La Famiglia von Trapp - Una vita in musica, recensione del film biografico

La Famiglia von Trapp - Una vita in musica, recensione del film biografico

Film biografico incentrato sulla figura di Agathe von Trapp, figlia maggiore di una famiglia austriaca, cresciuta negli anni della seconda guerra mondiale.

La Famiglia von Trapp - Una vita in musica, recensione del film biografico
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Una storia realmente accaduta nella seconda guerra mondiale riadattata in una sorta di commedia drammatica a sfondo musicale per tutta la famiglia: non è certo una formula che si vede tutti i giorni quella operata in questa produzione austro-tedesca, ispirata al libro di memorie di Agathe von Trapp, figlia maggiore di Georg (eroe decorato del primo conflitto) nonché front-woman della banda di famiglia, diventata famosa in tutto il mondo non solo per le esperienze vissute dopo la salita al potere del nazismo ma anche per l'espatrio negli Stati Uniti, dove divenne un gruppo "di culto".
La vicenda del nucleo ha ispirato non a caso un grande classico del cinema hollywoodiano come Tutti insieme appassionatamente (1965) e ora viene qui ripercorsa fedelmente in una messa in scena più affine al canone televisivo che a quello per il grande schermo.

Presente e passato

Il racconto ha inizio nel presente, con un'anziana Agathe che tenta di dissuadere la giovane nipote dall'abbandonare la casa del padre proprio allo scoccare della festività natalizia. La ragazza infatti, figlia di genitori divorziati, ha intenzione di tornare dalla madre ma la zia la blocca in stazione poco prima della partenza per raccontarle la sua vita e provare a farle cambiare idea. La giovane Agathe era solo una bambina quando è rimasta orfana di madre e dal giorno del funerale si era ripromessa di non cantare mai più, nonostante fosse vocalmente molto dotata.
Ormai ragazza, la giovane deve ora fare i conti con l'arrivo di una matrigna e con l'ascesa del nazismo - che anche in Austria comincia a seminare i suoi motti d'odio e intolleranza.
Un suo amico d'infanzia, da sempre innamorato di lei, si arruola nelle file della resistenza locale mentre il padre Georg rischia di perdere tutto qualora rifiutasse di aderire alle leggi della nuova dittatura. Proprio nel momento più difficile Agathe riscopre l'amore per la musica, grazie al provvidenziale incontro con una cantante lirica che ha intenzione di valorizzare il suo grande talento, una dote di famiglia che ha "baciato" anche i suoi numerosi fratelli e sorelle.

Monti che sorridono

Se non vi fosse di mezzo l'aspra tematica belligera, qui comunque solo in sottofondo nella diffusione tra la popolazione cittadina dei diktat hitleriani, l'impressione di assistere a una sorta di live action del popolare cartone di Heidi sarebbe predominante. Tutto infatti, a cominciare dai colori vivi e luminosi della natura fino ad arrivare alle esibizioni canterine, riporta a un'oasi di apparente tranquillità nella rappresentazione di questo insolito e popoloso nucleo familiare.
La famiglia von Trapp - Una vita in musica si ammanta di note più nefaste e amare soprattutto nella parte finale, tra tragiche perdite e drastiche decisioni da prendere prima che sia troppo tardi, mantenendo in ogni caso quell'aura rassicurante dedicata al grande pubblico. Non è un caso che i vari passaggi chiave della vicenda, esposta in un lungo flashback, siano collegati dal racconto della ormai anziana protagonista e che vivano di similitudini con l'attuale tempo filmico, il tutto reso ancor più conciliatorio dall'incombente arrivo del 25 dicembre.

Tutto come previsto

Il regista Ben Verbong, la cui lunga carriera è iniziata con il notevole La ragazza dai capelli rossi (1981), non a caso anche quella una storia di resistenza contro il nazismo, si affida a soluzioni semplici e lineari nella messa in scena e nella relativa gestione degli eventi, tra cliché retorici di facile presa e dialoghi ad effetto ricolmi di profondi significati sul senso stesso dell'esistenza.

La famiglia von Trapp - Una vita in musica non rischia e preferisce adagiarsi in una gradevole quanto stanca prevedibilità per compiacere il relativo target di riferimento, spesso "di bocca buona" e poco avvezzo a soluzioni ardite di sorta. Le canzoni stesse hanno ovviamente un retrogusto lieto e accomodante, in piena aderenza col resto dell'insieme, e il cast a prevalenza britannica capitanato da Matthew Macfayden e dalla giovane Eliza Bennett ha i volti giusti per assecondare il relativo contesto.

La Famiglia von Trapp - Una vita in musica Biopic più affine al panorama televisivo che cinematografico, La famiglia von Trapp - Una vita in musica è un'operazione rassicurante nella sua prevedibile linearità e, nonostante il contesto temporale della seconda guerra mondiale, le note più cupe sono comunque smussate da una narrazione "col pilota automatico", nella quale i buoni sentimenti sono destinati all'immarcescibile trionfo contro tutto e tutti. Novanta minuti destinati a un pubblico forse generalista, che non si prendono rischi di sorta nelle prevedibili svolte di sceneggiatura e in una messa in scena ariosa e luminosa che sembra uscita da una cartolina ad hoc. Il film è quindi rivolto a un preciso target, anche se la scoperta di questo nucleo familiare, diventato un coro "di culto" e sconosciuto ai più, potrebbe incuriosire anche uno spettatore più smaliziato. Il film andrà in onda giovedì 28 novembre alle 21.10 su RAI1 in prima visione TV.

5.5

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