L’Isola dei Cani • I FILM DA VEDERE

L’Isola dei Cani

Isle of Dogs - Wes Anderson, 2018


Voto medio: 4,18
(11 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 101 minuti
GENERE: Animazione, Commedia, Fantastico
CAST: Bryan Cranston, Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Greta Gerwig, Bill Murray.

“Lo aiuterai? Il piccolo pilota?”
“Perché dovrei?”
“Perché ha dodici anni! I cani adorano i bambini!”

Da dove si comincia quando si cerca di descrivere un film di Wes Anderson? Beh, io inizierei col dire che probabilmente è la sua produzione che mi è piaciuta di più. È solo una sensazione, non un’opinione frutto di un ragionamento, ma cercherò di spiegare il perché della precedente affermazione. Fan di Wes sin dalla sua opera prima, tutte le recensioni che trovate sul nostro sito sono state scritte da me, sperando con questo di potervi dimostrare la mia buona fede in ciò che ho appena scritto. L’Isola dei Cani, tanto atteso film dell’eclettico regista americano, arriva sul grande schermo a quattro anni dalla sua ultima fatica e sbanca ai botteghini di tutto il mondo. Il suo colore è soave, fatto a tinte pastello senza eccessi visivi; se vi state chiedendo perché parli del colore di un film, siete rimandati all’anno prossimo: urge un ripassona sulla sua filmografia!

Colore senza eccessi, dicevo: frutto di un’ambientazione orientale dove ogni eccesso è cammuffato dal rigore e dalla disciplina in pieno stile Giapponese. Al contrario, la vicenda è totalmente ossimorica. Il sindaco di una città nipponica è a tutti gli effetti un dittatore che un bel giorno decide di bandire tutti i cani dalla comunità, rei di essere portatori di malattie. Ordina così che tutti i fedeli compagni dell’uomo vengano spediti su una adiacente isola, fatta di scarti e rifiuti. Destinati ovviamente a perire, tutto inizia a cambiare quando proprio il figliastro del sindaco intraprende uno spericolato viaggio sull’isola alla ricerca del proprio amico a quattro zampe. Non voglio entrare troppo nella trama per non desviarvi da quello che secondo me è il pregio principale della pellicola: già rileggendo le poche righe di trama qua sopra, mi sembra di avervi raccontato di un film d’avventura per bambini. Non lo è. O meglio, potrebbe anche esserlo eh… ma l’intrattenimento per adulti è una prerogativa dello stile del regista. Ci regala così – e qui concludo, riallacciandomi con le mie frasi d’esordio – la sua produzione più agrodolce, composta da una sapiente miscela di rapporto bambino-cane, incomprensibilità linguistica tra canidi e umani (tocco geniale che rischia di appesantire il tutto me che in realtà dà una forza incredibile alla storia) e soprattutto un sempre presente disincanto-realismo che come sempre sfocia quasi nel surreale. Qua la vicenda finisce in un modo, a mio avviso, totalmente differente dagli altri film di Wes Anderson ed è l’ennesimo punto di pregio della pellicola: non vi voglio svelare nulla, solo invogliarvi a conoscere più a fondo la produzione datata 2018 di uno dei registi contemporanei che verranno ricordati nei secoli.