Ragazza ricoverata per meningite dopo la festa, i titolari della discoteca: «Quella sera c’erano oltre trecento ragazzi.Noi siamo tranquilli» - Corriere delle Alpi

Ragazza ricoverata per meningite dopo la festa, i titolari della discoteca: «Quella sera c’erano oltre trecento ragazzi.Noi siamo tranquilli»

Alla Lanterna Verde di Tonadico si è svolta la festa degli studenti feltrini: «Nessuna comunicazione ci è arrivata dall’azienda sanitaria»

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Ragazzi in coda all’ambulatorio per la profilassi 

«Quella sera in discoteca ci saranno stati circa 300 ragazzi. Difficile dire con precisione quanti fossero, anche perché da una certa ora l’entrata è gratuita e non si strappano più i biglietti. Comunque non siamo preoccupati, nè siamo allarmati. In tanti anni di attività ne abbiamo viste di tutti i colori».

Così dicono i titolari della discoteca Lanterna Verde di Tonadico in Primiero dove sabato 16 marzo si è svolta la festa organizzata dagli studenti di almeno quattro scuole superiori di Feltre, a cui hanno partecipato anche altri ragazzi della zona del Trentino.

La festa

Una festa che era stata organizzata nei minimi dettagli dagli studenti tanto che avevano previsto anche un servizio di navette per portare al locale e poi riportare a casa i partecipanti.

Ma, malgrado queste accortezze, c’è sempre l’imprevisto dietro l’angolo. E quanto accaduto lo dimostra.

La discoteca di Tonadico è molto conosciuta negli ambienti giovanili del Feltrino: in mezz’ora infatti si può facilmente raggiungere e la festa studentesca è un po’ una tradizione da diverso tempo.

La festa è riuscita se si guarda al numero di ragazzi presenti che hanno potuto divertirsi e ballare senza alcun problema fino all’alba. Tranquilli anche i genitori che sapevano che sarebbero tornati a casa con i pulmini che avevano noleggiato per l’occasione.

La preoccupazione

Ma la gioia della festa si è trasformata in preoccupazione per molte famiglie quando il 25 marzo mattina hanno saputo cosa è accaduto.

I gestori della Lanterna verde però non si dicono preoccupati. «A noi l’azienda provinciale trentina dei servizi sanitari non ci ha detto nulla, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione. Anzi abbiamo saputo della cosa perchè nostra figlia è nella classe frequentata dalla ragazza feltrina che è in ospedale. Per cui abbiamo saputo che all’istituto comprensivo stamattina (il 25 per chi legge, ndr) il personale medico ha somministrato ai compagni di scuola e a chi è stato in gita scolastica con la studentessa malata in Germania l’antibiotico previsto per scongiurare la comparsa della malattia. Sappiamo anche che è stato detto ai ragazzi di monitorare le loro condizioni di salute, ma non dovrebbero esserci problemi».

Il locale pubblico, quel sabato 16 marzo, era comunque al completo e la festa è durata fino alle 4 del mattino. «Siamo tranquilli, quindi, per ora non siamo interessati da alcuna procedura di prevenzione», concludono i gestori del locale. «E d’altra parte sono cose che possono succedere. In tanti anni di attività ne abbiamo viste tante. Di certo questa situazione non ci preoccupa. Andiamo avanti come di consueto. Sicuramente in paese adesso tutti ci fermeranno per chiederci come è andata».

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