"La mia notte con Maud": non solo un film | Institut français Palermo
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"La mia notte con Maud": non solo un film

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Nel 1969 l’uscita de La mia notte con Maud segna una vera e propria consacrazione per il regista Eric Rohmer, che realizza il suo più bel «conte moral» e un film emblematico del cinema della Nouvelle Vague. Sandro Volpe parte proprio sulle tracce di questo film, in un libro appassionante che offre un’analisi delle vicissitudini del testo scritto che è all’origine del film, un’inchiesta personale e un ritorno sui luoghi in cui è stato girato, a Clermont-Ferrand.
La presentazione del libro, il 29 marzo alle 18:00 all’Institut français di Palermo, sarà preceduta dalla proiezione del film, il 27 marzo alle 20:30, nell’ambito del Supercineclub del cinema Rouge et Noir.

In collaborazione con Cinema Rouge et Noir, Edizioni Kaplan, Libreria Modusvivendi.

27 MARZO – CINEMA ROUGE ET NOIR (PIAZZA VERDI, 8)
NELL’AMBITO DEL SUPERCINECLUB

La mia notte con Maud
di Eric Rohmer (1969, 110’, B/N)
con Jean-Louis Trintignant, Françoise Fabian, Marie-Christine Barrault, Antoine Vitez
versione originale con sottotitoli italiani

Jean-Louis, un’ingegnere trentenne, dopo alcuni anni passati all’estero si stabilisce a Clermont-Ferrand, dove conduce una vita appartata. Nella chiesa dove si reca ogni domenica, nota una ragazza bionda e decide, senza conoscerla, che diventerà sua moglie. Vidal, un vecchio amico di liceo, lo invita a trascorrere la sera di Natale a casa di Maud. Medico, divorziata, bella e libera, la bruna Maud mette in crisi la saggia risoluzione di Jean-Louis.

20:30 presentazione del film con Gian Mauro Costa e Sandro Volpe
21:00 proiezione

Biglietti 4 euro - 3 euro under 30

29 MARZO, ORE 18 – INSTITUT FRANÇAIS PALERMO (CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA)

La mia notte con Maud: un’analisi. Ritorno a Clermont-Ferrand di Sandro Volpe (ed. Kaplan, 2016)
Dialogano con l’autore Andrea Inzerillo e Eric Biagi

Per chi ama il cinema francese La mia notte con Maud di Eric Rohmer, terzo dei suoi Racconti morali, è un piacere da vivere e condividere. Accanto al film c’è un’altra storia, quella di un testo al plurale: nato come novella nel 1944, sceneggiato in successive versioni, realizzato nel 1969 e riconsegnato alla sua forma narrativa nel 1974. Solo sullo schermo Maud trova la sua pienezza, senza però nascondere la nostalgia della scrittura. Una struttura perfetta, una trama che si apre ad altre trame, un film da vedere e rivedere in una notte da cui non vorremmo mai uscire.

Sandro Volpe insegna Teoria della letteratura e Storia del cinema all’Università di Palermo. Tra le sue pubblicazioni i saggi Il tornio di Binet. Flaubert, James e il punto di vista (1991), La forma intermedia. Truffaut legge Roché (1996), Adattamento. Sette film per sette romanzi (2007) e il romanzo All’incrocio delle righe (2004).

Palermo