L’apnea notturna o apnea morfeica ostruttiva (OSA) è un disturbo del sonno che consiste in un arresto temporaneo del respiro e può durare anche molti secondi. Alla base del fenomeno ci sono diversi fattori come obesità, fumo, conformazione del palato e deviazione del setto nasale. Sempre più ricerche confermano che esiste una stretta correlazione tra le apnee notturne e le malattie cardiovascolari.
Quando la respirazione si blocca per alcuni secondi, il cuore accelera bruscamente alterando la normale frequenza cardiaca. Questo fenomeno, nel lungo periodo, può provocare problematiche non indifferenti. L’apnea notturna causa spesso sonni non continuativi: dormire poco o male comporta un aumento di patologie quali ipertensione, diabete, obesità, infarto e ictus. I sintomi più comuni di chi è effetto da OSA sono il russamento, i frequenti risvegli in cui si ha la sensazione di soffocare, la gola secca e l’eccessiva sonnolenza diurna. La buona notizia è che ci sono dei rimedi per trattare e prevenire questa spiacevole problematica e dare beneficio a tutto il corpo.
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SostieniciApnea notturna: ecco perché è importante dormire bene
Il sonno è una componente fondamentale per migliorare il nostro stile di vita: dormire correttamente ha la stessa importanza dell’alimentazione e dell’esercizio fisico. La non continuità del sonno è spesso conseguenza delle apnee morfeiche ostruttive. Parlando di numeri: se si verificano cinque episodi di risveglio a notte sono da considerarsi nella norma, il problema subentra quando gli episodi superano questa quantità – sono stati diagnosticati casi con oltre 80 apnee notturne. Si parla di “sindrome di apnea notturna”.
Questo disturbo interessa circa il 5% della popolazione mondiale, ma nelle persone over 40 si arriva a raggiungere anche il 15%, numeri paragonabili a quelli del diabete. I rischi cardiovascolari legati alle OSA sono molto alti, soprattutto se queste ultime non vengono adeguatamente trattate.
Rimedi e cure per un buon riposo
Tra i fattori che condizionano le apnee morfeiche ostruttive rientra anche l’alimentazione. Finora le ricerche sul rapporto tra dieta e rischio di OSA si sono concentrate sul ruolo della restrizione calorica e della perdita di peso, mentre è stato meno indagato il modello alimentare. Una ricerca condotta in Australia e pubblicata sulla rivista European Respiratory Journal ha esaminato diversi tipi di diete correlate al rischio di OSA.
Lo studio ha evidenziato una riduzione del rischio di apnee notturne pari al 19% per le persone che seguivano una dieta prevalentemente vegetale con un consumo di porzioni moderate. É quindi opportuno prediligere, per cena, cibi con pochi grassi e facilmente digeribili. Sono sconsigliati alimenti molto conditi o preparati con lunghe cotture. Sconsigliato anche il consumo di alcolici, caffè e bibite gassate prima di andare dormire. Anche il fumo è un nemico per il buon riposo.
Per migliorare la qualità del sonno ci si può avvalere di rimedi naturali come il cerotto nasale, in quanto migliora il flusso d’aria nelle narici. Anche le tisane possono essere un aiuto: quelle a base di valeriana, consumate prima di andare a letto, migliorano la qualità del sonno. Coloro che soffrono di apnee, oggi, grazie alla tecnologia e all’utilizzo di app, possono monitorare i parametri durante il sonno, come i livelli di ossigeno nel sangue. Questo può risultare utile al medico nel momento della diagnosi che molto spesso non è immediata.
