The New Toy - Film (2022) - MYmovies.it

The New Toy

Film 2022 | Commedia, 112 min.

Regia di James Huth. Un film con Jamel Debbouze, Daniel Auteuil, Simon Faliu, Alice Belaïdi, Anna Cervinka. Cast completo Titolo originale: Le nouveau jouet. Genere Commedia, - Francia, 2022, durata 112 minuti. Uscita cinema mercoledì 1 novembre 2023 distribuito da Europictures. - MYmonetro 2,71 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 20 ottobre 2023

Un'esilarante, toccante e genuina commedia familiare in cui un ragazzino imparerà a sue spese che ci sono cose che il denaro non può comprare. In Italia al Box Office The New Toy ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 8,1 mila euro e 6,9 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,71/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,56
PUBBLICO 3,06
CONSIGLIATO SÌ
Una commedia guidata dalla presenza lunare di Debbouze e fondata sul classismo della società francese.
Recensione di Roberto Manassero
mercoledì 25 gennaio 2023
Recensione di Roberto Manassero
mercoledì 25 gennaio 2023

Sami, venditore ambulante della periferia di Parigi, squattrinato e in attesa di un figlio dalla compagna Alice, trova lavoro come sorvegliante in un grande magazzino e per caso anche la soluzione ai suoi problemi. Impacciato e pasticcione, viene notato da Alexandre, figlio dell'imprenditore milionario Philippe Étienne, ragazzino viziato e segnato dalla morte della madre, che lo pretende come "regalo di compleanno" e lo fa portare nel suo palazzo per usarlo come giocattolo. Lusingato dal denaro offertogli, Sami accetta di farsi sfruttare pur di tornare a casa da trionfatore, ma non sache tutti i suoi amici sono in sciopero proprio contro Étienne e che un video che riprendeva la sua umiliazione comincia a girare in rete. Al tempo stesso, però, il suo rapporto con Alexandre cambia di segno e porta il ragazzino ad affezionarsi finalmente a qualcuno...

Una commedia guidata dalla presenza lunare di Jamel Debbouze e fondata sul naturale classismo della società francese.

In The New Toy (versione italiana, ma per qualche ragione diventata inglese, dell'originale Le Nouveau jouet, cioè il nuovo giocattolo) c'è uno spirito da commedia classica, o forse sarebbe meglio dire da "cinéma de papa", riprendendo la definizione con cui negli anni '50 i critici dei «Cahiers du cinéma» e futuri registi della Nouvelle Vague definivano i film dell'industria cinematografica francese dell'epoca. Film, ça va sans dire, ben confezionati, ben intenzionati, vecchi nelle idee e molto spesso (non sempre per la verità, anche se Truffaut e compagni faticavano ad ammetterlo) anche nello stile.

Nulla che non si possa adattare, nonostante i 70 e passa anni di distanza, alla commedia del regista e sceneggiatore James Huth, che è il remake di un celebre film degli anni 70, Professione... giocattolo (1976), diretto da Francis Veber e interpretato da Pierre Richard, e non a caso è tarata su conflitti sociali vecchi di decenni, con un divario tra poveri e ricchi da operetta (o da sophisticated comedy hollywoodiana, ma purtroppo senza troppa sofisticatezza) e con un contrasto tra operai e padroni da mondo pre-globalizzazione (vale a dire quello degli anni '70...).

Pazienza, si dirà: ieri come oggi film come The New Toy non hanno il compito di andare a fondo delle questioni sociali, e nel caso della società francese ne deridono giustamente gli aspetti più superficiali (ed è un fatto, del resto, che il classismo sia una realtà che condiziona ogni aspetto della vita in Francia, soprattutto a Parigi).

In questo caso, però, il problema è soprattutto il tono scelto dal regista, particolarmente condizionato dalla comicità di Jamel Debbouze, il quale raffigura da sempre lo stereotipo del figlio di immigrati un po' ingenuo e un po' canaglia, consapevole della propria condizione subalterna ma disponibile a venire a patti -in modo possibilmente arrendevole - con quello stesso mondo che lo sfrutta e lo lusinga.

La metafora del film è evidente, come lo è del resto la raffigurazione di una banlieu degradata ma tutto sommato piacevole, segnata da una vita chiassosa, comunitaria e popolata di figure buffe e giusto un po' violente (c'è molta più acutezza sociologica in Come un gatto in tangenziale, per intenderci...). La stessa presenza incongrua di Debbouze negli ambienti milionari degli Étienne (e Daniel Auteuil è un patriarca rigido e immancabilmente dal cuore d'oro), vestito trasandato, ben felice di fare lo schiavo eppure capace di rivendicare i propri diritti e unico in grado di mettere al suo posto l'anaffettivo Alexandre, non si scosta mai da un qualunquismo di maniera. Basti vedere la gag sulla Fontana di Duschamp (ancora?) o i duetti tra il marocchino Sami e il maggiordomo di Alex, anch'egli magrebino ma impegnato a fare di tutto per cancellare le sue origini...

C'è il mondo di oggi, in The New Toy, ma è ancora raccontato con le modalità di un racconto di ieri, fatto di semplici e facili opposizioni forse all'epoca efficaci. Nel film è sempre chiaro chi è lo sfruttato e chi lo sfruttatore e non esiste problema o tensione che un po' di affetto, un abbraccio o un parto non possano risolvere: tutto è facile, semplice, qua e là piacevole, come un gioco di cui si conosce già tutto - remake o non remake - e del quale ci si annoia in fretta.

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FOCUS
FOCUS
mercoledì 1 novembre 2023
Simone Emiliani

L’improvviso risveglio. È quello di Sami nel magazzino dove lavora come guardiano notturno. Si trova davanti Alexandre, l’unico figlio dell’imprenditore milionario Philippe Étienne. Ormai non desidera più nulla perché ha tutto. Spider-man e Venom sono già lontanissimi. Gli vengono suggeriti (in realtà sono già ‘maschere umane’) ma lui vuole, come regalo di compleanno, un giocattolo ancora più umano e così sceglie Sami. La gestualità incontrollata, frenetica, fisica di Jamel Debbouze mostrata con il tè al mercato dove è venditore ambulante, i movimenti in cui fa finta di perquisire un cliente o i dialoghi immaginari con i manichini improvvisamente si interrompono. Alexandre lo sceglie come il proprio giocattolo e lo costringe ad essere messo dentro un pacco dono.

Se Robin Williams in L’uomo bicentenario era un robot che cercava di essere simile agli umani, Sami lotta con tutte le proprie forze per restare aggrappato alla sua vera identità. Non c’è la magia di un corpo-adulto tornato bambino (ancora Williams in Jack ma anche Tom Hanks in Big dopo che è diventato grande) ma invece il rifiuto iniziale di quello sterminato spazio-gioco che invece somiglia a un cimitero. Nella stanza di Alexandre si contaminano visioni futuriste con quelli dei manga. Sembra il parco giochi domestico ideale. Invece quella grande villa è spesso buia, con corridoi spettrali e senza uno spiraglio di luce. Al contrario il quartiere dove vive Sami è coloratissimo. Tutti si conoscono, nessuno ha segreti. Neanche a casa sua dove le discussioni con la moglie Alice, arrivata all’ottavo mese di gravidanza, sono ascoltate benissimo dai vicini che spesso intervengono.

The New Toy ha il tono di una favola senza tempo e la sua storia potrebbe idealmente uscire da un romanzo dell’Ottocento. Parla di paternità, del lutto, di solitudine, infelicità e di scarti tra classi sociali differenti. Niente di nuovo quindi rispetto all’originale, Professione…giocattolo (1976) di Francis Veber o del primo remake Giocattolo a ore (1982) di Richard Donner. Con il primo condivide il tema della spersonalizzazione e poi della ribellione dell’individuo con un sottotesto politico, con il secondo lo scarto tra il potere del denaro e l’amicizia dove c’era un richiamo, neanche troppo indiretto, al cinema di Frank Capra.

 

Dopo Pierre Richard e Richard Pryor, Jamel Debbouze diventa il ballerino impazzito di questa nuova versione diretta da James Huth. Ma nell’oscurità invece c’è la grande prova di Daniel Auteuil, tutta in sottrazione, quasi invisibile già dalla scena iniziale del funerale dove la presenza della foglia appare come un richiamo alla piuma di Forrest Gump. Forse la sua interpretazione, sulla falsariga di quella di Michel Bouquet del film di Francis Veber, è l’elemento meno contemporaneo che possa esistere. Ma la scena della camminata a piedi nudi col figlio regala un tono nuovo a un film anche crudele (la scena della caccia, il video di Sami diffuso sui social) ma che ha anche tocchi di coinvolgente umanità già dalla scena in cui l’uomo e Alexandre si fanno il bagno vestiti nella vasca. Huth trova diverse analogie con il cinema di Nakache-Toledano e in particolare Quasi amici. La corsa in Maserati di Philippe e Driss viene forse omaggiata nella scena della fuga con la macchinetta di Alexandre.
 

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 4 novembre 2023
Raffaele Meale
Quinlan

In Francia, dove è stato distribuito nelle sale oltre un anno fa (il 19 ottobre del 2022, per l'esattezza), The New Toy è conosciuto come Le Nouveau jouet, e per quanto il titolo inglese non sia che la traduzione letterale dell'originale è abbastanza sorprendente che chi ha acquistato per l'Italia i diritti di sfruttamento del film non abbia voluto o saputo cogliere il vero significato dell'intestazione [...] Vai alla recensione »

sabato 4 novembre 2023
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

L'intraprendente Sami vive felicemente in un variopinto quartiere della periferia parigina, con la moglie Alice in attesa di partorire. Si arrabatta inventandosi i lavori più ingegnosi, come il venditore ambulante di una rivoluzionaria teiera a due beccucci. Quando finalmente trova stabilità come guardiano notturno in un grande magazzino, tutto cambia perché riceverà una stramba richiesta da parte [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 novembre 2023
Redazione
Le Journal du Dimanche

Per far fronte ai suoi debiti, Sami trova lavoro come guardiano alle Galeries Lafayette di Parigi. Una sera si addormenta tra gli scaffali e finisce per essere scelto dal figlio del gran capo dei magazzini, in cerca del regalo per il suo compleanno. Sostenuta dalla regia da cartoon di James Huth, questa commedia per famiglie (a dire la verità un po' lunga) mette in contrapposi- zione il mondo di chi [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 novembre 2023
Alessandra De Luca
Avvenire

Sami vive felicemente in un quartiere della periferia parigina, la moglie e circondato da vicini e amici, tirando a campare con i lavori più ingegnosi. Quando diventa guardiano notturno in un grande magazzino il figlio del proprietario, l'uomo più ricco di Francia, il suo nuovo regalo di compleanno. Diretto da James Huth, interpretato da Daniel Auteuil e Jamel Debbouze, presentato ad Alice nella città, [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 novembre 2023
Stefano Giani
Il Giornale

Il neo orfano Alex, viziato dal papi miliardario, sceglie come regalo di compleanno un arabo bizzarro e pasticcione delle banlieue. Il gioco degli equivoci inizia in sordina e banalmente, ma evolve verso contenuti più «profondi», pur senza rinunciare alla risate per cui il film nasce. Sulle commedie, i francesi sono troppo avanti rispetto al resto del mondo.

martedì 31 ottobre 2023
Luca Pacilio
Film TV

Sami vive la sua precaria vita di periferia quando il figlio dell'uomo più ricco di Francia lo sceglie come nuovo giocattolo. Fiacchissimo remake di Professione... giocattolo (1976) di Francis Veber, The New Toy, se conferma la conversione della cinica commedia originale in racconto edificante, preferisce però indulgere sul registro della favoletta, permettendosi di citare Calvino e il suo barone rampante [...] Vai alla recensione »

mercoledì 25 ottobre 2023
Massimiliano Meucci
Cinematographe

The New Toy (in lingua originale, Le Nouveau jouet) è la commedia diretta da James Huth (Per fortuna che ci sei, Lucky Luke) con la sceneggiatura ad opera dello stesso Huth con la collaborazione di Sonja Shillito (Hellphone, Dead End). Il progetto, remake del film Professione... giocattolo del 1976 di Francis Veber, riflette goliardicamente (con tanta serietà) sulle differenze sociali, sviluppando [...] Vai alla recensione »

martedì 24 ottobre 2023
Veronica Orciari
Sentieri Selvaggi

The New Toy (discutibile versione "italiana" di Le nouveau jouet) nasce come secondo remake del classico francese Professione...giocattolo (1976), il cui titolo originale era Le jouet, esordio alla regia del poi fortunato autore di commedie Francis Veber. Il primo remake,ì americano, Giocattolo a ore (Richard Donner, 1982), aveva trasferito l'ambientazione originale appunto negli Stati Uniti.

lunedì 23 ottobre 2023
Mattia Pasquini
Ciak

Tra i titoli di Alice nella città più vicini, c'è sicuramente il The New Toy di James Huth presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023. Remake del Professione... giocattolo del 1976 di Francis Veber, con Pierre Richard, il film sarà nelle sale italiane dal 1 novembre, distribuito da Europictures. Un'occasione per godere di una commedia familiare dai temi molto attuali e seri, per quanto trattati [...] Vai alla recensione »

NEWS
GUARDA L'INIZIO
sabato 28 ottobre 2023
 

Una commedia francese leggera che riflette sul divario sociale contemporaneo e soprattutto sulla paternità. Da mercoledì 1 novembre al cinema. Guarda l'inizio del film »

TRAILER
martedì 10 ottobre 2023
 

Regia di James Huth. Un film con Jamel Debbouze, Daniel Auteuil, Simon Faliu, Alice Belaïdi, Anna Cervinka. Da mercoledì 1 novembre al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
giovedì 28 settembre 2023
 

Un'esilarante, toccante e genuina commedia familiare in cui un ragazzino imparerà a sue spese che ci sono cose che il denaro non può comprare. Vai all'articolo »

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