Giornata della Memoria al Quirinale, diretta video Rai 1/ Shoah, messaggio Mattarella

- Niccolò Magnani

Le Celebrazioni per la Giornata della Memoria al Quirinale: diretta tv e video streaming su Rai 1-RaiPlay. Il messaggio del Presidente Mattarella sull'orrore della Shoah

Mattarella, Giornata della Memoria Giornata della Memoria, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (LaPresse)

LE CELEBRAZIONI PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA OGGI AL QUIRINALE

Si terranno oggi al Quirinale le Celebrazioni della Giornata della Memoria, come da tradizione ogni 27 gennaio: il giorno che ricorda in tutto il mondo le vittime dei campi di sterminio nazisti e il folle e criminale progetto di genocidio degli ebrei d’Europa, l’Olocausto (o meglio Shoah, dall’ebraico “catastrofe”, “distruzione”). Realizzate in produzione Tg1 e Rai Quirinale, le Celebrazioni della Giornata della Memoria iniziano il collegamento in diretta tv con la telecronaca di Nadia Zicoschi su Rai alle ore 9.55, con chiusura dell’evento ipotizzato attorno alle 11.05: sarà possibile, come sempre, seguire l’evento anche in diretta video streaming sul portale RaiPlay-Rai1 e sull’app RaiPlay.

All’interno delle celebrazioni al Colle, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ci sarà spazio per momenti di testimonianza (audio-visiva ma anche con ospiti sopravvissuti alle barbarie dei lager nazifascisti), con interventi che proveranno a riaffiorare la memoria su quanto avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale nel cuore dell’Europa. L’evento al Quirinale si chiuderà poi con il messaggio del Presidente legato al significato oggi di ricordare la Shoah nella Giornata della Memoria. Lo scorso anno le Celebrazioni furono spostate al Ministero dell’Istruzione in quanto erano i giorni “caldi” delle elezioni in Parlamento per il nuovo Capo dello Stato: qualche giorno dopo fu poi confermato con un secondo settennato l’attuale Presidente Sergio Mattarella.

GIORNATA DELLA MEMORIA, IL MESSAGGIO DI MATTARELLA DELLO SCORSO ANNO

«Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz – la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’umanità – si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’Inferno»: così scriveva un anno fa nel messaggio per la Giornata delle Memoria il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolineando come nel cuore dell’Europa con la Shoah «si era aperta una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà, di diritti, di conquiste, di cultura. Una delirante ideologia basata su grottesche teorie di superiorità razziale aveva cancellato, in poco tempo, i valori antichi di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani: quelli della pietà e della compassione».

Negli giorni scorsi una degli 11 sopravvissuti italiani ai campi di concentramento nazisti ancora in vita – la senatrice a vita Liliana Segre – ha richiamato l’attenzione sul rischio concreto che nel futuro non troppo lontano la Giornata della Memoria possa essere colpevolmente dismessa se non peggio dimenticata. «Una come me ritiene che tra qualche anno ci sarà una riga tra i libri di storia e poi più neanche quella», ha denunciato la senatrice presentando a Milano le iniziative del Comune sulla Giornata della Memoria 2023. Per Segre, «Il pericolo dell’oblio c’è sempre e sono convinta di quello che dico. Le iniziative che possono venire da una vecchia come me a volte sono noiose per gli altri, questo lo capisco perfettamente, so cosa dice la gente del Giorno della memoria. La gente già da anni dice, “basta con questi ebrei, che cosa noiosa”, quando uno invece l’ha visto l’orrore e sa che ormai ne può parlare solo con 4 o 5 persone, allora non è mai contento ed è più noioso degli altri». Come scriveva sempre Mattarella un anno fa, la Giornata della Memoria «non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiane. Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale». Il campo di Auschwitz, concluse il Presidente della Repubblica nel messaggio 2022, «è, e deve essere, la testimonianza costante di quali misfatti sia capace l’uomo quando si abbandona, tradendo la sua stessa umanità, a sentimenti, parole e ideologie di odio e di morte». Qui il palinsesto Rai dedicato oggi alla Giornata della Memoria







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