Cosa significa essere amanti? | Serenis

Cosa significa essere amanti?

Sappiamo bene che essere amanti va oltre la semplice connessione fisica; significa condividere un legame profondo e intimo con un’altra persona. Essere amanti implica una connessione emotiva, una complicità e un sostegno reciproco che vanno oltre la semplice attrazione fisica.

Gli amanti sono terze persone che entrano a far parte della complessa dinamica di una relazione di coppia già esistente. L’amante è infatti colui o colei che entra in gioco quando uno dei due partner di una coppia si innamora o ha un’infatuazione per una persona esterna alla coppia. In psicologia si è a lungo discusso sui motivi per cui avvengono i tradimenti in una relazione monogama e sulle ragioni dell’infedeltà. Poco invece si è detto a proposito di come vivono gli amanti, delle loro difficoltà emotive e del ruolo che svolgono all’interno di una relazione a tre. Essere amanti significa spesso vivere all’ombra di un’altra relazione. Quello degli amanti è un ruolo molto difficile che spesso viene semplicemente etichettato come moralmente sbagliato dalla società. Se però si analizza più a fondo la questione degli amanti si scopre che ci sono moltissime ragioni che spingono una persona già impegnata a cercare una relazione con un uomo o una donna esterni alla coppia. D’altra parte, anche chi si trova nella posizione di amante potrebbe domandarsi il motivo per cui si trova a vivere questa condizione. Gli amanti sono generalmente persone costrette a stare all’angolo, molte volte in attesa che arrivi il momento in cui finalmente potranno venire allo scoperto e ufficializzare il proprio amore. Può anche succedere che si scelga inconsciamente o consapevolmente questo tipo di ruolo perchè mette al riparo dalle responsabilità di una relazione formale. È anche comprensibile che gli amanti diventino spesso il ​​bersaglio della rabbia collettiva. Ciò è in linea con l’atteggiamento generale nella società che vede la terza parte come responsabile della fine di un matrimonio al punto da etichettare spesso gli amanti come coloro che “rubano” i mariti o le mogli degli altri. Sappiamo come in realtà nella maggioranza dei casi i problemi coniugali sono antecedenti rispetto all’arrivo di un amante nella coppia. Non si può infatti stabilire con precisione quale sia la causa e quale la conseguenza.

La figura degli amanti

Nel corso della storia, nelle opere letterarie, artistiche e musicali la figura degli amanti è un’immagine che viene descritta come quella di una femme fatale o di un Don Giovanni. Nella realtà delle cose invece gli amanti svolgono semplicemente un ruolo diverso rispetto a quello di una moglie o di un marito nella coppia. Nella maggior parte dei casi, le circostanze generali di una situazione sono sempre molto più significative della particolare persona coinvolta. Bisogna dunque capire le dinamiche delle relazioni nel loro complesso prima di esprimere un giudizio sulle persone coinvolte.

La complicità tra amanti può essere un elemento rilevante in questo contesto, poiché spesso la relazione extraconiugale si basa su un’intesa segreta e condivisa che va oltre la mera definizione di ruolo.

Il fatto stesso di essere un amante invece che un coniuge significa che si sta parlando dell’interpretazione di un ruolo che, come tutti i ruoli, non è rappresentativo dell’intera persona.

Come affrontare il ruolo di amanti

Molte persone possono finire per trovarsi in situazioni che non avrebbero mai immaginato di sperimentare o che non avrebbero mai voluto provare. Quando si vive nel ruolo di amante si può sentire un profondo senso di colpa o vergogna. E’ importante quindi cercare di comprendere e valutare le ragioni che hanno portato ad assumere quella posizione.

Per riuscire ad affrontare le difficoltà emotive legate a questo ruolo potrebbe essere molto utile fare un percorso di psicoterapia. Ci sono situazioni in cui l’amante non sa di esserlo fino a quando non scopre che la persona di cui è innamorata o innamorato è già impegnata in un’altra relazione. In questo caso l’amante deve anche affrontare lo shock della brutta scoperta e fare i conti con le emozioni dolorose che ne conseguono. Può invece succedere di essere a conoscenza che la persona amata non è disponibile ma sperare fino alla fine che possa un giorno lasciare la moglie o il marito per poter vivere la storia d’amore alla luce del sole.

Quando gli amanti sono donne

Esiste un pregiudizio molto radicato a proposito dell’amante donna. La società tende a credere che le donne siano intenzionate a portare via un partner già impegnato o che non si preoccupino delle emozioni provate dalla persona che subisce un’infedeltà. In realtà per qualcuno sapere di essere responsabili del dolore di un’altra persona può essere molto difficile da gestire. Quali possono essere i motivi per cui una donna si trova a svolgere il ruolo di amante? Le ragioni sono molte e ovviamente dipendono dalle diverse situazioni e persone coinvolte. Tra le ragioni più frequenti ci sono ad esempio:

  • l’idea di avere una relazione segreta particolarmente stimolante o eccitante;
  • non sapere che la persona amata è sposata o impegnata con un’altra persona;
  • cercare una distrazione da alcune difficoltà della vita;
  • colmare un vuoto, una perdita o una sensazione di solitudine;
  • credere di aver trovato la persona giusta;
  • provare un forte infatuazione;
  • non volersi impegnare in una relazione a lungo termine.

Uno degli aspetti più difficili da gestire è quello di dover dividere il sentimento d’amore con un’altra persona. Si può ritenere che i propri bisogni non siano soddisfatti se la persona amata trascorre più tempo con l’altro partner. Ci sono situazioni in cui si rimane ad aspettare per anni sperando che la situazione possa cambiare e questo naturalmente porta a lungo andare ad un sentimento di frustrazione, rabbia ed impotenza.

Quando gli amanti sono uomini

Si stima che circa il 15% delle donne e il 25% degli uomini abbia tradito almeno una volta durante il matrimonio. Gli uomini che vivono il ruolo di amanti possono sperimentare impatti psicologici simili alle donne. La principale differenza consiste nello stigma sociale. Infatti, le ricerche psicologiche dimostrano che quando gli amanti sono uomini ci sono meno pregiudizi. Questo probabilmente è dovuto ad una visione tradizionale del rapporto tra uomo e donna in cui l’uomo è percepito come colui che può avere più amanti mentre la stessa cosa non può accadere ad una donna.

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Come affrontare il ruolo di amanti?

Quando si interpreta il ruolo di amanti bisogna prima di tutto stabilire se la relazione che si sta vivendo produce più benefici che svantaggi. Cercare di considerare l’esistenza di altre possibilità per la propria vita può aiutare a prendere la decisione se sia meglio restare o chiudere una relazione. Se non ci si sente amati, rispettati e apprezzati in una relazione con una persona sposata o impegnata potrebbe essere opportuno pensare di abbandonare la relazione.

In questo tipo di rapporto i bisogni emotivi potrebbero rimanere in parte insoddisfatti. Ad esempio vivere la storia d’amore in forma clandestina impedisce di fare tutta una serie di esperienze come passeggiare per strada, uscire insieme o fare un viaggio. Inoltre può essere difficile per gli amanti accettare l’idea che la persona per cui provano dei sentimenti trascorre del tempo o possa avere un’intimità fisica e sessuale con qualcun altro.

Un altro aspetto riguarda il senso della moralità. Se stare con una persona sposata mette in discussione i propri valori si può provare un profondo disagio emotivo. Per capire se sia meglio mantenere in vita il triangolo amoroso oppure se sia più opportuno interromperlo ci si può porre alcune domande:

  • potrei essere felice se questa persona non lasciasse mai l’altro partner?
  • quali sono i miei obiettivi a lungo termine per questa relazione?
  • sto seguendo i miei valori morali?
  • sarei pronta o pronto ad avere una relazione monogama con questa persona se lasciasse definitivamente il suo o la sua compagna per stare con me?
  • cosa farei se il suo partner venisse a sapere della nostra relazione?
  • cosa mi aspetto dalla persona che amo?
  • sarebbe giusto o ingiusto comunicare alla persona tradita che il suo partner sta commettendo un’infedeltà?
  • cosa farei se io fossi al posto della persona tradita?

La psicoterapia online di Serenis

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Avvertenza

In questo articolo parliamo di “donne” e “uomini” per semplicità, ma avere questi o quei genitali non determina necessariamente l’identità di genere. Ci sembra giusto sottolinearlo.

Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.