L'amante russo: Film Cielo, trama, cast, romanzo, note - The Wom
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L’amante russo: Una passione semplice nel film Cielo tratto da un romanzo di Annie Ernaux

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Prosegue su Cielo il ciclo di film Lo sguardo di lei con L’amante russo, un’opera di Danielle Arbid che racconta la storia della relazione clandestina tra un diplomatico russo e una giovane madre francese. Da un romanzo di Annie Ernaux.

Cielo trasmette il 24 marzo il film L’amante russo della regista Danielle Arbid. Si tratta del quinto lungometraggio scelto per la nuova stagione di Lo sguardo di lei, un ciclo di otto titoli diretti da altrettante registe donne. Ogni film è introdotto da Rocío Muñoz Morales nei panni della cliente di uno psicanalista.

Sceneggiato dalla stessa regista Danielle Arbid, il film Cielo L'amante russo racconta la storia di Hélène e Aleksandr, una donna e un uomo che condividono un'intensa relazione clandestina. Lui, un diplomatico russo, è sposato e ciò fa sì che i loro incontri siano brevi ma intensi, tormentati dal presentimento del distacco. Lei, madre, sviluppa una sorta di dipendenza nei confronti dell'amante, nonostante non abbiano nulla in comune, oltre la passione. Aspetta la sua chiamata e il momento in cui si vedranno, facendo sì che ogni cosa che lo riguardi, dagli occhi ai suoi ricordi d'infanzia, diventino per lei preziosi.

Un romanzo senza tempo

Il film Cielo L'amante russo è tratto dal romanzo Passione semplice della scrittrice Annie Ernaux. Ha raccontato la regista Danielle Arbid: "Sono innamorata del romanzo. Per molto tempo, ne ho portato una copia sempre con me. Era come se fosse mio e ne regalavo una copia a tutti i miei conoscenti che si erano appena innamorati. Dal mio punto di vista, offre un'immagine perfetta, precisa e meravigliosa dell'amore appassionato”.

“Ho cominciato allora a lavorare a una sceneggiatura in cui volevo raccontare quanto si è fortunati quando ci si innamora, su quali montagne russe emotive l'amore comporti, sull'assoluta perdita di controllo, su quanto si idealizzi l'amato. Ho adattato la storia ai giorni nostri: il romanzo di Ernaux è senza tempo. Volevo che la protagonista aspettasse il suo amante ovunque, non solo a casa, dal momento che le moderne tecnologie, a partire dal telefono cellulare, permettono di essere raggiunti in qualsiasi posto. Hélène può aspettare Aleksandr in qualsiasi angolo del mondo, anche se il mondo intorno a lei sembra restringersi sempre più dal momento in cui comincia a vivere in eterna attesa".

Il poster del film Cielo L'amante russo.
Il poster del film Cielo L'amante russo.

Senza alcun giudizio morale

Il personaggio di Hélène, la protagonista del film Cielo L’amante russo, sembra essere come stordita dallo stato di quasi assedio che vive, una condizione dolce e insidiosa al tempo stesso. “La relazione è per lei pura dopamina, una droga. In definitiva, è una donna che si sottomette per amore ma è una sua decisione, una sua scelta. Non è vittima della situazione ma ne è volontariamente artefice”, ha sottolineato Danielle Arbid.

“Nell'epoca del #MeToo, il film potrebbe essere frainteso e non incontrare l'approvazione generale: del resto, è accaduto anche al libro quando è stato pubblicato. Basterebbe però vederlo per capire come ho affrontato il tutto. Sono cresciuta in una società orientale, quella libanese, con tutti i suoi lati positivi e negativi. Ho imparato a guidare quando avevo dodici anni e andavo in discoteca già da ragazzina. Sono stata molestata da diversi uomini più grandi, i miei genitori non c'erano, c'era una guerra civile in corso e io ho sperimentato sia il sesso sia la violenza”.

“Come tutte le donne, ne porto ancora le cicatrici. Istintivamente, sono una donna indipendente. Il romanzo, così come il film, non prova a spiegare le cose. La passione probabilmente implica la volontà di sottomissione all'altro, sia uomo sia donna, senza indugi. Il giudizio morale non c'entra niente", ha concluso la regista.

La regista Danielle Arbid.
La regista Danielle Arbid.

I due protagonisti

Protagonisti principali del film Cielo L'amante russo nei panni di Hélène e Aleksandr sono l'attrice Laetitia Dosch e il ballerino russo Sergei Polunin. Ha raccontato la regista Danielle Arbid a proposito dei due: "Ho avuto bisogno che entrambi si fidassero di me e seguissero le mie indicazioni. Laetitia è un'attrice dallo spirito libero e molto intelligente. Grazie alla sua disponibilità, mi sono divertita a trasformarla anche fisicamente. L'ho fatta diventare bionda, avvicinandola in qualche modo ad Annie Ernaux ma anche a Catherine Deneuve quando ha girato La chamade, a Gena Rowlands o a tutte le eroine bionde di Bunuel. Doveva restituire l'immagine della femme fatale, della donna sicura di sé”.

“Per quanto riguarda Sergei, è stato il destino a farci incontrare. Non avevo ancora trovato un attore russo e stavo per assegnare la parte a un tedesco. Poi ho pensato a una fotografia di Sergei apparsa sulla copertina di una rivista inglese tanto tempo fa. Ho provato a contattarlo ma chi si occupava del casting in Russia me lo ha sconsigliato: "Ma è come un dio, è inavvicinabile". Il resto è storia: lavorare con Sergei mi ha permesso di lasciarmi andare molto con la fantasia. La sua personalità complessa e sfuggente era perfetta per l'immagine che volevo trasmettere di Aleksandr".

L'amante russo: Le foto del film

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