.
Le dimissioni a 45 anni
Varadkar, che lascia a soli 45 anni, ha fatto intendere che le elezioni generali dell’anno prossimo non saranno anticipate. Secondo i sondaggi, i repubblicani di Sinn Féin, l’ex braccio politico dei terroristi dell’Ira, sembrano in testa nelle intenzioni di voto, e sarebbe una vittoria storica come quella di due anni fa in Irlanda del Nord, una prima volta assoluta. Tuttavia, in Irlanda c’è un sistema elettorale di stampo proporzionale e dunque saranno cruciali le alleanze, come lo sono state sinora: il partito di Varadkar, Fine Gael, è in coalizione di governo con l’altra formazione centrista, Fianna Fáil, con il quale si spartiscono le cariche di governo, alternando le proprie figure.
Per questo stesso motivo, Varadkar era subentrato al precedessore Michéal Martin (di Fianna Fáil) nel dicembre 2022, dopo esser stato primo ministro già dal 2017 al 2020, diventando all’epoca il più giovane Taoiseach di sempre, a 38 anni. Noto per il suo acceso europeismo e per parlare molto spesso con toni franchi e provocatori, è anche il primo leader irlandese della storia dichiaratamente gay.
