Maldini scelga se vuole essere il leader o il guru del Milan. Il primo ci serve come il pane, il secondo invece per quanto mi riguarda può tranquillamente seguire le orme di Boban. Non sopporto chi non ammette una sconfitta, figuriamoci chi vuole nascondersi dietro un 4° posto. Specie dopo aver raddoppiato il proprio stipendio e aver sperperato una cinquantina di milioni in un mercato che non ha migliorato di una virgola la squadra.
Lui e il suo entourage vorrebbero spacciarlo per (l’ennesimo) grande risultato, ma questa non è l’Atalanta, e davanti a 70mila persone allo stadio e qualche milione davanti alla tv devi fare molto meglio.
Non so se la colpa è solo sua, dell’allenatore, della proprietà, o di tutti e tre. So però che si devono evitare certe fesserie del tipo la stagione da 8. Oppure dimettersi e sperare che gli altri ti rimpiangano.
Intendiamoci, Maldini ha sicuramente talento, ma non è né l’unico e nemmeno il più bravo. Chissà se lo sa anche lui, probabilmente no perché piuttosto che ammettere di aver sbagliato ha spiegato che “Sarebbe stato più semplice prendere Dybala, ma crediamo nei giovani”. Peccato che probabilmente sarebbe stato sufficiente fare qualcosa a metà, o semplicemente non prendere Origi per vedere qualcosa di meglio.
Ma come ogni Guru, il nostro non si mette in discussione, piuttosto discute gli altri, in questo caso la proprietà, che oltre ai soldi di cui sopra gli aveva tolto la presenza di Gazidis, che non aveva mai giocato a pallone, ma come dirigente era un fuoriclasse.
Il suo errore? Presumo aver detto qualche no di troppo alle richieste di Maldini, che una volta al comando ci ha regalato Dest, Vranchx, Ballo Tourè, Adli, oltre al già sopracitato Origi. CDK? L’unico che vale la pena aspettare, a patto di saperlo gestire.
Qui le opzioni sono due: ci credo e lo faccio giocare con continuità, non ci credo e lo mando altrove.
L’ibrido di Pioli è stato deleterio, per lui e per il valore del cartellino. Dunque se ci credi davvero lo imponi all’allenatore, in caso contrario lo dai in prestito. In tutti i casi ti assumi le responsabilità, anche di sbagliare come fanno i leader che non hanno la verità in tasca, ma la voglia di fare: quelli che al Milan mancano quasi più dei piedi buoni.