DuckTales - Avventure di paperi

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DuckTales - Avventure di paperi
serie TV d'animazione
Logo originale
Titolo orig.DuckTales
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti
RegiaAlan Zaslove, Steve Clark, David Block
SceneggiaturaCarl Barks, Michael Keyes, Ken Koonce, David Weimers
Char. designJill Colbert, Ed Gombert, Ron Scholefield, Toby Shelton
MusicheRon Jones, Mark Mueller
StudioWalt Disney Television Animation
ReteDisney Channel, Toon Disney
1ª TV18 settembre 1987 – 28 novembre 1990
Stagioni4
Episodi100 (completa)
Durata ep.22 min
Rete it.RaiUno
1ª TV it.1988
Episodi it.100 (completa) (4 stagioni)
Durata ep. it.22 min
Dialoghi it.Andrea De Leonardis, Emilio Schroeder, Vittorio Amandola, Ruggero Busetti
Studio dopp. it.Gruppo Trenta (st. 1), Royfilm (st. 2-4)
Dir. dopp. it.Renzo Stacchi, Germana Dominici, Ludovica Modugno
Seguito daDuckTales (2017)

DuckTales - Avventure di paperi (DuckTales) è una serie animata statunitense prodotta da Walt Disney Television Animation utilizzando i tanti personaggi nati intorno alla figura di Paperon de' Paperoni. Questa serie fu la terza prodotta dalla Disney per la televisione. L'episodio pilota fu trasmesso per la prima volta negli Stati Uniti il 18 settembre 1987 su Disney Channel, mentre il centesimo e ultimo episodio venne trasmesso il 28 novembre 1990.[1][2] In Italia, la serie è stata trasmessa in prima visione su RaiUno dal 1988, e replicata in numerose emittenti televisive come Canale 5, RaiDue, e i canali pay TV Toon Disney e Disney Channel.

La serie è stata seguita dallo spin-off Darkwing Duck, in cui uno dei personaggi di DuckTales, il pilota Jet McQuack, ha abbandonato Paperopoli per trasferirsi a St. Canard. Un lungometraggio animato basato sulla serie, intitolato Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta, è uscito il 3 agosto 1990.

Disney ha realizzato un reboot della serie, anch'esso intitolato DuckTales[3][4][5], in onda su Disney XD dall'agosto 2017 al marzo 2021.

Dal 24 marzo 2020, la serie è disponibile sulla piattaforma Disney+ (con i primi 5 episodi ridoppiati, ma esclusi gli episodi Paperino e la mummia vivente e La guerra privata di Jet).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Paperone e i nipotini nella sigla iniziale

La storia degli episodi ruota intorno alle avventure di Paperon de' Paperoni e dei suoi adorabili nipotini Qui, Quo e Qua. Nonostante sia il papero più ricco del mondo, Paperone è alla costante ricerca di nuove ricchezze, inoltre deve spesso difendere il suo patrimonio dagli attacchi dei cattivi che in ogni modo cercano di rapinarlo. In definitiva ci sono molte tracce che sono state usate per le trame dei differenti episodi: Paperone scopre qualcosa su un antico tesoro o su un'antica popolazione e parte alla loro ricerca; Paperone ha un problema con uno dei suoi affari e quando va per rimediare al problema si ritrova a vivere un'avventura; Archimede Pitagorico ha inventato qualche nuova macchina, ma questa viene rubata e usata in malo modo, oppure impazzisce; Paperone perde ogni sua ricchezza, spesso a causa della Banda Bassotti, e deve lottare per riaverla; Cuordipietra Famedoro cerca di superare Paperone e diventare il papero più ricco del mondo; Amelia cerca di rubare la Numero Uno.

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di DuckTales - Avventure di paperi.

La prima stagione 1987-1988 di DuckTales è composta da 65 episodi. La stagione successiva (1989-1990) è composta dai due special (poi divisi in puntate regolari) "Time is Money" e "Super DuckTales", di due ore ciascuno. 18 episodi formeranno la stagione seguente, per poi giungere all'ultima di 7 episodi del 1990. Queste quattro stagioni portano la serie a un totale di 100 episodi, facendo di DuckTales uno dei più lunghi show Disney a episodi, nonché la serie Disney animata più lunga di tutti i tempi.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di DuckTales.

I personaggi principali della serie sono Paperon de' Paperoni e i suoi pronipoti Qui, Quo e Qua. Paperone appare nella serie come un freddo uomo d'affari, si autodefinisce come "il più astuto degli astuti, il più duro dei duri", ma nonostante tutto dimostra di voler molto bene alla sua famiglia. Qui, Quo e Qua sono anche i nipoti di Paperino, ma quest'ultimo appare poche volte nel corso della serie (infatti si è arruolato in marina e ha affidato Qui, Quo e Qua a Paperone fino al suo ritorno). I tre paperetti si dimostrano subito molto vivaci e iperattivi, ma anche acuti e intelligenti: fanno parte delle Giovani Marmotte.

Altri personaggi che appaiono anche nei fumetti sono Archimede Pitagorico, Gastone Paperone, Doretta Doremì (inizialmente chiamata col nome originale Goldie), Amelia, Cuordipietra Famedoro e la Banda Bassotti.

La serie ha anche introdotto molti personaggi originali come Jet McQuack, la tata dei nipotini (Bentina Beakley) e sua nipote Gaia (di aspetto fisico uguale a Ely, Emy, Evy) (adottata poi da Paperone come quarta nipote), la Giovane Marmotta Tonty, il maggiordomo Archie, il papero delle caverne Bubba e il contabile Fenton Paperconchiglia alias il supereroe Robopap.

In alcuni episodi appaiono anche alcuni personaggi provenienti dai fumetti ma normalmente associati a Topolinia. Troviamo infatti Pietro Gambadilegno con il suo socio Sgrinfia negli episodi "Fuga nel tempo" e "La Corona Perduta di Genghis Khan". In "La perla del potere", "Avventure sui mari" e "La Maschera di Ferro" compare solo Gambadilegno. Il diabolico Macchia Nera invece si trova solamente nell'episodio "Macchia Nera e l'aereo invisibile".

Sigla[modifica | modifica wikitesto]

La sigla originale The DuckTales Theme, fu scritta da Mark Mueller e cantata da Jeff Pescetto. La versione italiana manteneva la stessa melodia originale e venne interpretata da Ermavilo.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Voce originale Doppiatore italiano
Paperon de' Paperoni Alan Young Gigi Angelillo Gianfranco Miranda (ridoppiaggio ep. 1-5)
Qui Russi Taylor Paola Giannetti (ep. 1-65)
Laura Lenghi (ep. 66-100)
Monica Vulcano (ridoppiaggio ep. 1-5)
Quo Giuppy Izzo (ep. 1-65)
Laura Lenghi (ep. 66-100)
Monica Volpe (ridoppiaggio ep. 1-5)
Qua Roberta Paladini (ep. 1-65)
Laura Lenghi (ep. 66-100)
Valeria Vidali (ridoppiaggio ep. 1-5)
Gaia Antonella Rinaldi
Antonella Baldini (ep. 99-100)
Jet McQuack Terence McGovern Carlo Reali
Roberto Pedicini (ep. 99-100)
Bentina Beakley "Tata" Joan Gerber Germana Dominici
Vanna Busoni (ep. 99-100)
Paperino Tony Anselmo Franco Latini[6]
Gastone Rob Paulsen Gianni Williams
Bubba Frank Welker Gianni Williams
Francesco Pezzulli (ep. 78)
Fabrizio Manfredi (ep. 83)
Gandra Dee Miriam Flynn Loredana Nicosia
Mamma Bass June Foray Paola Giannetti
Cristina Grado
Ludovica Modugno
Archie Chuck McCann Raffaele Uzzi
Mario Bardella (ep. 37)
Archimede Pitagorico Hal Smith Gil Baroni
Michele Kalamera (ep. 100)
Cuordipietra Famedoro Hal Smith Romano Ghini[7]
Paolo Buglioni (ep. 99-100)
Fenton Paperconchiglia Hamilton Camp Massimo Rinaldi
Amelia June Foray Gabriella Genta

I primi 5 episodi, composti da dialoghi mai doppiati, per la pubblicazione su Disney+ sono stati ridoppiati parzialmente nelle scene inedite e di raccordo. Gli unici doppiatori del cast originale sono Carlo Reali su JetMcQuack e Raffaele Uzzi sul maggiordomo Archie.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Ideazione e sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Prima degli anni ottanta la Disney non aveva ancora imposto la propria presenza negli show d'animazione di breve durata - i trenta minuti - fino a quando non vennero realizzate serie come I Gummi e I Wuzzles, ma solo con l'avvento di DuckTales arrivò il primo vero e duraturo successo in questo formato d'intrattenimento[8].

Inizialmente la serie doveva avere una struttura completamente diversa da quella che ebbe alla fine, ovvero uno show seriale di un'ora di durata, ma grazie alle pressioni di Bob Jacquemin su Michael Eisner fu la prima serie a essere prodotta in syndication, di breve durata ed eccezionalmente senza la presenza regolare di Paperino, rendendo così Paperone il protagonista della serie[9] e aprendo la strada ad altre fortunate serie tv che sarebbero state prodotte in anni successivi, come Cip & Ciop agenti speciali, TaleSpin e i due ideali spin off di DuckTales: Darkwing Duck e Quack Pack, per finire Ecco Pippo! e Bonkers gatto combinaguai[8].

Il tesoro del sole d'oro fu mandato in onda il 18 settembre 1987 negli Stati Uniti come lungometraggio (con numerose scene tagliate) e poi ritrasmesso, in forma episodica e integrale, a novembre dello stesso anno.

Al progetto avrebbe dovuto collaborare anche l'animatore e disegnatore italiano Romano Scarpa, che presentò un test di prova. Tuttavia, l'animazione italiana avrebbe richiesto costi e tempi di realizzazione più elevati rispetto agli studios asiatici su cui si appoggiò la Disney, così venne affidato il lavoro agli animatori giapponesi di Tokyo Movie Shinsha.[10]

Ambientazione[modifica | modifica wikitesto]

Gli episodi della serie sono spesso ambientati a Paperopoli, una città immaginaria del Calisota, uno stato americano inventato da Carl Barks; qui abita gran parte dei personaggi della serie. Paperopoli è una città costiera abbastanza grande, anche se la posizione geografica non è mai stata indicata.

Impatto[modifica | modifica wikitesto]

La serie si rivelò un immenso successo per la Disney, che decise di commissionare altri cartoni animati con un livello di qualità simile, tra cui Cip & Ciop agenti speciali e TaleSpin. Inoltre DuckTales generò un proprio lungometraggio, intitolato Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta, che fu distribuito nelle sale il 3 agosto 1990,[11] insieme a un franchise di merchandising che include giocattoli, fumetti, videogiochi, la serie spin-off Darkwing Duck e una serie reboot trasmessa dal 2017.

Home video[modifica | modifica wikitesto]

VHS[modifica | modifica wikitesto]

Sul finire degli anni ottanta i primi 65 episodi, più una puntata della seconda stagione ("La Terra del Tra-la-la") furono pubblicati in VHS costituite da 3 episodi a volume. Negli anni successivi alcuni episodi sono apparsi in videocassette con volumi (spesso a titolo tematico) a due episodi.

Non sono reperibili in VHS gli episodi posteriori al 65 di DuckTales, eccetto "La Terra del Tra-la-la". Questo episodio fu inserito per mantenere il ritmo di 3 episodi a cassetta, poiché senza di esso la prima serie avrebbe avuto il completamento in VHS da 3 puntate rimanendo priva di un episodio per un volume.

DVD[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 è stata pubblicata in DVD con cofanetto e tre dischi:

Episodi presenti nei DVD Disco 1

  1. Caccia alla Numero Uno
  2. Paperino e la mummia vivente
  3. Viaggio nel Paperspazio
  4. Armstrong, il robot
  5. I robot costruttori
  6. La guerra delle ombre

Disco 2

  1. Il genio della lampada
  2. Il mistero del fantasma
  3. La corona perduta di Gengis Khan
  4. Fuga da Aquatraz
  5. È sparito il denaro!
  6. Sir Archimede Pitagorico
  7. Dinosauropaperi

Disco 3

  1. Un eroe a noleggio
  2. La gemma dei superpoteri
  3. Vichinghi all'opera
  4. Su e giù per Paperopoli
  5. Molto rumore per nulla
  6. Top Jet
  7. La perla del potere

Nell'edizione internazionale, la seconda e terza stagione sono uscite dalla metà del 2012, ma non sono state ancora pubblicate in Italia.

Altri media[modifica | modifica wikitesto]

Fumetti[modifica | modifica wikitesto]

Sulla scia del successo del cartone animato, successivamente vennero anche ricavate due serie di fumetti. La prima serie fu realizzata dalla Gladstone e vennero pubblicati 13 numeri dal 1988 al 1990; la seconda fu realizzata da Disney Comics e vennero pubblicati 18 numeri dal 1990 al 1991. La Disney pubblicò anche un giornale per bambini dove comparvero altri brevi fumetti tratti dalla serie. Uno degli autori di queste storie fu anche Don Rosa, che per la prima volta produsse un lavoro per la Disney senza doverlo illustrare. Successivamente questi episodi vennero ristampati per la rivista Disney Adventures edita dal 1990 al 1996.

Dagli anni 2010, assieme allo spin-off Darkwing Duck, è stata realizzata una serie di fumetti dedicata alle due serie: DuckTales Meets Darkwing Duck, con la storia che s'intitola Dangerous Currency pubblicata in Duck Tales (Boom Series) #5, Darkwing Duck (Boom Series) #17, Duck Tales (Boom Series) #6, e Darkwing Duck (Boom Series) #18.

Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

Da questa serie sono stati anche prodotti due videogiochi per NES e Game Boy, DuckTales e DuckTales 2, entrambi della Capcom, oltre a un gioco per il PC, Amiga e Commodore 64, chiamato DuckTales: The Quest for Gold.

Il 22 marzo 2013, Capcom ha annunciato al PAX East 2013 un remake del gioco in alta definizione chiamato DuckTales: Remastered sviluppato dalla WayForward Technologies. È un gioco in 3D a scorrimento orizzontale, con i personaggi principali bidimensionali all'interno di livelli 3D. Molti dei livelli originali sono stati riproposti con l'aggiunta di un livello iniziale aggiuntivo che funge da Tutorial per spiegare i comandi principali di gioco. Il gioco è stato distribuito per Wii U eShop, Xbox Live, e PlayStation Network nell'estate 2013.

Edizioni straniere[modifica | modifica wikitesto]

Il successo della serie portò alla traduzione della serie in varie lingue come il bulgaro, cinese, ceco, danese, olandese, finlandese, francese, tedesco, greco, ebraico, hindi, ungherese, islandese, italiano, giapponese, norvegese, polacco, portoghese, russo, serbo, slovacco, spagnolo, svedese, turco, romeno, arabo e altre ancora.

Nel 1990, fu la prima serie animata statunitense a essere trasmessa nell'Unione Sovietica, insieme a Cip & Ciop Agenti Speciali in un programma serale che andava in onda la domenica chiamato "Walt Disney Presents". La sigla della serie rimase comunque in inglese per un certo numero di episodi. La prima versione russa della canzone fu rimpiazzata a metà della serie con un'interpretazione alternativa e un testo completamente diverso.

Lungometraggio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta.

Il film della serie, Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta, collocato temporalmente alla fine della terza stagione, subito dopo l'episodio 93 e prima dell'ultimo blocco di episodi della quarta stagione del 1990, in quanto negli ultimi episodi della serie appare e viene riconosciuto da Paperone il personaggio di Dijon, antagonista secondario del film.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Todd VanDerWerff, DuckTales invented a new animated wonderland—that quickly disappeared · 100 Episodes · The A.V. Club, su Avclub.com, 11 febbraio 2013. URL consultato il 25 luglio 2015.
  2. ^ (EN) DuckTales, su The Big Cartoon Database. URL consultato il 19 luglio 2014.
  3. ^ (EN) This is Not a Drill: We’re Getting New DuckTales in 2017!, su Disney Blog, 25 febbraio 2015.
  4. ^ (EN) Denise Petski, Disney XD To Reboot ‘Ducktales’ Animated Series For 2017 Launch, su Deadline.com, 25 febbraio 2015. URL consultato il 25 febbraio 2015.
  5. ^ DuckTales: la popolare serie animata tornerà con nuovi episodi nel 2017 su Disney XD!, su badtv.it, 25 febbraio 2015.
  6. ^ Nelle scene mancanti o ridoppiate negli episodi 1-5, è stato doppiato da Luca Eliani (doppiaggio anni novanta) e da Stefano Brusa (ridoppiaggio 2020)
  7. ^ Nelle scene mancanti o ridoppiate negli episodi 1-5, è stato doppiato da Stefano Benassi
  8. ^ a b DuckTales, su toonopedia.com. URL consultato il 24 novembre 2008.
  9. ^ DuckTales: Summary, su tv.com. URL consultato il 24 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2008).
  10. ^ Intervista a Romano Scarpa, su romanoscarpa.net. URL consultato il 10 maggio 2018.
  11. ^ Richard Harrington, 'DuckTales: The Movie', in Washington Post, 7 agosto 1990.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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