La casa sulla scogliera

Seraphine perde suo padre a soli 25 anni, dopo che la madre è morta tragicamente dopo la sua nascita e di quella di suo fratello gemello Danny. Solo che sia Edwin che Danny sembrano non esserne particolarmente sconvolti come lei. La sera in cui, a una settimana dal funerale, Edwin annuncia di dover tornare in città per lavoro, Seraphine nello studio di suo padre in un cassetto trova una foto scattata subito poco la tragedia della morte di sua madre. Il problema però è uno: perché nella foto c'è solo un neonato e non due? E chi dei due è ritratto nella foto? Seraphine inizia a farsi delle domande e vuole trovare Laura, la babysitter che quell'estate si occupò di Edwin e che era presente al parto per scoprire la verità... Sicuramente una storia familiare interessante e piena di colpi di scena fino alla fine. Tuttavia, non so se per l'impressione iniziale che mi ha dato Seraphine, così angosciata e problematica apparentemente rispetto ai fratelli, o per la storia in sé ma al termine del libro mi è rimasta la sensazione di essermi persa qualcosa strada facendo o che comunque ci siano dei buchi nella storia personale di Seraphine, la protagonista principale di questa storia narrata a due voci. L'altra voce è quella di Laura, ambientata a venticinque anni prima, quando la giovane Laura era appena maggiorenne e si ritrova a essere costretta ad accettare quel lavoro di babysitter per un anno in attesa di dare la maturità. Altra cosa che mi è dispiaciuta è che vengono, in un certo senso, trascurati sia Edwin che Danny. Infatti di entrambi non sappiamo nulla di più di quello che è necessario e funzionale per il proseguire degli eventi. Una pecca a mio avviso essendo i fratelli di Seraphine e avendo anche loro un ruolo ben definito.

Era da tanto che non leggevo una specie di saga familiare. Non mi è dispiaciuto. Alcune cose sono un po difficili da credere, ma è un romanzo e a volte la realtà supera la finzione. La protagonista è alla ricerca del suo passato. Dopo la morte del padre vuole sapere che cosa è successo davvero alla madre suicidatasi dopo il parto. Le storie delle donne protagoniste viaggiano parallele tra presente e passato fino alla verità. Ci sono la figlia, la madre, la nonna e la tata che nell'arco di un anno vedono la loro vita cambiare per sempre. Non lo definirei un giallo perché mano a mano che si legge è abbastanza prevedibile, ma l'ho trovato piacevole.

Concordo con Paola che mi ha preceduto. La storia è ben congegnata, forse un tantino forzata, ma la narrazione ti prende e ti spinge a leggere per sapere cosa è sucesso. A me il romanzo è piaciuto. Consigliato.